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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2472 del 16 marzo 1988
«Il risarcimento del danno mediante reintegrazione in forma specifica può esplicarsi nella eliminazione di quanto illecitamente fatto e che risulti identificato con la fonte esclusiva o concorrente di un danno attuale, continuo e destinato a...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 652 del 12 ottobre 1988
«In relazione al procedimento promosso per la fissazione delle modalità di esecuzione di un obbligo di fare (nella specie, reintegrazione del dipendente nel posto di lavoro, disposta in via d'urgenza ai sensi dell'art. 700 c.p.c.), la questione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4174 del 15 maggio 1990
«L'equiparazione del cosiddetto detentore qualificato al possessore vero e proprio ai fini della legittimazione all'azione di reintegrazione (art. 1168 c.c.), non trova deroga con riguardo alla disciplina disposta negli artt. 703 e ss. c.p.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5389 del 5 giugno 1990
«Nell'azione di reintegrazione di possesso la legittimazione passiva permane in capo allo spoliator ancorché questi, dopo lo spoglio, abbia trasferito a terzi il possesso della cosa, come rivela la lettera dell'art. 1163 c.c. e conferma la ratio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7645 del 30 luglio 1990
«Il provvedimento con il quale il pretore adito con domanda di reintegrazione nel possesso, per la quale si configuri la competenza del giudice del petitorio ai sensi dell'art. 704 c.p.c., (emessi o denegati – in base ad una cognizione sommaria ed...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12249 del 15 novembre 1991
«Ne consegue che, qualora, nelle more del giudizio promosso dal lavoratore per la declaratoria di illegittimità del licenziamento in precedenza intimatogli, sopravvenuta siffatta impossibilità (nella specie, per avvenuta cessazione totale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6844 del 17 giugno 1991
«Poiché spetta al giudice di dare l'esatta qualificazione alla domanda indipendentemente dall'esattezza delle indicazioni della parte o dalla mancanza di indicazioni, con il solo limite di non mutarne gli elementi obiettivi come fissati...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1272 del 9 febbraio 1994
«L'ordinanza con la quale il pretore rigetta l'istanza del lavoratore licenziato, proposta col ricorso introduttivo del giudizio di merito per ottenere in via urgente, ex art. 700 c.p.c., la reintegrazione nel posto di lavoro, e fissa nel contempo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6172 del 27 giugno 1994
«Nel caso di impugnazione del licenziamento con richiesta di reintegrazione nel posto di lavoro, la causa petendi è costituita dall'inesistenza, in capo al datore di lavoro, del potere di determinare l'estinzione del rapporto, incombendo sul...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6595 del 12 giugno 1995
«In tema di domanda di reintegrazione nel possesso ex art. 703 c.p.c. ed avverso il provvedimento con cui il pretore dichiara che il giudice difetta di giurisdizione, così definendo l'intero giudizio, è inammissibile il regolamento preventivo di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3303 del 10 aprile 1996
«Nel giudizio di reintegrazione del possesso l'autore morale dello spoglio o, comunque, l'autore che non sia in grado di operare la restituzione in pristino sono legittimati passivi, perché anche in tali ipotesi la sentenza conserva la sua...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2042 del 7 marzo 1997
«Il provvedimento con il quale il pretore in pendenza del giudizio di merito dichiara la propria competenza sull'istanza di reintegrazione del possesso, limitatamente ai provvedimenti temporanei indispensabili, ai sensi dell'art. 704, comma...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 380 del 16 gennaio 1997
«Il risarcimento del danno per equivalente costituisce una reintegrazione del patrimonio del creditore che si realizza mediante l'attribuzione, al creditore, di una somma di danaro pari al valore della cosa o del servizio oggetto della prestazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 551 del 20 gennaio 1997
«Ne consegue che il provvedimento di urgenza con cui si ordina la reintegrazione nel posto di lavoro di un lavoratore il cui licenziamento appaia illegittimo non ha necessariamente contenuto ed efficacia analoghi a quelli di un ordine di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7768 del 20 agosto 1997
«La disciplina dei procedimenti cautelari (e, con essa, il rimedio del «reclamo» previsto dall'art. 669 terdecies c.p.c.) non può ritenersi applicabile ai provvedimenti possessori adottati dal pretore (nella specie, ordinanza di reintegrazione nel...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9731 del 29 settembre 1998
«... appellata dal datore di lavoro con censure relative all'an debeatur la sentenza di rigetto dell'opposizione al decreto ingiuntivo di condanna al pagamento dell'indennità di reintegrazione in favore di un dipendente licenziato, il successivo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5893 del 14 giugno 1999
«Dal coordinamento del principio secondo cui, in tema di risarcimento del danno dovuto al lavoratore per effetto della reintegrazione disposta dal giudice, la deduzione dell'«aliunde perceptum» non è riconducibile nel novero di quelle riservate...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8847 del 24 agosto 1999
«Il provvedimento con il quale il pretore, adito ai sensi dell'art. 704, secondo comma, c.p.c., in pendenza del giudizio petitorio per il rilascio di un immobile, abbia ordinato la reintegrazione nella detenzione qualificata dello stesso, con...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 404 del 5 giugno 2000
«La tutela possessoria contro la P.A. è inammissibile in relazione ai comportamenti posti in essere in esecuzione di atti amministrativi, ancorché viziati, giacché i provvedimenti di reintegrazione e di manutenzione del possesso, ripristinando la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3188 del 5 marzo 2002
«In tema di procedimenti possessori, il provvedimento con il quale il tribunale dichiari, nei limiti della cognizione sommaria della fase cautelare, la propria competenza sull'istanza di reintegrazione del possesso, dando disposizioni...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11699 del 30 luglio 2003
«Nel processo del lavoro, si ha introduzione di una domanda nuova... nel caso in cui in primo grado sia stata chiesta la reintegrazione ex art. 18, legge n. 300 del 1970 e la conseguente indennità risarcitoria ed in appello siano state chieste le...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11795 del 2 agosto 2003
«Il divieto di proporre domande nuove in appello si riferisce alle domande che potevano essere proposte nel giudizio di primo grado, ma non anche a quelle che traggono il loro fondamento da un evento che, seppur necessariamente collegato con la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8766 del 30 maggio 2003
«In materia di procedimento possessorio, nel quale il giudizio di merito è da ritenersi instaurato a decorrere dal deposito del ricorso introduttivo, è inapplicabile l'art. 669 novies c.p.c., sanzionante l'inefficacia del provvedimento cautelare...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 21099 del 4 novembre 2004
«La domanda di reintegrazione nel possesso proposta da un privato nei confronti di un Comune, prospettando di avere subito uno spossessamento in mancanza della adozione di un provvedimento amministrativo adottato per fini di pubblica utilità,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 24071 del 29 dicembre 2004
«In seguito e per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 281 del 2004 – con cui è stata dichiarata l'illegittimità costituzionale parziale dell'art. 34 del D.L.vo 31 marzo 1998, n. 80, nel testo originario –, rientra nella...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3088 del 17 febbraio 2004
«Il collocamento a riposo e la semplice comunicazione dell'operatività della clausola di risoluzione automatica del rapporto di lavoro, al raggiungimento della massima anzianità contributiva, non configurano di per sé un licenziamento, cioè la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22833 del 11 novembre 2005
«In tema di azioni a difesa del possesso, lo spoglio e la turbativa, costituendo fatti illeciti, determinano la responsabilità individuale dei singoli autori secondo il principio di solidarietà di cui all'art. 2055 c.c.; pertanto, nel giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 26627 del 13 dicembre 2006
«L'interpretazione di un giudicato esterno può essere effettuata anche direttamente dalla Corte di cassazione con cognizione piena, nei limiti, però, in cui il giudicato sia riprodotto nel ricorso per cassazione, in forza del principio di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 29936 del 22 dicembre 2008
«Ne consegue che, ove l'imprenditore sia stato convenuto in giudizio da un dipendente che deduca l'illegittimità del suo licenziamento, la deduzione della sopravvenuta cessazione dell'attività non richiede la proposizione di una domanda...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13270 del 9 giugno 2009
«In tema di possesso, è passibile di azione di reintegrazione, ai sensi dell'art. 1168 c.c., colui che, consapevole di un possesso in atto da parte di altro soggetto, anche se ritenuto indebito, sovverta, clandestinamente o violentemente, a proprio...»