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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1652 del 28 aprile 1975
«In tema di opposizione di terzo all'esecuzione, ai sensi dell'art. 619 c.p.c., la nullità del giudizio di primo grado per la mancata citazione del debitore esecutato, litisconsorte necessario assieme al terzo opponente ed al creditore procedente,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 261 del 12 gennaio 1999
«Nel caso di coesistenza del processo esecutivo promosso sulla base di un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo, del giudizio d'opposizione a decreto ingiuntivo e del giudizio d'opposizione all'esecuzione, nel momento in cui il giudice...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18539 del 3 settembre 2007
«In materia di esecuzione, la sospensione disposta dal giudice dell'esecuzione a seguito della sospensione della esecutorietà del titolo esecutivo da parte del giudice avanti al quale lo stesso è impugnato costituisce una presa d'atto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5368 del 10 marzo 2006
«L'istanza di sospensione dell'efficacia esecutiva del titolo ai sensi del secondo inciso del primo comma dell'art. 615 c.p.c., come novellato dall'art. 2, comma terzo, lett. e), del d.l. n. 35 del 2005, convertito, con modificazioni, nella legge...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1874 del 16 febbraio 1993
«Per effetto della parziale riforma in appello di sentenza di condanna di primo grado provvisoriamente esecutiva, verificandosi un accoglimento della domanda in misura inferiore a quella riconosciuta con la pronunzia riformata, il processo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 915 del 30 marzo 1971
«In ipotesi che avverso una sentenza di condanna non munita di clausola di provvisoria esecuzione, ma notificata in forma esecutiva assieme al precetto, la parte intimata proponga per un verso appello, chiedendo al giudice di secondo grado...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24447 del 21 novembre 2011
«A seguito dell'introduzione, per effetto della novellazione dell'art. 282 c.p.c. da parte dell'art. 33 della legge 26 novembre 1990, n. 353, del principio di immediata efficacia della sentenza di primo grado, l'art. 627 c.p.c., nella parte in cui...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22283 del 21 ottobre 2009
«Quando si verifica una fattispecie estintiva del giudizio di opposizione all'esecuzione per inattività delle parti, non decorre alcun termine per la riassunzione del processo di esecuzione in stato di sospensione, essendo necessario, ai fini della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13571 del 21 luglio 2004
«L'art. 627 c.p.c., nello stabilire che «il processo esecutivo deve essere riassunto con ricorso nel termine perentorio fissato dal giudice dell'esecuzione e, in ogni caso, non più tardi di sei mesi dal passaggio in giudicato della sentenza di...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 2500 del 19 febbraio 2003
«In tema di esecuzione forzata ed in ipotesi di estinzione del processo esecutivo, contro l'ordinanza emessa dal giudice dell'esecuzione ai sensi dell'art. 630 c.p.c. è ammesso reclamo, con l'osservanza delle forma di cui all'art. 178 c.p.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1531 del 3 febbraio 2003
«La sospensione feriale dei termini processuali, prevista dall'art. 1, legge 7 ottobre 1969, n. 742, non si applica al giudizio conseguente alla proposizione del reclamo ex art. 630, terzo comma, c.p.c., avverso l'ordinanza che dichiara...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1420 del 30 maggio 1966
«Il ricorso per ingiunzione sottoscritto da un procuratore legale non iscritto in alcuno degli albi dei tribunali del distretto della Corte d'appello di cui fa parte il giudice adito è affetto da nullità assoluta e insanabile. La nullità assoluta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22502 del 1 dicembre 2004
«L'opponente a decreto ingiuntivo il quale non si sia tempestivamente costituito in giudizio può, ove il decreto non sia ancora stato dichiarato esecutivo, a norma dell'art. 647 c.p.c., a causa della mancata o tardiva costituzione, riproporre...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 668 del 22 gennaio 1997
«Il principio per cui la notificazione effettuata ai sensi dell'art. 143 c.p.c. in assenza dei presupposti necessari per l'applicazione di tale disposizione è nulla ma non è giuridicamente inesistente comporta che qualora la notificazione eseguita...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15720 del 11 luglio 2006
«L'opposizione a decreto ingiuntivo è devoluta dall'art. 645 c.p.c., in via funzionale e inderogabile, alla cognizione del giudice che ha emesso il decreto. Ne consegue che il giudice, qualora ritenga che la controversia introdotta con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26252 del 22 novembre 2013
«In tema di opposizione a decreto ingiuntivo, la riduzione dei termini prevista dall'art. 645, secondo comma, c.p.c. (nel testo vigente "ratione temporis", anteriore alla legge 29 dicembre 2011, n. 218) è applicabile anche in appello, attese la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25621 del 23 ottobre 2008
«L'opponente a decreto ingiuntivo che abbia proposto opposizione non seguita da costituzione in giudizio, ovvero seguita da ritardata costituzione, può legittimamente riproporre l'opposizione entro il termine fissato nel decreto ingiuntivo ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4291 del 24 marzo 2001
«Nelle controversie soggette al rito del lavoro, il principio secondo il quale la proposizione dell'appello si perfeziona, ai sensi dell'art. 435 c.p.c., con il deposito del ricorso, nei termini previsti dalla legge, nella cancelleria del giudice...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18081 del 8 settembre 2004
«Nelle controversie soggette al rito del lavoro e proposte in opposizione a decreto ingiuntivo, il giudice d'appello che rilevi l'inesistenza della notificazione del ricorso in opposizione e sia già stata perfezionata la fase dell'editio actionis...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6128 del 19 ottobre 1983
«Qualora l'opposizione a decreto ingiuntivo sia soggetta al rito delle controversie di lavoro, e debba quindi essere proposta con ricorso, a norma dell'art. 415 c.p.c., il tempestivo deposito del ricorso in opposizione nel termine di venti giorni...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9810 del 5 luglio 2002
«Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, che è diretto ad infirmare o modificare il provvedimento monitorio e postula, dunque, che quest'ultimo non sia divenuto irrevocabile, la produzione della copia notificata del decreto opposto non è...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 84 del 16 gennaio 1985
«Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, la produzione della copia notificata di tale provvedimento non è richiesta a pena di improcedibilità dell'opposizione medesima, stante l'inapplicabilità ad essa, che non è mezzo d'impugnazione,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8028 del 2 aprile 2009
«In tema di opposizione a decreto ingiuntivo da decidere secondo equità dinanzi al giudice di pace, qualora l'opponente, nel sollevare eccezione di compensazione, opponga un credito eccedente la competenza per valore del giudice medesimo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14703 del 13 novembre 2000
«Il giudice di appello sull'opposizione ad un decreto ingiuntivo non può dichiarare la nullità del provvedimento monitorio, omessa dal giudice di primo grado, per incompetenza originaria di detto giudice, avendolo emesso dopo la notifica della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24539 del 20 novembre 2009
«L'unicità dell'atto, con cui può validamente proporsi opposizione a più decreti ingiuntivi, non influenza la competenza per valore, che neppure è modificata dalla riunione dei procedimenti ai sensi dell'art. 273 c.p.c., né è idonea a spostare la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18453 del 31 agosto 2007
«Nell'opposizione a decreto ingiuntivo e nell'appello contro la sentenza che l'ha decisa, il giudice, poiché l'opposto è in realtà attore che chiede di dare esecuzione al titolo posto a base dell'ingiunzione, può sempre rilevare d'ufficio la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6523 del 7 maggio 2002
«Per effetto della sopravvenuta soppressione del pretore e della conseguente istituzione del giudice unico di primo grado (art. 1, D.L.vo 19 febbraio 1998, n. 51), alla Corte d'appello (adita in sede di gravame avverso la sentenza del tribunale di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5504 del 4 giugno 1999
«Il difetto dei presupposti di ammissibilità del ricorso per decreto ingiuntivo relativi ai requisiti del credito previsti dall'art. 633 c.p.c. non preclude la pronuncia nel merito da parte del giudice dell'opposizione, salva la revoca del decreto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1656 del 17 febbraio 1998
«Non sussiste il vizio di extra petita (art. 112 c.p.c.) se il giudice dell'opposizione a decreto ingiuntivo - giudizio di cognizione non solo per accertare l'esistenza delle condizioni per l'emissione dell'ingiunzione, ma anche per esaminare la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8955 del 18 aprile 2006
«La documentazione posta a fondamento del ricorso per decreto ingiuntivo è destinata, per effetto dell'opposizione al decreto e della trasformazione in giudizio di cognizione ordinaria, ad entrare nel fascicolo del ricorrente, restando a carico...»