-
Cassazione civile, sentenza n. 267 del 30 gennaio 1956
«Nessuna disposizione di legge esige che l'ordinanza ammissiva del giuramento suppletorio debba essere notificata anche alle altre parti in causa, diverse dal giurante, né tanto meno, che queste debbano necessariamente assistere di persona alla...»
-
Cassazione civile, sentenza n. 772 del 18 marzo 1966
«A norma dell'art. 235 del codice di procedura civile, il giuramento decisorio non può essere revocato soltanto quando l'altra parte ha dichiarato di essere pronta a prestarlo nella formula originaria o in quella modificata dal giudice; ma se la...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 395 del 5 febbraio 1976
«La formula del giuramento suppletorio, essendo il medesimo deferito d'ufficio, è rimessa al potere discrezionale del giudice e non deve, quindi, rispecchiare necessariamente l'assunto di una delle parti, ben potendo il giudice modificare l'assunto...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1241 del 13 marzo 1978
«Quando la condanna per il reato di falso giuramento non può essere pronunciata perché il reato è estinto, il giudice civile, ai sensi della seconda parte del secondo comma dell’art. 2738 c.c., può accertare, al limitato fine del risarcimento del...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1738 del 24 marzo 1979
«La dichiarazione del giurante di ignorare o di non ricordare i fatti, mentre nell'ipotesi di giuramento de veritate, il quale riguarda un fatto proprio della parte, equivale a rifiuto di giurare e determina, conseguentemente, la soccombenza della...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 911 del 9 febbraio 1980
«È inammissibile il giuramento decisorio che riguardi fatti inidonei a risolvere, totalmente o parzialmente, la lite o richieda al giurante l'espressione di giudizi sulla qualificazione giuridica di un determinato rapporto, come quello concernente...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 127 del 8 gennaio 1981
«La deducibilità del giuramento decisorio nel giudizio di rinvio, consentita dall'art. 394, terzo comma, c.p.c., in deroga alla regola dell'immutabilità delle conclusioni, è limitata esclusivamente alla materia ancora controversa, alla quale è...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 897 del 14 febbraio 1981
«La valutazione dell'opportunità di rinviare l'udienza di discussione, sia pure per dar modo alla parte di deferire il giuramento decisorio, è affidata al prudente apprezzamento del giudice del merito ed è perciò incensurabile in sede di legittimità.»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3549 del 13 giugno 1984
«Ai sensi dell'art. 394, terzo comma, c.p.c., il giudizio di rinvio è ad istruzione «chiusa», con divieto per le parti di prendere conclusioni diverse e svolgere attività assertiva e probatoria (eccettuato il giuramento decisorio) diversa da quella...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5671 del 9 novembre 1984
«Nella fase di appello del nuovo rito del lavoro, la specificazione, da parte del giudice relatore, dei quesiti già formulati dal collegio in sede di nomina del consulente tecnico di ufficio e la raccolta del giuramento di quest'ultimo da parte...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2607 del 12 marzo 1987
«La formula del giuramento decisorio — attese le finalità di questo speciale mezzo di prova — deve essere tale che, a seguito della prestazione del giuramento stesso, altro non resti al giudice che verificare l'an iuratum sit e senz'altro...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3117 del 27 giugno 1989
«In tema di risarcimento dei danni a seguito di condanna penale per falso giuramento, trattandosi di responsabilità aquiliana, gli interessi e la rivalutazione decorrono dal giorno in cui è stato prestato il giuramento falso, momento nel quale si è...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2250 del 27 febbraio 1995
«Il giuramento decisorio – che può essere deferito in qualsiasi momento anche nel rito del lavoro, ai sensi dell'art. 437 c.p.c., e che è ammissibile anche se abbia per oggetto circostanze accertate o escluse dalle risultanze processuali già...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6441 del 8 giugno 1995
«Nelle controversie soggette al rito del lavoro il giuramento decisorio può essere deferito, in grado d'appello, in qualsiasi momento della causa, secondo la testuale previsione dell'art. 437, secondo comma, c.p.c., e quindi anche nel corso della...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10441 del 25 novembre 1996
«Il giuramento suppletorio ai sensi dell'art. 2736, n. 2 c.c. è deferibile d'ufficio ed è quindi oggetto di un potere pienamente discrezionale del giudice, il cui esercizio la parte può solo sollecitare. Pertanto in controversia soggetta al rito...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2264 del 18 marzo 1996
«Il principio per cui la costituzione in giudizio della parte intimata, implicando il raggiungimento dello scopo della notificazione, ne sana i vizi con effetto ex tunc, si applica anche all'ipotesi in cui il vizio della notificazione derivi dalla...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3816 del 22 aprile 1996
«Il carattere «chiuso» del giudizio di rinvio (art. 394 comma terzo c.p.c.) comporta, anche nel rito del lavoro, il divieto per le parti di prendere conclusioni diverse e di svolgere attività assertive e probatorie, eccettuato il giuramento...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12235 del 19 agosto 2002
«Il potere del giudice del merito di deferire il giuramento suppletorio ha natura eminentemente discrezionale, e il suo mancato esercizio, pur in presenza di espressa richiesta di parte, non può formare oggetto di sindacato alcuno in sede di...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9843 del 6 luglio 2002
«La riassunzione della causa davanti al giudice di rinvio si configura non già come atto di impugnazione, ma come attività di impulso processuale volta a riattivare la prosecuzione del giudizio conclusosi con la sentenza cassata e, come tale,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3947 del 22 febbraio 2006
«L'art. 395 c.p.c., indicando quale presupposto dell'istanza di revocazione che si sia giudicato su prove «dichiarate false» postula che tale dichiarazione sia avvenuta con sentenza passata in giudicato (in sede civile o penale) anteriormente alla...»
-
Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 15949 del 20 luglio 2011
«In tema di impugnazioni, il ricorso straordinario per cassazione, ai sensi dell'art. 111 Cost., è proponibile avverso provvedimenti giurisdizionali emessi in forma di ordinanza o di decreto solo quando essi siano definitivi e abbiano carattere...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24609 del 22 novembre 2011
«A norma dell'art. 2739, secondo comma, c.c., il riferimento del giuramento decisorio "de veritate" diviene inefficace qualora la parte destinataria sia deceduta e i fatti oggetto dello stesso non risultino comuni al deferito e ai successori del...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16180 del 26 giugno 2013
«Nel giudizio di rinvio, ai sensi dell'art. 394, terzo comma, c.p.c., non sono ammesse nuove prove, ad eccezione del giuramento decisorio; tuttavia, nel caso in cui la sentenza d'appello sia stata annullata per vizio di violazione o falsa...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18554 del 2 agosto 2013
«In tema di prova testimoniale, per la ricorrenza della condizione dell'impossibilità morale di procurarsi la prova scritta, di cui all'art. 2724, n. 2, c.c., non è sufficiente una situazione di astratta influenza, di autorità o di prestigio della...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26851 del 29 novembre 2013
«Il divieto di deferire giuramento su fatti illeciti, previsto dall'art. 2739 cod. civ., trova la sua "ratio" nell'esigenza di impedire che il giurante sia costretto a scegliere tra l'ammettere circostanze lesive della sua dignità e del suo decoro...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 714 del 14 gennaio 2013
«Il soccombente non ha interesse a ricorrere per cassazione avverso la mancata ammissione di una prova richiesta dalla controparte (nella specie, giuramento decisorio).»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22805 del 28 ottobre 2014
«L'ordinanza ammissiva del giuramento decisorio può essere revocata anche dopo la prestazione dello stesso se il giudice si convinca che non sussistevano le condizioni per il suo deferimento, senza che assuma rilevanza il contegno processuale delle...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8872 del 16 aprile 2014
«Nel giudizio di rinvio, allorché la corte di cassazione abbia dichiarato la nullità della sentenza di appello per una ragione (nella specie, per avere indebitamente dato ingresso ad una domanda non ritualmente proposta in primo grado) che, in...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21073 del 19 ottobre 2015
«È inammissibile il giuramento decisorio deferito in sede di gravame allorché verta su una circostanza non dedotta in primo grado, in quanto l'introduzione di un "quid novum" nella fase di appello verrebbe a modificare il principio devolutivo e...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 22127 del 29 ottobre 2015
«Il giuramento è ammissibile per dimostrare l'esistenza e il contenuto dell'atto scritto richiesto a pena di nullità nell'ipotesi in cui il documento sia andato smarrito o distrutto senza colpa del contraente che se ne voglia avvalere, se di tale...»