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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34170 del 26 agosto 2008
«La nullità assoluta ed insanabile della citazione dell'imputato, ai sensi dell'art. 179 c.p.p., ricorre soltanto nel caso in cui la notificazione della citazione sia stata omessa o quando, eseguita in forme diverse da quelle prescritte, risulti...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 119 del 7 gennaio 2005
«In tema di notificazione della citazione dell'imputato, la nullità assoluta e insanabile prevista dall'art. 179 c.p.p. ricorre soltanto nel caso in cui la notificazione della citazione sia stata omessa o quando, essendo stata eseguita in forme...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8098 del 8 luglio 1998
«L'inosservanza delle modalità previste dall'art. 156 c.p.p. per la notifica all'imputato detenuto del decreto di citazione a giudizio si risolve in una nullità assoluta ed insanabile ai sensi dell'art. 179 stesso codice, senza che assuma rilievo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11864 del 4 dicembre 1995
«La notificazione del decreto di citazione per il giudizio di appello senza il rispetto del termine di comparizione di venti giorni previsto dall'art. 601, comma 3, c.p.p., determina una nullità assoluta, rilevabile in ogni stato e grado del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9398 del 13 agosto 1998
«Pertanto, con riferimento all'art. 179 c.p.p. quando la norma parla «dell'omessa citazione dell'imputato» (con un'espressione certamente in funzione specificativa rispetto a quella generica di «intervento dell'imputato» ex art. 178 lett. c,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7523 del 27 giugno 2000
«...imento. Pertanto, con riferimento all'art. 179 c.p.p., quando la norma parla dell'omessa citazione dell'imputato, essa non può che riferirsi alla notifica del decreto che dispone il giudizio. Al contrario, l'avviso per l'udienza preliminare,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5657 del 7 dicembre 1995
«La mancata indicazione, nel decreto che, ai sensi dell'art. 104 c.p.p., dispone il differimento dei colloqui tra imputato e difensore, delle «specifiche ed eccezionali ragioni di cautela», cui fa riferimento la citata disposizione normativa, dà...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34629 del 4 settembre 2008
«L'inosservanza del termine di comparizione dell'imputato non costituisce una nullità assoluta (che si determina ai sensi degli artt. 178 lett. c ) e 179 n. 1 ultima parte c.p.p. in caso di omessa citazione dell'imputato ), bensì una nullità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13291 del 17 dicembre 1998
«La mancata o irregolare citazione della parte offesa non determina alcuna nullità, ove sia solo l'imputato a dolersene, senza indicare un suo concreto e attuale interesse al riguardo, non avendo alcun valore la semplice allegazione di un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 116 del 19 aprile 1993
«Alla declaratoria di nullità del decreto di citazione a giudizio da parte del pretore per omessa citazione della persona offesa deve far seguito la rinnovazione del decreto di citazione ad opera dello stesso pretore del dibattimento e non già la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11328 del 10 dicembre 1993
«La comparizione dell'imputato in udienza sana le eventuali nullità del decreto di citazione, a condizione che sia stato conseguito lo scopo sostanziale dell'atto, cioè la conoscenza da parte dell'imputato (e del suo difensore) del capo di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2369 del 1 marzo 1993
«L'ordinanza con la quale il pretore dispone trasmettersi gli atti al pubblico ministero affinché emetta il decreto di citazione a giudizio ai sensi degli artt. 555 ss. c.p.p. costituisce mero atto d'impulso processuale, ove non determini la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 391 del 18 gennaio 1993
«L'ufficiale giudiziario deve indicare la parte nel cui interesse esegue la notificazione di un atto di citazione tenendo conto solamente degli elementi formali risultanti dall'atto stesso, non rientrando nei suoi compiti il controllo di merito...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 20349 del 28 maggio 2010
«La notifica del decreto di citazione (nella specie per il giudizio d'appello) in luogo diverso dal domicilio dichiarato dall'imputato integra, ove non inidonea a determinare la conoscenza effettiva dell'atto, una nullità solo relativa che resta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12277 del 28 marzo 2002
«...di dichiarazioni provenienti da chi, per libera scelta, si è sempre sottratto all'esame dibattimentale. Ne consegue che, al fine di accertare la persistenza della volontà del dichiarante di sottrarsi all'esame, deve esserne disposta la citazione.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11 del 8 gennaio 1997
«Le disposizioni del codice di rito concernenti i termini per la proposizione dell'impugnazione operano anche con riferimento al ricorso per cassazione avverso gli atti abnormi; con la sola eccezione delle ipotesi di gravame proposto nei confronti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10107 del 25 settembre 1998
«La nuova citazione dell'imputato in procedimento connesso, che in precedenza aveva rifiutato di sottoporsi all'esame dibattimentale, non determina di per sè in modo automatico la sopravvenuta inutilizzabilità delle prime dichiarazioni che, invece,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 16 del 29 gennaio 2000
«L'inammissibilità non è la sanzione per un vizio dell'atto diverso dalla nullità, ma la conseguenza di particolari nullità dell'appello e del ricorso per cassazione, e non è comminata in ipotesi tassative ma si verifica ogniqualvolta - essendo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3458 del 13 gennaio 1999
«Ove la richiesta sia stata già formulata e sia stata disposta la citazione del dichiarante, nel caso in cui questi persista nel rifiuto di rispondere, le dichiarazioni precedentemente rese devono essere valutate non con il criterio più restrittivo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5235 del 21 aprile 2000
«In tema di procedimenti dinanzi al giudice di pace, l'atto di opposizione a decreto ingiuntivo proposto dalla parte tramite avvocato esercente extra districtum e sottoscritto da quest'ultimo è pienamente legittimo tutte le volte in cui il valore...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2378 del 22 agosto 1994
«Al fine di evitare duplicazione di giudizi, l'indagato ha l'onere di specificare le ragioni per le quali la misura cautelare deve essere revocata o modificata e di indicare la nuova situazione di fatto o di diritto che può giustificare la revoca o...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 437 del 17 febbraio 1998
«La retrodatazione della misura custodiale non vale per la fase del dibattimento, nella quale il termine decorre dal decreto di citazione a giudizio, ed ove non è prevista la possibilità di una retrodatazione del secondo decreto di citazione al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6601 del 30 aprile 2012
«Ai fini della verifica della tempestività della costituzione del convenuto, il termine di cui all'art. 166 c.p.c., al pari di tutti i termini a ritroso, deve essere calcolato considerando quale "dies a quo", non computabile per il disposto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7272 del 11 maggio 2012
«Quando l'attore abbia indicato esattamente e senza incertezze la somma richiesta a titolo di risarcimento del danno, il giudice di merito non può pronunciare condanna per un importo superiore; tuttavia, ove la condanna sia pronunciata dal giudice...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9776 del 14 giugno 2012
«Il procedimento di convocazione dell'assemblea di società cooperativa bancaria - nella fattispecie quotata, ma senza pendenza di offerta pubblica sui suoi titoli - è disciplinato dall'art. 2366 c.c. (già richiamato dell'art. 2516, ed ora dall'art....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2721 del 5 febbraio 2013
«Le circostanze sfavorevoli all'attore, riportate nell'atto di citazione, in quanto atto di parte, sono necessariamente addotte con "animus confitendi" e costituiscono, quindi, confessione stragiudiziale nei confronti di colui al quale l'atto è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13438 del 29 maggio 2013
«La mera proposizione, da parte del debitore, di una citazione in revocazione ex art. 395, n. 3, cod. proc. civ. non impedisce il passaggio in giudicato, ex art. 324 cod. proc. civ., della sentenza impugnata, sicché termina l'effetto interruttivo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2087 del 23 giugno 1999
«Il relativo termine di quindici giorni decorre dalla lettura del provvedimento in udienza, non essendovi ragione di non applicare nel caso suddetto la previsione dell'art. 585, comma secondo, lett. b), c.p.p., che, seppure pensata per le sentenze...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5276 del 27 maggio 1996
«La violazione di tale prescrizione comporta una nullità relativa, sanabile se non eccepita tempestivamente, ovvero se non determinante un'effettiva deminutio della possibilità di difesa. (Fattispecie nella quale è stata esclusa la sanatoria della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8366 del 9 marzo 2006
«È abnorme e, pertanto, ricorribile per cassazione, il provvedimento con il quale il giudice del dibattimento abbia dichiarato la nullità dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari e, conseguentemente, del decreto di citazione a...»