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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3992 del 18 marzo 2003
«In tema di esecuzione forzata degli obblighi di fare e di non fare, qualora il giudice dell'esecuzione, dopo aver pronunziato ex art. 612 c.p.c. per determinare le modalità dell'esecuzione (stabilendo il modo in cui, in concreto, deve essere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18650 del 5 dicembre 2003
«Nei rapporti di conto corrente bancario l'estratto di saldo conto ha efficacia probatoria fino a prova contraria anche nei confronti del fideiussore del correntista non soltanto per la concessione del decreto ingiuntivo, ma anche nel giudizio di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12169 del 15 settembre 2000
«Le risultanze dell'estratto di conto corrente allegate a sostegno della domanda di pagamento del saldi legittimano l'emissione di decreto ingiuntivo e, nell'eventuale giudizio di opposizione, hanno efficacia fino a prova contraria, potendo essere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6660 del 6 dicembre 1982
«L'estratto di una scrittura contabile ancorché non soggetta obbligatoriamente a bollatura e vidimazione (nella specie, estratto di conto corrente presso una banca privata), integra prova scritta al fine dell'emanazione di decreto ingiuntivo, a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2336 del 12 aprile 1980
«...comprendeva copie autentiche delle schede originali di conto corrente, con espressa attestazione notarile che le operazioni contabili in esse riportate erano contenute nei libri contabili dell'azienda di credito, regolarmente tenuti e vidimati).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 311 del 26 febbraio 1965
«L'estratto per copia autentica di un conto corrente bancario, certificato conforme alle scritture contabili della banca da un notaio e non da un dirigente dell'istituto (il quale ultimo soltanto, impegnando la propria responsabilità, può...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7786 del 27 marzo 2013
«In tema di procedimento d'ingiunzione, i requisiti di forma-contenuto ex art. 156, secondo comma, c.p.c., da cui dipende la validità del ricorso, sono quelli necessari a dedurre il credito nell'ambito di una chiara "causa petendi", riconducibile...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4103 del 21 febbraio 2007
«...con riferimento ad operazioni di credito agrario, per saldi debitori di conto corrente ed assegni protestati, rilevando che, nel corso della causa di opposizione, erano scadute le proroghe dei debiti scaduti di cui alla legge n. 31 del 1991).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24483 del 30 ottobre 2013
«Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo ottenuto da una banca nei confronti di un correntista, la nullità delle clausole del contratto di conto corrente bancario che rinviano alle condizioni usualmente praticate per la determinazione del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21141 del 10 ottobre 2007
«Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo il creditore assume la veste sostanziale di attore, sicché, laddove l'opponente abbia contestato l'ammontare degli interessi dovuti, il giudice, nel determinare tali interessi, e dovendo utilizzare...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8955 del 18 aprile 2006
«La documentazione posta a fondamento del ricorso per decreto ingiuntivo è destinata, per effetto dell'opposizione al decreto e della trasformazione in giudizio di cognizione ordinaria, ad entrare nel fascicolo del ricorrente, restando a carico...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7539 del 12 aprile 2005
«...con la quale l'opponente aveva dedotto la nullità, per difetto di forma scritta, della clausola del contratto di conto corrente bancario che prevedeva la capitalizzazione trimestrale degli interessi ad un tasso superiore a quello legale).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5071 del 7 maggio 1991
«...personale. (Nella specie, relativa a rigetto di ricorso sul punto, il ricorrente aveva dedotto che era nella possibilità effettiva di influire sui pubblici ufficiali e, pertanto, non si configurava una millanteria nel comportamento assunto).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2996 del 26 marzo 1993
«Infatti da un punto di vista astratto, poiché la violazione dei sigilli, nel caso della costruzione abusiva, si realizza anche attraverso la prosecuzione dei lavori di costruzione, è conforme alla logica ritenere che colui il quale si determina a...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43369 del 30 novembre 2005
«Integra gli estremi del delitto di cui all'art. 469 c.p. la riproduzione, mediante un programma informatico, dell'impronta impressa dall'ufficio postale attestante l'avvenuto pagamento di bollettini di conto corrente (fattispecie nella quale la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 546 del 11 gennaio 2011
«Integra di per sé un autonomo atto di riciclaggio, poiché il delitto di riciclaggio è a forma libera e potenzialmente a consumazione prolungata, attuabile anche con modalità frammentarie e progressive, qualsiasi prelievo o trasferimento di fondi...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 47375 del 14 dicembre 2009
«Integra la fattispecie criminosa di riciclaggio "mediato" il mero trasferimento di denaro di provenienza delittuosa da uno ad altro conto corrente diversamente intestato ed acceso presso differente istituto di credito.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5427 del 27 maggio 1993
«Colui che emette un assegno bancario, falsificando la firma del titolare del conto corrente risponde del delitto di falso previsto agli artt. 485 e 491 c.p. e non anche di quello di emissione di assegno senza autorizzazione. Ciò perché l'agente,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6953 del 15 luglio 1981
«Il fine di procurarsi un vantaggio, nel delitto di falsità in titoli di credito previsto e punito dagli artt. 485 e 491 c.p. sussiste anche nel fatto di chi, falsificando la firma di girata su un assegno di conto corrente, intende superare...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18869 del 8 settembre 2014
«Ne discende che ciascuna legittimazione è concorrente con l'altra, senza, tuttavia, che possa ravvisarsi un'ipotesi di solidarietà attiva, ai cui principi è possibile ricorrere solo in via analogica, trattandosi di diritti autonomi e non del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12158 del 11 giugno 2015
«In tema di delazione dell'eredità, non ha luogo la successione legittima (nella specie, per la somma risultante da un credito su un conto corrente intestato al "de cuius", non oggetto di legato) agli effetti dell'art. 457, secondo comma, cod....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10061 del 30 settembre 1995
«In tema di lottizzazione abusiva, la formulazione letterale dell'art. 19 L. 28 febbraio 1985, n. 47 — tenuto conto della differente terminologia usata dal legislatore rispetto alla demolizione prevista dall'art. 7, ultimo comma, stessa legge —...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 31617 del 26 giugno 2015
«Qualora il prezzo o il profitto c.d. accrescitivo derivante dal reato sia costituito da denaro, la confisca delle somme depositate su conto corrente bancario, di cui il soggetto abbia la disponibilità, deve essere qualificata come confisca diretta...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 38691 del 6 ottobre 2009
«Il peculato si consuma nel momento in cui ha luogo l'appropriazione della "res" o del danaro da parte dell'agente, la quale, anche quando non arreca, per qualsiasi motivo, danno patrimoniale alla P.A., è comunque lesiva dell'ulteriore interesse...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33472 del 9 settembre 2011
«...di confisca, e con frequenza periodica prelevi, versandole sul proprio conto corrente, somme ad asserito titolo di acconto sul suo compenso professionale, senza munirsi della preventiva e necessaria autorizzazione dell'Agenzia del Demanio.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1938 del 15 gennaio 2010
«...in cui le somme delle sanzioni relative alle violazioni del codice della strada avrebbero dovuto essere versate su di un conto corrente intestato ad un Consorzio tra più comuni istituito per la gestione unitaria del servizio di polizia locale).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30966 del 30 luglio 2007
«Nel caso in cui il profitto del reato di concussione sia costituito da denaro, è legittimamente operato in base alla prima parte dell'art. 322 ter comma primo c.p. il sequestro preventivo di disponibilità di conto corrente dell'imputato.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24633 del 17 luglio 2006
«Ne deriva che il sequestro preventivo, funzionale alla confisca per equivalente, ricade su beni comunque nella disponibilità dell'indagato, senza che a tal fine possano rilevare presunzioni o vincoli posti dal c.c. a regolare rapporti interni tra...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34471 del 12 settembre 2007
«Integra il delitto di rifiuto di atti d'ufficio il medico della guardia medica che, posto telefonicamente al corrente della grave sintomatologia riferita da una paziente, non si rechi al di lei domicilio per l'effettuazione di un accurato esame...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7972 del 26 agosto 1997
«Al dipendente dell'Ente Poste Italiane — ente che senza dubbio svolge un servizio pubblico, consistente nell'assicurare la comunicazione epistolare e ogni altro tipo di comunicazione — al quale sia affidata la mansione di addetto al servizio dei...»