-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7234 del 12 giugno 1992
«Il termine, che a norma dell'art. 292 c.p.c., va fissato per la notificazione di atti al contumace, non ha natura perentoria, sicché la sua omessa indicazione non spiega di per sé effetti invalidanti.»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 28293 del 31 dicembre 2009
«In materia di procedimento contumaciale, qualora venga notificata personalmente al contumace l'ordinanza ammissiva dell'interrogatorio formale, ai sensi dell'art. 292, primo comma, c.p.c., e siano così rispettate le norme a tutela del...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1688 del 11 aprile 1978
«L'ordinanza ammissiva dell'interrogatorio non deve essere notificata al contumace, quando questi non sia il soggetto chiamato a prestarlo.»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 30576 del 30 dicembre 2011
«L'ordinanza che dispone il tentativo di conciliazione, emessa dal giudice onorario aggregato a norma dell'art. 13, comma 2, della legge 22 luglio 1997, n. 276, deve essere comunicata alla parte contumace, non ostandovi la mancata inclusione...»
-
Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 16413 del 26 settembre 2012
«L'ordinanza ammissiva della consulenza tecnica d'ufficio (nella specie, ematologica) non ampia l'oggetto del giudizio e, pertanto, non deve essere notificata alla parte contumace, ai sensi dell'art. 292 c.p.c., sussistendo esclusivamente l'obbligo...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7983 del 7 aprile 2011
«Qualora venga disposto un rinvio d'ufficio, nella specie dell'udienza di discussione in appello, di esso non deve essere data comunicazione al convenuto contumace, poiché la relativa ordinanza non rientra tra i provvedimenti tassativamente...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13876 del 9 novembre 2001
«L'ordinanza che dispone la comparizione delle parti al fine di procedere al loro libero interrogatorio ex art. 117 c.p.c. non rientra fra gli atti, tassativamente indicati, per i quali l'art. 292, comma primo c.p.c. prescrive la notificazione...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5032 del 18 aprile 2001
«L'ordinanza con la quale il giudice richiede il regolamento di competenza d'ufficio, ex art. 47, penultimo comma, c.p.c., non rientra nell'elenco degli atti tassativamente indicati nell'art. 292 c.p.c., con la conseguenza che non sussiste la...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9402 del 25 settembre 1997
«È manifestamente infondata l'eccezione di incostituzionalità dell'art. 292 c.p.c. per contrasto con l'art. 24 della Costituzione, nella parte in cui non prevede la notifica al contumace dell'ordinanza ammissiva di prova testimoniale, perché...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3269 del 22 marzo 1995
«Il potere del giudice istruttore di revoca delle ordinanze, anche se discrezionalmente esercitabile, trova comunque ostacolo nel divieto di riaprire termini già esauriti, né può essere esercitato al fine di cancellare preclusioni già verificatesi....»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5648 del 10 giugno 1994
«La preclusione posta dall'art. 293 c.p.c., alla costituzione del contumace in un momento successivo all'udienza di rimessione della causa al collegio risponde ad inderogabili esigenze di coordinamento tra l'attività difensiva delle parti e...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4394 del 10 maggio 1996
«Nessuna disposizione di legge prevede la nullità dell'atto di riassunzione di un giudizio sospeso, con ordinanza collegiale, per il solo fatto che esso sia diretto all'istruttore anziché al collegio, trattandosi di una mera violazione di norma...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11556 del 6 novembre 1995
«Nell'ipotesi di sospensione necessaria del giudizio in relazione alla pendenza di controversia prevista dall'art. 295 c.p.c. dinanzi allo stesso o ad altro giudice, qualora la suddetta controversia sia venuta ad estinguersi, la riassunzione del...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5779 del 14 giugno 1990
«Ove il giudizio, instaurato dal lavoratore avverso il provvedimento di licenziamento, sia sospeso per la pendenza di un procedimento penale, il divieto sancito dall'art. 298 c.p.c. di compiere, durante la sospensione, atti del procedimento non...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6915 del 24 luglio 1997
«Il provvedimento che dichiara l'interruzione del processo ha non soltanto la forma, ma anche il contenuto intrinseco di ordinanza, in quanto non pronunzia sulla pretesa sostanziale fatta valere in giudizio, né definisce il processo, ma importa...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 45951 del 19 dicembre 2005
«Le disposizioni del codice di rito concernenti i termini per la proposizione dell'impugnazione operano anche con riferimento al ricorso per cassazione avverso gli atti abnormi e, in particolare, il termine di quindici giorni previsto dall'art. 585...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1742 del 1 settembre 1999
«In tema di termine utile per proporre impugnazione, poiché alle diverse modalità di pubblicazione della sentenza conseguono effetti diversificati ai fini della determinazione di tale termine e del suo decorso, la contestuale lettura del...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1331 del 14 settembre 1998
«È inammissibile per carenza di interesse il ricorso per cassazione proposto dall'indagato avverso l'ordinanza del tribunale de libertate, emessa a seguito di richiesta di riesame di ordinanza di sequestro probatorio di documenti costituenti corpo...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 2400 del 17 settembre 1996
«La presentazione dell'impugnazione prima del deposito della sentenza non è causa di inammissibilità del gravame qualora le censure dedotte si riferiscano ad aspetti della decisione inequivocabilmente evincibili dalla conoscenza del solo...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4122 del 15 febbraio 1996
«In assenza di tempestiva impugnazione dell'ordinanza di inammissibilità di gravame per omessa presentazione dei motivi, non può costituire valida ragione di restituzione in termini l'asserita effettuazione di ricerche volta a reperire i detti...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5014 del 20 gennaio 1993
«Non esiste, nell'ordinamento processuale abrogato, come pure in quello vigente, alcuna norma in base alla quale possa affermarsi che la pronuncia di inammissibilità di un'impugnazione debba assumere necessariamente la forma dell'ordinanza e non...»
-
Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 992 del 16 aprile 1999
«La notifica al difensore del provvedimento dichiarativo dell'inammissibilità è imposta — ex art. 591, comma terzo, c.p.p. — solo quando questo assume la forma dell'ordinanza camerale, non quando assume la forma della sentenza dibattimentale. In...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16035 del 21 aprile 2011
«L'inammissibilità dell'impugnazione deve essere dichiarata dal giudice, anche d'ufficio, senza l'osservanza di particolari formalità nè obbligo di previa instaurazione del contraddittorio, essendo quest'ultimo posticipato all'eventuale...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40614 del 12 dicembre 2006
«In tema di mandato di arresto europeo, il decorso del termine di quarantotto ore dalla ricezione del verbale di arresto eseguito dalla polizia giudiziaria, senza che sia intervenuta la decisione sulla convalida, comporta l'inefficacia del...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6623 del 18 marzo 2010
«Nel giudizio di opposizione allo stato passivo, ai sensi degli artt. 98 e 99 legge fall. (nel testo applicabile "ratione temporis"), trovano applicazione le norme del codice di rito che disciplinano il giudizio di primo grado, a parte le espresse...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3405 del 5 marzo 2012
«In tema di liquidazione dell'attivo fallimentare, qualora, dopo una prima aggiudicazione provvisoria, un diverso offerente in aumento sia rimasto inadempiente per non aver versato il saldo del prezzo nel termine stabilito, deve essere disposta, da...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4017 del 27 aprile 1994
«Dichiarata la nullità dell'aggiudicazione ed emessa dal giudice delegato nuova ordinanza di vendita all'incanto ad un prezzo maggiore di quello originariamente fissato, il tribunale, al quale sia proposto reclamo con cui si chieda che sia...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3916 del 1 aprile 1992
«Le particolari disposizioni contenute nell'art. 108 L. fall., che consentono al giudice delegato di sospendere la vendita degli immobili per notevole inadeguatezza del prezzo fino a che non venga emesso il decreto di trasferimento del bene, non...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1344 del 20 gennaio 2011
«In sede di legittimità, ai sensi dell'art. 372 c.p.c., è consentita la produzione da parte del curatore fallimentare, unitamente al controricorso, dei decreti di trasferimento dei beni posti in vendita a seguito del rigetto dell'istanza di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6158 del 2 giugno 1993
«Non sussiste l'obbligo della notifica dell'ordinanza di vendita al fallito, atteso che l'art. 108, quarto comma, legge fallimentare, nell'individuare i soggetti ai quali deve essere notificata la predetta ordinanza non annovera, tra di essi, il...»