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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 975 del 16 gennaio 2009
«In tema di responsabilità civile nell'attività medico-chirurgica, ove sia dedotta una responsabilità contrattuale della struttura sanitaria e/o del medico per l'inesatto adempimento della prestazione sanitaria, il danneggiato deve fornire la prova...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21973 del 19 ottobre 2007
«In relazione all'atto dell'autorità che costituisca impedimento della prestazione contrattuale, incidendo su un momento strumentale o finale della relativa esecuzione - cosiddetta factum principis deve escludersi, nel caso in cui si tratti di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3294 del 19 febbraio 2004
«L'art. 1218 c.c. pone espressamente a carico del debitore la prova che l'inadempimento è stato determinato da impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile, prova che esige la dimostrazione dello specifico impedimento,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10261 del 4 agosto 2000
«In tema di inadempimento nelle obbligazioni, quando il creditore si sia contrattualmente impegnato a prestare la propria cooperazione al debitore affinché questi esegua la sua obbligazione nei tempi e nei modi pattuiti, sul debitore grava soltanto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1024 del 10 febbraio 1984
«Il debitore, che non possa eseguire la prestazione dovuta a causa del comportamento di un soggetto estraneo al rapporto obbligatorio, può invocare la conseguente impossibilità della prestazione come motivo di esclusione della sua responsabilità,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4561 del 17 aprile 1993
«Sebbene la mora non presupponga necessariamente la liquidità del credito — non essendo stato accolto nel nostro ordinamento il principio secondo cui in illiquidis non fit mora — è necessario, affinché sia configurabile colpevole ritardo nel...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1050 del 31 marzo 1969
«L'intimazione o richiesta della prestazione da parte del creditore (costituzione in mora) presuppone l'inadempimento provvisorio, suscettibile di essere sanato, mentre essa non è necessaria quando il creditore fa valere la definitiva inesecuzione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5681 del 15 marzo 2006
«In tema di atti interruttivi della prescrizione, l'atto di costituzione in mora non è soggetto all'adozione di formule sacramentali e quindi non richiede la quantificazione del credito (che potrebbe essere non determinato, ma solo determinabile),...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17997 del 16 dicembre 2002
«Ai fini di una efficace costituzione in mora per conto del rappresentato, è sufficiente che il mandatario sia investito, anche senza formalità, di un generico potere di rappresentanza, dimostrabile con ogni mezzo di prova, comprese le presunzioni....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3380 del 16 maggio 1983
«L'intimazione scritta di pagamento, poiché gli effetti tipici ad essa collegati sono indipendenti dalla volontà dell'intimante diretta a produrli, non rientra fra gli atti negoziali ma fra i meri atti giuridici, nei confronti dei quali, non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10058 del 27 aprile 2010
«L'atto di costituzione in mora del debitore, per produrre i suoi effetti e, in particolare, l'effetto interruttivo della prescrizione, deve essere diretto al suo legittimo destinatario, ma non è soggetto a particolari modalità di trasmissione, né...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10849 del 11 maggio 2006
«L'atto stragiudiziale di costituzione in mora del debitore, anche al fine dell'interruzione della prescrizione, inviato al debitore con raccomandata a mezzo del servizio postale si presume giunto a destinazione — sulla base dell'attestazione della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8180 del 9 settembre 1996
«Nel caso in cui l'intimazione di pagamento idonea a realizzare la costituzione in mora — non soggetta a particolari modalità di trasmissione, né alla normativa sulla notificazione degli atti giudiziali — venga inoltrata con raccomandata a mezzo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 97 del 9 gennaio 1997
«Ai fini della risoluzione di un contratto non è di scarsa importanza l'inadempimento ad un'obbligazione che benché ulteriore rispetto a quelle tipiche di esso è, per volontà delle parti, collegata alle stesse con vincolo di corrispettività (nella...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2727 del 4 maggio 1984
«In tema di crediti aventi ad oggetto prestazioni pensionistiche, la reiezione, da parte dell'Inps, della domanda della prestazione (reiezione cui è legalmente equiparato il silenzio-rifiuto) configura un'ipotesi di mora ex re , ai sensi della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6887 del 23 luglio 1994
«Il contraente adempiente ha diritto di chiedere il risarcimento dei danni conseguenti all'inadempimento o all'inesatto adempimento delle obbligazioni nascenti dal contratto, ai sensi dell'art. 1453, comma 1, ultima parte, c.c., «in ogni caso» e,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5021 del 23 maggio 1994
«Il termine di adempimento — la cui scadenza, a norma dell'art. 1219, secondo comma, n. 3, c.c., rende non necessaria la formale costituzione in mora del debitore, come prevista dal primo comma del citato art. 1219, in forza del principio dies...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3654 del 13 aprile 1987
«Anche in presenza di termine non essenziale il ritardo del debitore nell'adempimento produce gli effetti della mora, tra i quali il trasferimento a carico del debitore stesso del rischio della prestazione, senza che la circostanza che il creditore...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4664 del 17 dicembre 1976
«La clausola penale costituisce una pattuizione accessoria del contratto che svolge — anche limitatamente a una sola parte degli obblighi che ne derivano — la duplice funzione di rafforzare, da un lato, il vincolo contrattuale e di stabilire, in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7051 del 28 luglio 1997
«L'offerta di pagamento mediante assegno circolare da parte del debitore deve ritenersi eseguita secondo gli usi, non sussistendo alcun pericolo di mancanza della relativa provvista presso la banca obbligata al pagamento (che è autorizzata alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2200 del 27 luglio 1973
«L'offerta, da parte del debitore al creditore, di un assegno bancario, anche se circolare, non vale quale offerta non formale di cui all'art. 1220 c.c., e pertanto non è idonea ad escludere la mora del debitore.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9374 del 21 aprile 2006
«Il principio della perpetuatio obligationis di cui all'art. 1221 c.c. riguarda solo la prestazione dedotta nel rapporto, nei limiti di quanto maturato e dovuto nel tempo di vigenza dell'obbligazione e non quest'ultima in quanto tale, poiché la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1644 del 2 marzo 1996
«Nelle obbligazioni negative, affinché possa ritenersi posto in essere il fatto dell'obbligato che, ove compiuto in violazione delle stesse, costituisce di per sè inadempimento (art. 1222 codice civile), occorre che detto fatto determini...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4791 del 1 marzo 2007
«A norma dell'art. 2043 c.c., ai prossimi congiunti di un soggetto in giovane età, deceduto in conseguenza del fatto illecito addebitabile ad un terzo (come nel caso di morte conseguente a sinistro stradale fondato su responsabilità altrui),...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17562 del 31 agosto 2005
«In ipotesi di inadempimento contrattuale, la parte non inadempiente ha diritto al ristoro di tutti i pregiudizi subiti a causa della condotta della controparte inadempiente, compreso il rimborso delle spese affrontate in vista del proprio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8278 del 30 settembre 1999
«Anche in ipotesi di risoluzione del contratto per inadempimento, i criteri da applicare per la determinazione del danno sono quelli di cui all'art. 1223 c.c.; pertanto, sono risarcibili i danni conseguenza diretta e immediata dell'inadempimento e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4636 del 27 aprile 1991
«Con riguardo al risarcimento dei danni richiesto per l'inadempimento di un obbligo di consegna di un bene mobile (nella specie, oggetto di un legato testamentario), che il soggetto tenutovi abbia indebitamente alienato a terzi, ove quel bene abbia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6794 del 16 giugno 1995
«Il fatto illecito, di carattere istantaneo, posto in essere da chi, nell'edificare un fabbricato, provochi un dissesto statico al fabbricato esistente sul suolo adiacente, produce un danno costituito dalla diminuzione di valore subita dal...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14667 del 30 luglio 2004
«Compete al giudice del merito, avvalendosi al riguardo dei suoi poteri di libero apprezzamento delle prove, determinare, sulla base dei criteri dettati dagli artt. 1223 e ss. c.c., la effettiva consistenza del lucro cessante al netto dei costi non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 625 del 20 gennaio 1995
«Nell'ipotesi di risoluzione del contratto per inadempimento e qualora il contraente non in colpa sia una impresa industriale, il danno risarcibile può essere riferito alla impossibilità di investire nell'attività produttiva le somme dovute dal...»