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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4368 del 9 aprile 1992
«L'estinzione del giudizio civile per effetto della costituzione di parte civile nel processo penale ed il conseguente trasferimento in tale sede dell'azione civile, ai sensi dell'art. 24 c.p.c. (previgente), non è rilevabile di ufficio ma deve...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11788 del 28 dicembre 1993
«In tema di applicazione della pena su richiesta delle parti, poiché al giudice del merito è consentito unicamente di provvedere al regolamento delle spese processuali concernenti la parte civile costituita, è illegittima l'assegnazione in favore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11274 del 27 maggio 2005
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile per la circolazione dei veicoli e natanti, qualora l'attore chieda la condanna dell'assicuratore alla «penale» prevista (prima della novella introdotta dalla legge n. 57 del 2001)...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14537 del 10 giugno 2013
«In tema di assicurazione della responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli a motore, l'obbligazione risarcitoria dell'assicuratore è contenuta nei limiti delle somme per le quali è stata stipulata l'assicurazione, e la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2069 del 4 maggio 1989
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile per i danni derivati dalla circolazione stradale, ove in sede penale l'assicuratore sia stato condannato a risarcire l'intero danno, senza limiti, con pronuncia irrevocabile...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3237 del 5 luglio 1995
«Il procedimento relativo all'udienza camerale innanzi al tribunale di sorveglianza è regolato da quanto previsto dall'art. 666 c.p.p. come espressamente indicato dal primo comma dell'art. 678 c.p.p., in base al quale, nella ipotesi che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9939 del 18 giugno 2012
«In tema di assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli o dei natanti, la vittima di un sinistro stradale causato da un veicolo non identificato non ha alcun obbligo, per ottenere il risarcimento...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 14241 del 16 dicembre 1999
«La sentenza di condanna a sanzione pecuniaria sostitutiva di pena detentiva è appellabile, sia poiché sussiste la possibilità di revoca del beneficio ai sensi dell'art. 72 della legge 689 del 1981, sia in quanto non è ammissibile il sacrificio del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9197 del 30 agosto 1995
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile per danni causati dalla circolazione dei veicoli a motori, l'art. 8 del D.L. n. 576 del 1978, convertito in L. n. 738 del 1978 — a norma del quale, nel caso di messa in liquidazione...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 16382 del 26 luglio 2011
«A norma dell'art. 30 bis c.p.c., nel testo risultante dalla sentenza n. 147 del 2004 della Corte costituzionale, le azioni civili concernenti le restituzioni e il risarcimento del danno da reato, delle quali - indipendentemente dal fatto che un...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 7380 del 25 marzo 2013
«L'azione risarcitoria, intrapresa dal candidato che assuma di essere stato danneggiato da condotte, già definitivamente accertate come penalmente rilevanti, tenute dai componenti di una commissione di concorso a professore universitario di prima...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 17020 del 4 agosto 2011
«In tema di competenza territoriale nelle cause relative a diritti di obbligazione, la disciplina di cui all'art. 38, primo comma, c.p.c., come sostituito dall'art. 45 della legge 18 giugno 2009, n. 69 - la quale, con riguardo a detta specie di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10532 del 25 ottobre 1997
«In tema di competenza territoriale nelle cause relative a diritti di obbligazione, l'art. 38 del c.p.c., come modificato dall'art. 4 della legge 26 novembre 1990, n. 353 (che, innovando il testo previgente, dispone che l'incompetenza per...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 5283 del 15 marzo 2004
«Il convenuto per l'adempimento di più obbligazioni derivanti dallo stesso contratto ha l'onere di contestare, a pena di preclusione, il foro territoriale scelto dall'attore rispetto al luogo di adempimento di ciascuna di esse, perché la competenza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2344 del 4 febbraio 2005
«In tema di incompetenza per territorio, fuori dei casi previsti dall'art. 28 c.p.c., il convenuto, dopo aver contestato in comparsa di risposta il foro prescelto dall'attore indicando il giudice ritenuto competente, non può, nel successivo corso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12995 del 6 settembre 2002
«La nozione di continenza di causa ai sensi dell'art. 39 c.p.c. comprende anche quelle situazioni caratterizzate dalla pendenza di cause in cui le questioni dedotte con la domanda, ed anche con le eccezioni, anteriormente proposte, e da risolvere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5602 del 17 aprile 2001
«In tema di continenza di cause, la prevenzione è determinata dalla notifica dell'atto di citazione e non dalla conoscenza che ne abbia il destinatario cosicché, quando la notifica avviene a mezzo posta occorre tener conto del momento in cui viene...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9409 del 11 novembre 1994
«A norma dell'art. 366 c.p.c., il ricorso per cassazione deve essere proposto, a pena d'inammissibilità, con unico atto avente i requisiti di forma e di contenuto indicati in detta disposizione, con la conseguenza che è inammissibile un nuovo atto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 686 del 28 gennaio 1984
«L'eccezione di incompetenza per connessione, ai sensi dell'art. 40 c.p.c., deve essere proposta, a pena di decadenza, nella prima udienza e non può intendersi implicitamente contenuta nella richiesta di sospensione del giudizio ex art. 295 c.p.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10692 del 18 settembre 1992
«Quando, a norma dell'art. 50 c.p.c. la riassunzione della causa - l'attuazione della quale attraverso la citazione, invece che nella forma dell'apposita comparsa, non prevista a pena di nullità, è ugualmente utile allo scopo di consentire la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 19704 del 13 novembre 2012
«L'obbligo di astensione, rilevante in sede disciplinare a norma dell'art. 2, comma primo, lett. c), del d.l.vo 23 febbraio 2006, n. 109, non è limitato alle sole ipotesi previste dall'art. 51, comma primo, c.p.c. e dagli artt. 36 e 37 cod. proc....»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 24758 del 25 novembre 2009
«Costituisce illecito disciplinare l'omesso esercizio della facoltà di astensione da parte del magistrato investito di funzioni di P.M. tutte le volte che si configurino, nel procedimento, situazioni obiettivamente suscettibili di far ipotizzare...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 70 del 4 gennaio 2001
«In tema di principi costituzionali d'imparzialità e d'indipendenza del giudice (artt. 25 e 101 Cost.), i motivi d'incompatibilità rilevano, sul piano dei rimedi processuali, come motivi di ricusazione, senza incidere sulla validità del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11505 del 27 dicembre 1996
«Il fatto che il collegio giudicante nella fase di rinvio sia stato presieduto da un magistrato autore di altre sentenze pronunciate in cause analoghe e parallele a quella oggetto di rinvio non viola il principio dell'alterità del giudice del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14574 del 12 ottobre 2002
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 53, primo comma, c.p.c., nella parte in cui attribuisce al collegio la competenza a decidere sulla ricusazione quando sia ricusato uno dei componenti del tribunale o...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1285 del 1 febbraio 2002
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 53 c.p.c., in riferimento agli artt. 3, 24 e 111 Cost. e in relazione all'art. 41, primo comma c.p.p., nella parte in cui dichiara non impugnabile l'ordinanza che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5164 del 26 maggio 1994
«In tema di liquidazione dei compensi ai periti e consulenti tecnici, la norma di cui all'art. 8 della L. 8 luglio 1980, n. 319, va interpretata nel senso che l'accertamento se il ritardo nell'espletamento dell'incarico sia conseguente o non a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24257 del 21 novembre 2007
«Nel procedimento relativo alla liquidazione dell'indennità spettante al custode di cose sottoposte a sequestro penale è parte necessaria il P.M., quale organo preposto alla vigilanza sull'osservanza delle leggi ed alla tutela dei diritti e degli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8382 del 20 giugno 2000
«Le azioni di cui agli artt. 148 e 361 c.c. relative al contributo per il mantenimento del figlio, al quale è tenuto il genitore naturale, non rientrano tra quelle nelle quali il pubblico ministero deve intervenire a pena di nullità. Né la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5756 del 10 giugno 1998
«Ai sensi dell'art. 70, primo comma, n. 2 c.p.c., l'intervento del P.M. è da ritenersi obbligatorio, a pena di nullità (rilevabile di ufficio), in tutte le cause matrimoniali, ivi comprese quelle di separazione personale dei coniugi. Tale nullità,...»