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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2052 del 20 febbraio 1993
«L'art. 389 c.p.c. autorizza a proporre davanti al giudice di rinvio, oltre le domande restitutorie o riparatorie conseguenti alla cassazione della sentenza di merito, ogni altra domanda che, sia pure in modo indiretto, si ricolleghi alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3371 del 22 marzo 1993
«In siffatta ipotesi il giudice dell'impugnazione, mentre può rilevare d'ufficio la nullità, indipendentemente dal fatto che il vizio di costituzione del giudice sia stato eccepito come motivo di gravame della parte interessata (salvo che sul punto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7583 del 10 luglio 1993
«Ai fini del risarcimento del danno derivante dal licenziamento illegittimo, ai sensi dell'art. 18 L. n. 300 del 1970, dalle retribuzioni maturate nel periodo dal licenziamento alla sentenza di annullamento dello stesso deve essere detratto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 782 del 22 gennaio 1993
«La costituzione in giudizio di più parti, per mezzo di uno stesso procuratore cui sia stato conferito il mandato con unico atto da tutte sottoscritto è valida solo quando fra le medesime parti non vi sia conflitto di interessi – che può essere non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10350 del 2 dicembre 1994
«Per il disposto dell'art. 300 c.p.c. la morte nel corso del giudizio di merito della parte costituita a mezzo di procuratore non determina l'interruzione del processo, in difetto di dichiarazione o di notificazione di detto evento da parte del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10909 del 19 dicembre 1994
«È ammissibile l'istanza di regolamento di competenza avverso l'ordinanza con la quale il pretore, in funzione di giudice del lavoro, nel decidere un ricorso d'urgenza ex art. 700 c.p.c. proposto unitamente alla domanda di merito, respinga...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11074 del 22 dicembre 1994
«L'onere del disconoscimento della scrittura privata, e correlativamente l'eventuale verificarsi del riconoscimento tacito ai sensi dell'art. 215 c.p.c., presuppongono che il documento prodotto contro una parte provenga dalla stessa, ovvero da un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1187 del 5 febbraio 1994
«Il provvedimento, con il quale il presidente del tribunale, adito con istanza di sequestro conservativo, rilevi la pendenza di causa nel merito davanti allo stesso tribunale, e rimetta gli atti al giudice istruttore di essa, ai sensi dell'art. 673...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1775 del 23 febbraio 1994
«Gli aventi causa di una delle parti sono legittimati anche all'opposizione di terzo ordinaria ex art. 404 primo comma c.p.c. e, quindi, all'intervento in grado di appello ex art. 344 c.p.c., purché facciano valere un diritto autonomo incompatibile...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1887 del 25 febbraio 1994
«Il riesame di ufficio, da parte del giudice dell'impugnazione, della questione di giurisdizione risolta sfavorevolmente alla parte vittoriosa è consentito solo quando non si sia formato il giudicato sul punto, come nel caso in cui essendo stata la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5472 del 6 giugno 1994
«L'impugnazione di una pluralità di sentenze con un unico atto è consentita solo quando queste siano tutte pronunciate fra le medesime parti e nell'ambito di un unico procedimento, ancorché in diverse fasi o gradi — come nel caso di sentenza non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7373 del 11 agosto 1994
«Il giudice di appello, che rigetti il gravame nei suoi aspetti di merito, non può, in mancanza di uno specifico motivo in ordine alla statuizione delle spese processuali, modificare tale statuizione compensando fra le parti le spese di primo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 822 del 21 ottobre 1994
«L'ordinanza emessa in sede di procedimento cautelare, sia prima dell'inizio del giudizio di merito, sia nella pendenza di esso, con la quale il giudice dichiara la propria incompetenza, o rigetta il ricorso per motivi di rito o di merito, o lo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8516 del 19 ottobre 1994
«Ai sensi dell'art. 42 c.p.c. — secondo cui la sentenza che, pronunciando sulla competenza, non decide il merito della causa, può essere impugnata solo con regolamento (necessario) di competenza — la locuzione «decisione sul merito della causa» va...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9352 del 10 novembre 1994
«Il giudicato sulla giurisdizione può formarsi solo a seguito della statuizione emessa dalle Sezioni Unite della Corte di cassazione, in sede di regolamento preventivo di giurisdizione o di ricorso ordinario per motivi attinenti alla giurisdizione,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12166 del 24 novembre 1995
«Al di fuori di tale ipotesi la parte vittoriosa in appello non ha l'onere di proporre ricorso incidentale per far valere domande o eccezioni non accolte dal giudice del merito, poiché l'accoglimento del ricorso principale comporterebbe pur sempre...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1803 del 18 febbraio 1995
«Costituisce un difetto della motivazione su un punto decisivo della controversia, denunciabile in cassazione a norma dell'art. 360 n. 5 c.p.c., e non un'ipotesi di revocazione della sentenza ai sensi dell'art. 395 n. 4, l'omesso esame da parte del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2496 del 3 marzo 1995
«Allorquando una sentenza della Corte di cassazione abbia fissato, ai sensi dell'art. 384, primo comma, c.p.c., i criteri che devono informare la risoluzione della controversia, tutte le questioni in proposito precedentemente dedotte devono...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2645 del 7 marzo 1995
«Con riguardo alla questione pregiudiziale in senso logico (o punto pregiudiziale) l'efficacia del giudicato copre, in ogni caso e pure in assenza di un'apposita richiesta, non soltanto la pronuncia finale ma anche l'accertamento che si presenta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2697 del 8 marzo 1995
«Le sentenze che statuiscono sulla competenza – ad eccezione delle decisioni della Corte di cassazione in sede di regolamento di competenza – non sono suscettibili di passare in cosa giudicata in senso sostanziale poiché la decisione sulla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2719 del 8 marzo 1995
«Nel contratto di comodato, caratterizzato dalla temporaneità d'uso, la mancanza di un termine finale direttamente previsto dalla parti non autorizza il comodante a richiedere ad nutum la restituzione della cosa, quando sia possibile ravvisare una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2722 del 8 marzo 1995
«Il rimedio dell'opposizione ordinaria di terzo che l'art. 404 primo comma c.p.c. accorda contro la sentenza resa fra altre persone, è attribuito a chi, estraneo al giudizio concluso in via definitiva dalla sentenza opposta, dall'accertamento in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2735 del 9 marzo 1995
«In caso di nullità intervenuta nel giudizio di primo grado per la mancata comunicazione ad una delle parti costituite di un'ordinanza emanata fuori udienza, il dovere del giudice di appello di decidere il merito (art. 354 c.p.c.), previa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2859 del 11 marzo 1995
«Il mancato esame di una richiesta istruttoria non integra omessa pronuncia e, quindi, violazione dell'art. 112 c.p.c. — perché questa norma riguarda solo le domande attinenti al merito — ma può dar luogo unicamente ad omesso esame di punto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2877 del 13 marzo 1995
«Conseguentemente, una volta che siano stati indicati come causa della malattia specifici fattori patogeni connessi alle caratteristiche dell'attività lavorativa, e sull'effettività e incidenza di tali caratteristiche si sia esercitato il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3912 del 3 aprile 1995
«In tale giudizio, che è a cognizione limitata ed il cui thema decidendum è insuperabilmente fissato, sia sul piano oggettivo che su quello soggettivo, dalla sentenza di cassazione che lo dispone, non è consentito l'intervento di terzi in causa,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4228 del 13 aprile 1995
«Ove la sentenza dei giudici di merito sia stata cassata per i concorrenti motivi di cui ai nn. 3 e 5 dell'art. 360 c.p.c., il giudice di rinvio è vincolato al principio di diritto affermato, ma, in relazione ai punti decisivi e non congruamente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4299 del 15 aprile 1995
«Il principio secondo cui la sentenza di cassazione vincola il giudice di rinvio non solo in ordine ai principi di diritto affermati, ma anche ai necessari presupposti di fatto, vale solo con riferimento a quei fatti che il principio di diritto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4937 del 6 maggio 1995
«Non può costituire motivo di ricorso per cassazione la valutazione negativa che il giudice di merito abbia fatto circa la rilevanza e la non fondatezza di una questione di legittimità costituzionale, perché il relativo provvedimento (benché...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5509 del 19 maggio 1995
«Pertanto, l'art. 11, comma ventiduesimo, della L. 24 dicembre 1993, n. 537, nel testo risultante dalla sentenza della Corte costituzionale n. 240 del 1994, alla cui stregua, in ipotesi di cumulo di pensioni già tutte integrate o integrabili al...»