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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1314 del 20 febbraio 1996
«L'art. 4, comma 9, L. 1 dicembre 1970, n. 898, nel testo introdotto dall'art. 8 della L. 6 marzo 1987, n. 74 — il quale prevede, anche senza istanza di parte, la pronuncia di sentenza non definitiva di divorzio, nel caso in cui il processo debba...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3596 del 16 aprile 1996
«Nel giudizio diretto allo scioglimento (o alla cessazione degli effetti civili) del matrimonio, il tribunale, ancorché le parti, nell'udienza di comparizione davanti al giudice istruttore, abbiano chiesto fissarsi udienza di spedizione della causa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23567 del 17 dicembre 2004
«L'art. 4, nono comma, della legge 1 dicembre 1970, n. 898, nel testo introdotto dall'art. 8 della legge 6 marzo 1987, n. 74, — il quale prevede, anche senza istanza di parte, la pronuncia di sentenza non definitiva di divorzio, nel caso in cui il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1916 del 19 febbraio 2000
«...fatto che il ricorso introduttivo sia portato a conoscenza della controparte, e sia assicurata ad entrambe le parti la possibilità di partecipare al processo e di far valere le loro ragioni mediante organizzazione di una tempestiva difesa tecnica.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10065 del 25 giugno 2003
«L'art. 110 c.p.c., secondo il quale, in caso di morte di una parte, il processo è proseguito dal successore universale o nei suoi confronti, esaurisce i propri effetti nella sfera processuale e non si estende fino alla creazione di una...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11828 del 21 maggio 2009
«L'art. 40 c.p.c. consente nello stesso processo il cumulo di domande soggette a riti diversi soltanto in ipotesi qualificate di connessione (art. 31, 32, 34, 35 e 36), così escludendo la possibilità di proporre più domande connesse soggettivamente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14022 del 25 ottobre 2000
«Da ciò deriva, quanto al procedimento di primo grado, che in esso non vigano le preclusioni previste per il giudizio di cognizione ordinario, con la conseguenza che in esso: 1) potranno essere proposte per tutto il corso di esso domande nuove,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9304 del 8 maggio 2015
«...l'altro coniuge, pur non avendo la qualità di litisconsorte necessario, si trova in una condizione di incapacità a testimoniare, ai sensi dell'art. 246 cod. proc. civ., stante la sua facoltà di intervenire nel processo. (Cassa con rinvio, App.»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 15692 del 23 luglio 2020
«Qualora un bene immobile, oggetto della divisione, appartenga a coniugi in regime di comunione in comproprietà con terzi, la comunione legale dei coniugi persiste, pur se ne muta l'oggetto: non più la quota indivisa, ma i beni assegnati in...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 1474 del 25 gennaio 2021
«In tema di provvedimenti in ordine alla convivenza dei figli con uno dei genitori, l'audizione del minore infradodicenne capace di discernimento costituisce adempimento previsto a pena di nullità, a tutela dei principi del contraddittorio e del...»
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Corte costituzionale, ordinanza n. 748 del 30 giugno 1988
«è manifestamente infondata, in riferimento agli art. 3 e 24 cost., la questione di legittimità costituzionale, esaminata per la prima volta, dell'art. 38, 3° comma, disp. att. c. c., nella parte in cui stabilisce che sulla domanda di dichiarazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17256 del 24 agosto 2005
«Da tanto deriva che anche nel processo di interdizione o di inabilitazione è ammissibile la pronuncia di cessazione della materia del contendere in ogni caso in cui, per motivi sopravvenuti, una pronuncia sul merito si profili come non più...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 19284 del 17 luglio 2019
«L'azione di riduzione e quella di divisione, pur presentando una netta differenza sostanziale, possono essere fatte valere nel medesimo processo, in quanto - per evidenti ragioni di economia processuale - è consentito al legittimario di chiedere,...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 7040 del 12 marzo 2020
«In tema di "actio negatoria servitutis", sussiste un'ipotesi di litisconsorzio necessario allorché il fondo, nel quale sono state realizzate le opere di cui si chieda la rimozione, appartenga a più soggetti; ne deriva, in fase di appello, la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 28972 del 17 dicembre 2020
«Ne consegue che il titolo negoziale che siffatta attribuzione abbia contemplato implica di verificare, nel rispetto dei criteri di ermeneutica applicabili, se, al momento di costituzione del condominio, le parti non abbiano voluto trasferire la...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 18369 del 16 settembre 2005
«Pertanto, nell'ambito di un processo di rimborso, è onere del contribuente dimostrare che l'indennità si riferisce (in tutto o in parte) a voci di risarcimento puro, esenti da tassazione, e non è sufficiente che sia precisato che ha carattere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26757 del 24 novembre 2020
«Alla luce del principio della durata ragionevole del processo, è deducibile nel giudizio di legittimità il "factum superveniens", in quanto equiparabile allo "ius superveniens", se idoneo ad incidere sull'oggetto della causa sottoposta all'esame...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 16087 del 18 giugno 2018
«...attribuito dalla legge ad un terzo estraneo al vincolo negoziale ed esercitabile, come tale, anche nel corso del processo, senza alcun requisito particolare di forma né limiti di decadenza. (Rigetta, CORTE D'APPELLO NAPOLI, 06/03/2014).»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 8217 del 24 marzo 2021
«In tema di prescrizione, l'efficacia interruttiva permanente determinata dall'introduzione del processo esecutivo, estesa anche al coobbligato ex art. 1310 c.c., si protrae, agli effetti dell'art. 2945, comma 2, c.c., fino al momento in cui la...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 34021 del 19 dicembre 2019
«Il potere di riduzione della penale ad equità, attribuito al giudice dall'art. 1384 c.c., a tutela dell'interesse generale dell'ordinamento, può essere esercitato d'ufficio, ma l'esercizio di tale potere è subordinato all'assolvimento degli oneri...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10497 del 8 maggio 2006
«L'atto di precetto deve essere sottoscritto dalla parte o da un suo rappresentante, ma non anche da un difensore necessariamente munito di procura alle liti, non trattandosi di atto del processo. Ne consegue che, ove sottoscritto da avvocato che...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 21694 del 8 ottobre 2020
«In tema di imposte sui redditi, il meccanismo delineato dall'art. [[n54tuir]], comma 8, T.U.I.R. (nel testo applicabile "ratione temporis"), relativamente ai redditi derivanti dall'utilizzazione economica, da parte dell'autore o inventore (nella...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 2781 del 26 febbraio 2001
«In tema di contenzioso tributario, l'assenza della "concisa esposizione dello svolgimento del processo", richiesta dall'art. 37 del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 636, integra un motivo di nullità della decisione ove tale omissione impedisca...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 21956 del 27 ottobre 2010
«In tema di contenzioso tributario, l'art. [[n6statcontri]], comma 4, della legge 27 luglio 2000, n. 212 (c.d. [[statcontri]]) - per il quale al contribuente non possono essere richiesti documenti ed informazioni già in possesso...»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 15026 del 15 luglio 2020
«Nel processo tributario l'efficacia del giudicato "esterno" presuppone necessariamente l'identità, oltre che del "petitum" e della "causa petendi", anche delle parti dei due giudizi, sicché va esclusa ove ciascun contribuente sia tenuto, secondo...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 16032 del 29 luglio 2005
«In tema di contenzioso tributario, le dichiarazioni di terzi raccolte dai verificatori ed inserite nel processo verbale di constatazione non hanno natura di prova testimoniale, bensì di mere informazioni acquisite nell'ambito di indagini...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 18447 del 26 ottobre 2012
«L'applicazione della causa di estinzione del processo tributario, introdotta dall'art. 3, comma secondo bis, lett. b), del d.l. 25 marzo 2010, n. 40, convertito nella legge 22 maggio 2010, n. 73, mediante pagamento del cinque per cento...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 18936 del 24 settembre 2015
«Nel processo tributario, ai fini della decorrenza del termine breve d'impugnazione, la notifica della sentenza può essere eseguita nei confronti della parte pubblica individuata dall'art. 10 del d.lgs. n. 546 del 1992 e, quindi, presso la sede...»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 28695 del 30 novembre 2017
«In tema di giudizio per cassazione, per i ricorsi avverso le sentenze delle commissioni tributarie, la indisponibilità dei fascicoli delle parti (i quali, ex art. 25, comma 2, d.lgs. n. 546 del 1992 restano acquisiti al fascicolo d'ufficio e sono...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 27650 del 30 ottobre 2018
«Il processo tributario non è diretto alla mera eliminazione giuridica dell'atto impugnato, ma ad una pronuncia di merito, sostitutiva sia della dichiarazione resa dal contribuente che dell'accertamento dell'ufficio. Ne consegue che il giudice...»