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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10294 del 28 settembre 1994
«Ai fini dell'ammissibilità dell'oblazione speciale di cui all'art. 162 bis c.p. non è richiesta che la recidiva reiterata, l'abitualità e la professionalità nelle contravvenzioni siano state giudizialmente dichiarate dal giudice, essendo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2573 del 18 marzo 1993
«Al fine di escludere l'applicabilità dell'oblazione speciale per la sussistenza delle condizioni ostative di cui all'art. 99 c.p. (recidiva) non è necessaria una espressa contestazione, indispensabile solo per la determinazione della pena, ma non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3426 del 22 ottobre 1992
«Per quanto la rilevanza agli effetti penali della recidiva sia subordinata alla sua regolare contestazione, tuttavia essa può rilevare, in casi previsti dalla legge, come mero status soggettivo desumibile dal certificato penale, determinandone una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 29856 del 17 luglio 2009
«Ai fini dell'operatività della preclusione all'estinzione della pena per decorso del tempo prevista nei riguardi di recidivi dai capoversi dell'art. 99 c.p., è necessario che la recidiva sia stata dichiarata nel giudizio di merito e che riguardi...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 37550 del 2 ottobre 2008
«La recidiva ritualmente contestata all'imputato e non esclusa dal giudice, che si sia limitato a non applicare il relativo aumento di pena, impedisce la prescrizione della pena ai sensi dell'art. 172, comma settimo, c.p..»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6411 del 8 febbraio 2008
«L'estinzione delle pene per decorso del tempo non ha luogo se l'interessato è stato condannato con applicazione della recidiva, pur se i reati su cui si è fondato il riconoscimento della recidiva siano successivamente fatti oggetto di abolitio...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 361 del 17 febbraio 1997
«La disposizione transitoria contenuta nell'art. 111 della legge 24 novembre 1981 n. 689, che fissa i criteri per l'individuazione del termine di prescrizione della multa per i reati commessi anteriormente all'entrata in vigore della legge...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 45768 del 11 dicembre 2008
«La previsione di un termine di almeno otto anni per la concedibilità della riabilitazione in caso di recidiva aggravata trova applicazione solo se detta recidiva sia stata accertata con sentenza di condanna. (Nella specie, è stata dichiarata...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7115 del 14 febbraio 2008
«Ai fini dell'individuazione del termine per la concessione della riabilitazione, non deve tenersi conto della condanna per fatti non più costituenti reato per abolitio criminis. (Nel caso di specie, è stata esclusa l'applicabilità del termine...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 316 del 28 febbraio 1997
«Poiché alla riabilitazione non sono di ostacolo, di per se stesse, eventuali condanne riportate successivamente alla sentenza cui specificamente la richiesta di riabilitazione si riferisce, per determinare la decorrenza del termine allo spirare...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5260 del 1 febbraio 1993
«In tema di riabilitazione il maggior termine di dieci anni previsto dall'art. 179 c.p.p. per la concessione dell'anzidetto beneficio ai recidivi qualificati, decorre, nel caso di pluralità di sentenze di condanna, dalla data in cui la pena...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1449 del 4 maggio 1993
«L'applicazione della misura di sicurezza della libertà vigilata non è ostativa a quella della misura di prevenzione della sorveglianza speciale accompagnata dal divieto di soggiorno. Invero l'applicazione della misura di prevenzione del divieto di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 44808 del 9 novembre 2015
«Nel caso di guida senza patente, l'autovettura condotta da soggetto privo del prescritto documento abilitativo può essere confiscata ai sensi dell'art. 240, comma primo, cod. pen. solo quando sia configurabile il nesso strumentale tra il veicolo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23643 del 5 giugno 2014
«Per l'esclusione dal patteggiamento a pena detentiva superiore a due anni (cosiddetto "patteggiamento allargato"), non è sufficiente che dal certificato penale dell'imputato emerga una situazione di recidiva qualificata, ma occorre che la stessa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37392 del 10 settembre 2014
«In tema di impugnazioni, la specificità che deve caratterizzare i motivi di appello, seppur valutata alla luce del principio del "favor impugnationis", deve comunque contrapporre alle ragioni poste a fondamento della decisione impugnata...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11761 del 11 marzo 2014
«La rinuncia a tutti i motivi di appello ad esclusione soltanto di quello riguardante la misura della pena, comprende anche i motivi concernenti la recidiva, che, pur confluendo nella determinazione della pena come ogni altra circostanza,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 42858 del 29 aprile 2014
«Al pubblico ministero, in ragione delle sue funzioni istituzionali, per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 251 del 2012, spetta il compito di richiedere al giudice dell'esecuzione l'eventuale rideterminazione della pena inflitta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 20476 del 16 maggio 2014
«In tema di esecuzione, il mutamento dell'orientamento giurisprudenziale, anche a seguito di una pronuncia delle Sezioni Unite, non consente la rideterminazione del trattamento sanzionatorio in senso più favorevole all'imputato, implicando tale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 50616 del 16 dicembre 2013
«Il riconoscimento di una sentenza penale straniera a norma dell'art. 730 c.p.p., che detta la disciplina applicabile in assenza di un accordo in materia con lo Stato da cui proviene il provvedimento, è ammissibile nei confronti di tutti i...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17912 del 12 settembre 2016
«L' irrogazione al lavoratore di una sanzione conservativa in luogo di quella espulsiva, pure astrattamente applicabile in forza di previsione contrattuale, comporta la consumazione definitiva del potere disciplinare del datore di lavoro, sicché è...»
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Cassazione penale, Sez. VII, ordinanza n. 15681 del 29 marzo 2017
«Ai fini del computo del termine di prescrizione, deve ritenersi "applicata" la recidiva che, nel bilanciamento tra circostanze aggravanti e attenuanti di cui all'art. 69 cod. pen., produce l'effetto di paralizzare un'attenuante, impedendole di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 31669 del 21 luglio 2016
«In tema di reato continuato, il limite di aumento di pena non inferiore ad un terzo di quella stabilita per il reato più grave, previsto dall'art. 81, comma quarto, cod. pen. nei confronti dei soggetti ai quali è stata applicata la recidiva di cui...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 37385 del 8 settembre 2016
«È rilevabile d'ufficio, anche in caso di ricorso inammissibile, l'illegittimità sopravvenuta della sanzione che ha applicato la recidiva obbligatoria di cui all'art. 99, comma quinto, cod. pen., in epoca antecedente alla sentenza della Corte...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20271 del 16 maggio 2016
«L'applicazione della recidiva facoltativa contestata richiede uno specifico onere motivazionale da parte del giudice, che, tuttavia, può essere adempiuto anche implicitamente, ove si dia conto della ricorrenza dei requisiti di riprovevolezza della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 55123 del 29 dicembre 2016
«Ai fini dell'ammissione dell'oblazione speciale prevista dall'art. 162 bis cod. pen., non è richiesto che la recidiva reiterata sia stata giudizialmente dichiarata, essendo sufficiente l'oggettiva sussistenza dello "status" di recidiva, né il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 13866 del 22 marzo 2017
«In tema di violenza sessuale, la diminuente prevista dall'art. 609-bis, terzo comma, cod. pen. concorre nel giudizio di comparazione di cui all'art. 69 cod. pen.. (In motivazione, la S.C. ha osservato che la partecipazione al giudizio di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18745 del 5 maggio 2016
«In tema di presupposti per l'applicazione delle misure cautelari personali, il requisito dell'attualità del pericolo di reiterazione del reato, introdotto nell'art. 274, lett. c), cod. proc. pen. dalla legge 16 aprile 2015, n. 47, non va...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11511 del 9 marzo 2017
«In tema di presupposti per l'applicazione delle misure cautelari personali, il requisito dell'attualità del pericolo di reiterazione del reato, introdotto nell'art. 274, lett. c), cod. proc. pen. dalla legge 16 aprile 2015, n. 47, non richiede la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 53645 del 16 dicembre 2016
«In tema di misure cautelari personali, il requisito dell'attualità del pericolo di reiterazione del reato richiede una valutazione prognostica circa la probabile ricaduta nel delitto, fondata sia sulla permanenza dello stato di pericolosità...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3377 del 23 gennaio 2017
«Qualora una sentenza di condanna in grado di appello venga annullata con rinvio limitatamente all'applicazione della recidiva reiterata (essendo intervenuto, prima di tale sentenza, un provvedimento di unificazione ex art. 671 cod. proc. pen....»