(massima n. 1)
L'onere del disconoscimento della scrittura privata, e correlativamente l'eventuale verificarsi del riconoscimento tacito ai sensi dell'art. 215 c.p.c., presuppongono che il documento prodotto contro una parte provenga dalla stessa, ovvero da un soggetto che la rappresenti, in virtł di un rapporto organico (quale, per esempio, il rappresentante legale di una societą, anche se non pił in carica al momento del giudizio), oppure perché munito di procura. (Nella specie la S.C. ha annullato la sentenza con cui il giudice di merito aveva applicato il principio del riconoscimento tacito ad una dichiarazione di collaudo di un impianto conseguentemente dichiarando inammissibile la prova testimoniale dedotta circa i difetti dello stesso sulla base dell'affermazione che la stessa proveniva da un incaricato del soggetto che aveva commissionato l'impianto, senza motivare in ordine agli asseriti poteri di rappresentanza della persona che aveva sottoscritto il documento).