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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 10823 del 16 maggio 2014
«Proposto regolamento preventivo di giurisdizione, la sentenza emessa, nelle more, dal giudice di merito (nella specie, dichiarativa del fallimento) è condizionata alla conferma del potere giurisdizionale e, dunque, non preclude la decisione sul...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1650 del 27 gennaio 2014
«In assenza di opposizione, il decreto ingiuntivo acquista efficacia di giudicato formale e sostanziale solo nel momento in cui il giudice, dopo averne controllato la notificazione, lo dichiari esecutivo ai sensi dell'art. 647 cod. proc. civ. Tale...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 4206 del 21 marzo 2003
«In tema di procedura per la dichiarazione di fallimento, una volta dichiarata l'incompetenza territoriale da parte di un primo tribunale, anche la sola formulazione di una nuova istanza di fallimento dinanzi ad altro tribunale è sufficiente a...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 16538 del 22 novembre 2002
«Presupposto del regolamento d'ufficio di competenza, ai sensi dell'art. 45 c.p.c., è l'esistenza di un conflitto negativo tra due giudici appartenenti allo stesso grado di giurisdizione. Pertanto, nell'ipotesi in cui il primo giudice adito abbia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3461 del 8 marzo 2002
«Il conflitto di competenza avente ad oggetto la dichiarazione di fallimento, da parte di diversi tribunali, di un medesimo soggetto che svolge distinte attività, in luoghi distinti ed attraverso autonome organizzazioni imprenditoriali (nella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4461 del 28 marzo 2001
«In tema di competenza territoriale, nell'ipotesi di due società di persone dichiarate fallite da diversi tribunali, il conflitto positivo di competenza, denunziabile ex art. 45 c.p.c., per la declaratoria di fallimento del socio illimitatamente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7208 del 5 agosto 1997
«Nell'ipotesi di duplice dichiarazione di fallimento di una stessa persona fisica, ancorché nella qualità di socio illimitatamente responsabile di società di persone, esclusa la possibilità dell'instaurarsi di due distinte procedure fallimentari,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3269 del 9 aprile 1996
«È configurabile un conflitto positivo di competenza nel caso di pendenza, davanti a due distinti tribunali, di procedure concorsuali di tipo diverso, come quella fallimentare e quella di concordato preventivo, e di conseguenza - stante l'interesse...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7149 del 1 agosto 1994
«La dichiarazione, da parte di un primo tribunale, dell'incompetenza per territorio a pronunciare il fallimento di un imprenditore, quand'anche non seguita da riassunzione del processo, nei modi e nei tempi previsti dall'art. 50 c.p.c., davanti al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3064 del 29 marzo 1994
«Nel caso di conflitto reale positivo di competenza fra due tribunali, che abbiano entrambi dichiarato il fallimento dello stesso imprenditore, in difetto della denunzia ex officio del conflitto e dell'attivazione del conseguente rimedio di cui...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4711 del 21 aprile 1993
«Il ricorso per regolamento della competenza a pronunciare sull'istanza di fallimento, in quanto inerente a procedura dinanzi a tribunale, in cui non è consentito alla parte di stare in giudizio personalmente, non può essere formulato e...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 6166 del 27 aprile 2002
«Nel sistema processuale delineato dalla legge fallimentare e dal codice di procedura civile, avverso la sentenza dichiarativa di fallimento possono proporre istanza per regolamento di competenza, oltre che il fallito, anche gli altri interessati...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12839 del 15 dicembre 1995
«Considerato che, in materia di dichiarazione di fallimento, a seguito della pronuncia di sentenza di incompetenza per territorio da parte del tribunale investito del relativo procedimento, svolge un ruolo centrale la trasmissione d'ufficio degli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9222 del 1 settembre 1995
«Il termine di quindici giorni per proporre il regolamento facoltativo di competenza avverso la sentenza dichiarativa di fallimento in coerenza con il termine stabilito dall'art. 18 l. fall. per proporre opposizione avverso la stessa, non è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1066 del 5 febbraio 1991
«Il regolamento facoltativo di competenza resta precluso dalla formazione del giudicato sul merito della controversia, e, pertanto, avverso la sentenza dichiarativa di fallimento, va proposto non entro il termine di trenta giorni, fissato in via...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5308 del 1 giugno 1999
«Il curatore del fallimento, pur essendo l'organo deputato ad assumere la qualità di parte nelle controversie inerenti la procedura fallimentare, non è fornito di una capacità processuale autonoma, capacità che deve essere integrata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3724 del 13 marzo 2003
«È configurabile una “holding” di tipo personale, costituente impresa commerciale suscettibile di fallimento, per essere fonte di responsabilità diretta dell'imprenditore, quando si sia in presenza di una persona fisica che agisca in nome proprio,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2095 del 14 febbraio 2001
«Ai fini della assoggettabilità al fallimento di una società apparente, il comportamento atto ad ingenerare il convincimento incolpevole, nei terzi, della sussistenza di un vincolo sociale è sufficiente ad affermare l'esistenza di una società di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8069 del 8 agosto 1990
«In pendenza di istanza di fallimento proposta nei confronti di una società cooperativa, la deduzione circa il carattere non commerciale dell'attività di tale cooperativa, con la conseguenza della sua assoggettabilità a liquidazione coatta...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1665 del 12 marzo 1986
«L'assoggettamento di una società cooperativa a fallimento, e quindi la giurisdizione del giudice ordinario sulla relativa domanda, vanno affermati, a norma dell'art. 2540 secondo comma c.c., quando la cooperativa medesima risulti in concreto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1104 del 24 febbraio 1986
«L'esercizio, da parte di una società cooperativa, di attività imprenditoriale commerciale, che deve ritenersi compatibile con le sue finalità mutualistiche, sia o meno detta attività contemplata dallo statuto sociale, comporta che la cooperativa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24630 del 3 dicembre 2010
«In tema di presupposti dimensionali per l'esonero dalla fallibilità del debitore, nel computo dei ricavi, ai fini del riconoscimento della qualifica di piccolo imprenditore, il triennio cui si richiama il legislatore nell'art. 1, comma 2, lett....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22150 del 29 ottobre 2010
«Ai fini dell'accertamento del requisito dimensionale per l'assoggettabilità a fallimento, nel quadro normativo formato dall'art. 1, secondo comma, lettera a), della legge fallimentare, nel testo introdotto dal d.l.vo n. 5 del 2006, successivamente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12548 del 22 settembre 2000
«Ai sensi dell'art. 18 legge fall., il creditore istante assume la qualità di litisconsorte necessario nel giudizio di opposizione alla dichiarazione di fallimento e non ha rilievo la successiva rinuncia al credito da parte dello stesso creditore,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8590 del 25 agosto 1990
«In relazione a procedimento promosso per la dichiarazione di fallimento davanti al tribunale, il regolamento preventivo di giurisdizione, con il quale il debitore contesti la sua assoggettabilità a detta procedura concorsuale, per la qualità...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13070 del 8 settembre 2003
«La assoggettabilità al fallimento di una società irregolare dura sino a quando le vicende estintive della società stessa non si siano esteriorizzate, a nulla rilevando la interruzione o cessazione dell'attività commerciale svolta.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4738 del 23 marzo 2012
«In tema di presupposti per la dichiarazione di fallimento, agli effetti dell'art. 1, comma secondo, lett. a), legge fall., nel testo modificato dal d.l.vo 9 gennaio 2006, n. 5, applicabile "ratione temporis", nella nozione di investimenti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3841 del 17 aprile 1999
«In relazione al fallimento dell'agente di cambio (espressamente previsto dall'art. 4 L. fall.), non si pone alcun problema di incompatibilità tra la disciplina del R.D.L. n. 815 del 1932 (che, all'art. 9, istituisce un fondo comune di garanzia a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17281 del 23 luglio 2010
«In tema di procedimento per la dichiarazione di fallimento, l'art. 1, secondo comma, legge fall., nel testo modificato dal d.l.vo 12 settembre 2007, n. 169, pone a carico del debitore l'onere di provare di essere esente dal fallimento, così...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14064 del 18 giugno 2007
«Le disposizioni di cui agli artt. 214 e ss. c.p.c., sul riconoscimento e la verificazione della scrittura privata, non sono applicabili nel procedimento che precede la dichiarazione di fallimento, tenuto conto che tale procedimento ha carattere...»