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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 42792 del 28 novembre 2001
«In tema di impugnazioni, allorché sia dedotto, mediante ricorso per cassazione, un error in procedendo ai sensi dell'art. 606, comma 1, lett. c) c.p.p., la corte di cassazione è giudice anche del fatto e, per risolvere la relativa questione, può...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 21999 del 10 giugno 2005
«Il vizio della motivazione del provvedimento del pubblico ministero che dispone l'esecuzione delle operazioni di intercettazioni telefoniche ed ambientali mediante apparati diversi da quelli esistenti presso l'ufficio della procura della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2780 del 13 ottobre 1999
«...dall'organo di accusa, che appaia esaustiva ed ampiamente argomentata, non incorre nel vizio di motivazione il provvedimento del giudice che ne recepisce il contenuto, facendo emergere che esso è stato criticamente valutato ed assimilato.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 22 del 4 aprile 1998
«Non è viziato da mancanza di motivazione il decreto di autorizzazione all'effettuazione di intercettazioni di comunicazioni emesso dal giudice per le indagini preliminari ai sensi dell'art. 267, comma 1, c.p.p. per il solo fatto che la motivazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1258 del 18 gennaio 2013
«In materia di vendita, la conoscenza del vizio, che esclude la garanzia ai sensi dell'art. 1491 c.c., si ha quando il compratore abbia acquisito la certezza obiettiva del vizio nella sua manifestazione esteriore, ancorché egli non ne abbia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5062 del 13 gennaio 1998
«In tema di misure cautelari reali il sequestro probatorio è impugnabile solo con la richiesta di riesame e, indirettamente, con l'opposizione avverso il rigetto della richiesta di restituzione. La proposizione del riesame o dell'appello avverso il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 31221 del 21 settembre 2006
«...il deposito presso la segreteria, sempre che risulti da altri elementi del pari fidefacenti, e quindi anche dalle formalità di ricezione presso l'ente gestore dei servizi di telefonia, il momento in cui esso ha assunto rilevanza esterna.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1161 del 10 gennaio 2008
«L'inutilizzabilità delle intercettazioni nel giudizio di cognizione non preclude la loro utilizzabilità nel processo di prevenzione, se non in presenza di vizi tali da determinarne una patologica inutilizzabilità, come accade ad esempio quando...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3437 del 2 febbraio 2005
«...dell'eccezione proposta, ma l'applicazione concreta di questo principio presuppone, comunque, che venga quanto meno specificamente indicato l'atto affetto dal vizio denunciato e che l'atto da esaminare sia contenuto nel medesimo fascicolo.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1231 del 13 maggio 1999
«Peraltro, il decreto così motivato può integrare un possibile vizio di inidonea o insufficiente motivazione che, in quanto tale, non può essere rilevato d'ufficio dal giudice di merito né può essere dedotto per la prima volta in sede di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3 del 31 maggio 1996
«L'inutilizzabilità dei risultati delle intercettazioni di conversazioni o comunicazioni ha rilievo anche nel procedimento cautelare, poiché la sanzione processuale colpisce i risultati viziati del mezzo di ricerca della prova in quanto tali, in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13165 del 5 giugno 2007
«...consentire, nel simultaneus procesus la individuazione del vero obbligato, bensì la indebita intenzione di correggere in via officiosa la supposta erroneità della vocatio in iudicio da parte attrice, incorrendo, così, nel vizio di extrapetizione.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 49523 del 14 novembre 2001
«Nella fase delle indagini preliminari, i gravi indizi di colpevolezza richiesti per l'applicazione di una misura cautelare, che devono essere tali da lasciar desumere la qualificata probabilità di attribuzione all'indagato del reato per cui si...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1700 del 4 maggio 1998
«In particolare, il vizio di mancanza della motivazione dell'ordinanza del riesame in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza non può essere sindacato dalla Corte di legittimità, quando non risulti prima facie dal testo del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 426 del 10 marzo 1995
«In materia di misure cautelari personali, ai fini indicati dall'art. 274, lettera b), c.p.p., integra la fuga, il trasferimento, o la permanenza in un paese estero quando tale condotta appaia sicuramente diretta a sottrarsi al concreto esercizio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2796 del 7 settembre 1995
«In tema di misure cautelari personali, il giudizio prognostico di compromissione degli interessi della collettività, riferito al pericolo di reiterazione di reati della stessa specie (art. 274, lett. c, c.p.p.), dev'essere ancorato alla...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1154 del 31 marzo 1994
«Da tali elementi, a carattere oggettivo, detto giudice deve giungere, con motivazione adeguata e congrua, esente da vizi logici ed errori di diritto, alla formulazione della prognosi di pericolosità sociale dell'indagato o imputato a salvaguardia...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4016 del 17 dicembre 1999
«Il sequestro preventivo di documenti di un procedimento amministrativo, disposto al fine di inibire il protrarsi della ipotizzata attività criminosa ed impedire che questa possa portare a conseguenze ulteriori, essendo diretto a sospendere il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2531 del 4 agosto 1995
«...o. L'espressione «pericolo» indica poi una proiezione verso il futuro ed implica in modo indispensabile un apprezzamento di merito, che, se congruamente argomentato, è immune da vizi censurabili in sede di legittimità. La valutazione va...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2711 del 21 aprile 2000
«I vizi del procedimento del riesame devono essere fatti valere nell'ambito del procedimento di riesame ovvero con ricorso per cassazione avverso il provvedimento del tribunale emesso ai sensi dell'art. 309 c.p.p. Invero il vizio del procedimento...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5612 del 2 dicembre 1999
«Non è viziata da contraddittorietà l'ordinanza coercitiva che ritenga la gravità indiziaria degli elementi relativi alla partecipazione di taluno all'associazione dedita al narcotraffico, ma non di quelli concernenti il suo inserimento nel...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3 del 10 marzo 1999
«In tema di misure coercitive, ove il giudice non ritenga di accogliere, sulla base degli atti, la richiesta di revoca o di sostituzione della custodia cautelare in carcere basata sulla prospettazione di condizioni di salute incompatibili con lo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2097 del 7 agosto 1993
«La revoca della misura cautelare della custodia in carcere, ai sensi dell'art. 89 del D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 (T.U. delle norme in materia di stupefacenti), quale novellato, ultimamente, dall'art. 5, D.L. 14 maggio 1993, n. 139, convertito...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2469 del 21 luglio 1998
«...ministero aveva proposto la domanda, specificando tuttavia che dall'accertamento di tale vizio non consegue la perdita di efficacia della misura, dovendo in tale ipotesi la stessa Corte provvedere a trasmettere gli atti al giudice competente).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2822 del 26 agosto 1994
«...dopo la pronuncia della sentenza di primo grado, al magistrato di sorveglianza, presuppone che si tratti di soggetti effettivamente ristretti negli istituti, e destinati, perciò, a fruire, normalmente, dei servizi sanitari ivi esistenti.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4123 del 9 agosto 1996
«Ai fini di cui all'art. 47, comma terzo, dell'ordinamento penitenziario, secondo il quale «l'affidamento in prova al servizio sociale può essere disposto senza procedere alla osservazione in istituto quando il condannato, dopo un periodo di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1308 del 21 maggio 1996
«Ai fini della sospensione dell'esecuzione della pena in seguito alla presentazione dell'istanza di affidamento in prova al servizio sociale, ai sensi dell'art. 47, comma 4, L. 26 luglio 1975, n. 354, è necessario che non sussistano provvedimenti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2691 del 6 luglio 1992
«L'affidamento in prova al servizio sociale, disciplinato dall'art. 47 ord. penit. (L. 26 luglio 1975 n. 354, mod. art. 11 L. 10 ottobre 1986 n. 663), dopo gli interventi della Corte costituzionale (sent. n. 569/89 e ord. n. 309/90) può essere...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3403 del 11 aprile 1997
«L'amministratore di un siffatto ente è pertanto incaricato di un pubblico servizio e la condotta del medesimo il quale si avvalga nella sua qualità, derivante dal suo inserimento nell'organizzazione, o dei suoi poteri, attinenti alla base...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1922 del 8 giugno 1993
«È ammissibile la reiterazione di un provvedimento impositivo della custodia cautelare in carcere anche se basato sugli stessi fatti quando il precedente provvedimento sia stato annullato dalla Cassazione per vizi di motivazione e non per...»