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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6544 del 11 maggio 2001
«In tema di liquidazione coatta amministrativa, nel caso di esercizio da parte del commissario liquidatore dell'azione revocatoria di cui all'art. 67, comma secondo, l. fall., al fine di vedere revocati i pagamenti intervenuti nell'anno precedente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7878 del 5 aprile 2006
«La conversione di una procedura concorsuale in un'altra, pur implicando che la procedura debba proseguire secondo le regole di quella in cui si è mutata, non equivale ad una revoca della precedente in coerenza con l'esigenza di conservazione degli...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35432 del 23 ottobre 2006
«In tema di errore di fatto nella lettura degli atti interni al giudizio di legittimità, la decisione di inammissibilità del ricorso assunta dalla sezione della Corte di cassazione prevista dall'art. 169 disp. att. c.p.p., in assenza delle...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6378 del 20 febbraio 2006
«In tema di impugnazioni, qualora la Corte di cassazione abbia dichiarato la inammissibilità del ricorso presentato dal difensore senza verificare che il termine per impugnare sia decorso anche per l'imputato e conseguentemente, sul ricorso da...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24231 del 4 giugno 2003
«Ai fini del reato di cui all'art. 217 comma primo n. 2 l. fall., operazioni di grave imprudenza sono quelle caratterizzate da alto grado di rischio, prive di serie e ragionevoli prospettive di successo economico, le quali, avuto riguardo alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2960 del 14 aprile 1988
«Qualora il venditore, con patto di riservato dominio, chieda ed ottenga il sequestro giudiziario della cosa, e poi agisca per la convalida e per il merito, domandando la risoluzione per inadempimento del contratto e la restituzione della cosa...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9692 del 4 luglio 2002
«Il decreto con il quale il giudice delegato, a fronte dell'opposizione del curatore, in luogo di provvedere alla istruzione della causa e rimettere la decisione al collegio, direttamente escluda, in tutto o in parte, il credito oggetto della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17342 del 6 dicembre 2002
«La mancata riproposizione, nel vigente codice di procedura penale, della disposizione precedentemente dettata dall'art. 3 dell'abrogato codice di rito penale comporta che, una volta verificatisi due giudicati, uno civile ed un altro penale, che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23560 del 12 settembre 2008
«In tema di liquidazione coatta amministrativa di società finanziaria, l'azione di rivendica e restituzione di beni e valori mobiliari gestiti dalla società per conto e nell'interesse dei clienti, pur non richiedendo una specifica individuazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9460 del 19 luglio 2000
«Nell'ipotesi in cui beni immobili vengano concessi in comodato ad una società poi fallita, al fine di stabilire se la domanda di restituzione dei beni stessi debba essere proposta dal comodante, nei confronti del fallimento, con la procedura...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4043 del 19 marzo 2003
«Il giudizio di rivendicazione (così come quello di restituzione e separazione) di beni del fallito instaurato a norma dell'art. 103 legge fall. soggiace — attuando la dichiarazione di fallimento un sostanziale pignoramento dei beni del fallito —...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4065 del 22 giugno 1981
«Qualora il bene mobile, in possesso del fallito, sia vittoriosamente rivendicato da un terzo, l'obbligo di restituzione a carico del fallimento conserva la natura di debito di valore anche nel caso in cui, a seguito dell'intervenuta vendita del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2790 del 17 dicembre 1995
«La richiesta di restituzione dei beni sottoposti a sequestro conservativo, non essendo prevista dalle norme vigenti, va qualificata come impugnazione del provvedimento applicativo della misura cautelare, ai sensi dell'art. 568, comma 5 c.p.p.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 39741 del 30 novembre 2006
«In caso di riforma in appello, su impugnazione del P.M., di una sentenza di assoluzione, l'annullamento della sentenza di condanna solo sul punto della mancata concessione della sospensione condizionale della pena, determina il rinvio al giudice...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3020 del 14 settembre 1994
«Poiché, una volta divenuta irrevocabile la sentenza di condanna, lo stato di privazione della libertà in regime di arresti domiciliari, nel quale si trovi l'imputato, si trasforma automaticamente in espiazione di pena, ne deriva che in detta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3982 del 18 marzo 2003
«Nel caso in cui la parte sia costituita in giudizio a mezzo di più procuratori autorizzati a difenderla disgiuntamente la morte di uno di essi non determina l'interruzione del termine breve di impugnazione ex art. 328, primo comma, c.p.c., e,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 17551 del 10 dicembre 2002
«Proposta dall'utente del servizio idrico domanda di restituzione, dinanzi al giudice ordinario, delle somme indebitamente versate a titolo di canone di depurazione delle acque reflue, allorché il giudice abbia condannato in solido tanto l'ente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25143 del 14 ottobre 2008
«Allorché venga riformata in appello una sentenza già posta in esecuzione forzata, il debitore esecutato ha diritto alla restituzione non solo del capitale pagato sulla base del titolo successivamente riformato, ma anche delle somme corrisposte a...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6579 del 26 aprile 2003
«Il diritto alla restituzione delle somme pagate in esecuzione di una decisione successivamente cassata, ovvero di sentenza di primo grado provvisoriamente esecutiva, successivamente riformata in appello, sorge per il solo fatto della cassazione o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16170 del 21 dicembre 2001
«Nel giudizio di appello, non soltanto la richiesta di restituzione delle somme pagate alla controparte in esecuzione della sentenza di primo grado non configura una domanda nuova — essendo conseguente alla richiesta di modifica della decisione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5186 del 9 maggio 1991
«Sebbene nel codice di rito manchi una norma specifica relativa alle pretese restitutorie conseguenti alla riforma in appello della sentenza di primo grado, tali pretese possono trovare ingresso nella fase di gravame predetta al fine di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17330 del 25 agosto 2005
«Il venir meno, a seguito di sentenza della Corte di cassazione, della pronuncia che aveva riconosciuto un rapporto di lavoro subordinato in luogo di un rapporto di lavoro autonomo e disposto il ripristino del rapporto con la reintegrazione del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8745 del 27 giugno 2000
«L'art. 336 c.p.c., nella nuova formulazione introdotta dalla legge n. 353 del 1990, non subordina più al passaggio in giudicato della sentenza di riforma i cosiddetti effetti espansivi esterni, comportando perciò non soltanto la caducazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8263 del 17 giugno 2000
«Le somme corrisposte dal datore di lavoro in esecuzione della sentenza che ordina la reintegra nel posto di lavoro costituiscono, ex art. 18 legge n. 300 del 1970 (nel nuovo testo introdotto dalla legge 11 maggio 1990, n. 108), risarcimento del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5485 del 2 maggio 2000
«Con riguardo agli effetti della riforma della sentenza pretorile di reintegrazione del lavoratore licenziato, per le pretese restitutorie che sono limitate alla somma corrisposta dal datore di lavoro a titolo di risarcimento del danno valgono i...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18611 del 5 agosto 2013
«Quando l'adempimento, volontario o coattivo, della condanna al pagamento pronunciata in primo grado sia avvenuto in parte prima della proposizione dell'appello e in parte nel corso del giudizio di appello, la domanda di restituzione dell'intero,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 12190 del 2 luglio 2004
«Le domande di restituzione o di riduzione in pristino della parte che ha eseguito una prestazione in base ad una sentenza poi cassata (nella specie, sentenza del giudice ordinario di condanna al pagamento di somma di denaro) può essere proposta,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21901 del 29 agosto 2008
«La domanda di restituzione delle somme pagate in esecuzione di una sentenza, successivamente cassata in sede di legittimità, va proposta esclusivamente dinanzi al giudice competente per effetto del rinvio, e non dinanzi al giudice che sarebbe...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15461 del 11 giugno 2008
«Le pretese restitutorie conseguenti alla riforma in appello della sentenza di primo grado possono trovare ingresso nella fase di gravame al fine di precostituire il titolo esecutivo per la restituzione (non conseguendo tale effetto alla mera...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10765 del 24 aprile 2008
«In tema di omessa pronuncia sulla specifica domanda di restituzione delle somme pagate dall'appellante in esecuzione della sentenza di primo grado, in caso di accoglimento dell'appello senza che si dia atto nel relativo provvedimento della...»