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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 72 del 12 gennaio 1972
«Competente a provvedere sull'istanza di istruzione preventiva presentata in corso di causa è l'istruttore, oppure, se questi non è ancora designato o se il processo è sospeso o interrotto, il presidente del tribunale o della corte di appello.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10029 del 29 aprile 2006
«La conversione del sequestro conservativo in pignoramento si opera ipso iure nel momento in cui il sequestrante ottiene sentenza di condanna esecutiva, iniziando in quello stesso momento il processo esecutivo, di cui il sequestro stesso, una volta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7218 del 5 agosto 1997
«Gli artt. 2901 c.c. e 671 c.p.c. non prescrivono che il provvedimento di sequestro conservativo debba contenere, tra l'altro, l'indicazione dell'ammontare del credito per il quale la misura cautelare viene autorizzata (anche se un eccesso nella...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8391 del 27 maggio 2003
«In tema di esecuzione del sequestro conservativo dei crediti, la previsione di cui all'art. 678 c.p.c. — secondo la quale il giudizio relativo all'accertamento dell'obbligo del terzo resta sospeso sino all'esito di quello sulla convalida del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2987 del 6 luglio 1977
«Qualora il conduttore esegua l'ordinanza di pagamento della somma non controversa emessa ai sensi dell'art. 666 c.p.c., il giudice non può convalidare l'intimazione di sfratto per morosità, ma il processo può continuare nelle forme della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 387 del 16 gennaio 1991
«Con riguardo ad un contratto di locazione, per cui sia prevista in forza di clausola compromissoria la cognizione di arbitri per le relative controversie, questa trova limite nel procedimento di convalida di sfratto, per cui sussiste la competenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4573 del 7 dicembre 1976
«Nel procedimento di sfratto, qualora il convenuto deduca il diritto di proprietà sull'immobile locato, non al limitato fine di ottenere il rigetto della domanda, ma allo scopo di conseguire riconvenzionalmente il riconoscimento del diritto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3146 del 25 ottobre 1974
«Il creditore, al fine di precostituirsi un titolo idoneo all'iscrizione di ipoteca giudiziale, può far ricorso al procedimento monitorio anche quando abbia iniziato azione esecutiva in forza di titoli cambiari sull'unico immobile del debitore ed...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3465 del 23 maggio 1986
«Qualora l'estinzione del processo di opposizione avverso il decreto ingiuntivo, ancorché verificatasi ope legis, non possa essere dichiarata con ordinanza resa a norma dell'art. 653, primo comma, c.p.c., come si verifica nell'ipotesi di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5330 del 29 maggio 1998
«Il giudizio di equità del giudice di pace trova posto soltanto nella decisione del merito della causa e per quanto attiene alla regola sostanziale da applicare alla domanda di attribuzione del bene della vita proposta dalla parte. Esso si traduce,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4455 del 5 maggio 1999
«Le disposizioni in tema di regolamento delle spese processuali rientrano tra le regole del processo che devono essere osservate dal giudice di pace anche nel caso di pronuncia secondo equità, cui quel giudice può legittimamente riferirsi per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25943 del 11 dicembre 2007
«Il potere del giudice di merito di valutare il danno in via equitativa, ai sensi dell'art. 1226 c.c., non è riconducibile nell'ambito della decisione della causa secondo equità, prevista dall'art. 114 c.p.c., che importa, appunto, la decisione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5290 del 28 febbraio 2008
«La mancata valutazione delle risultanze dell'interrogatorio libero (da cui il giudice può semplicemente dedurre motivi sussidiari di convincimento per rafforzare o disattendere le prove già acquisite al processo) costituisce espressione del potere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3260 del 16 aprile 1997
«L'ispezione è prevista dal legislatore del processo al fine di permettere al giudicante di conseguire la cognizione - in funzione di un'esigenza particolarmente qualificata che si riassume nel concetto di indispensabilità - di quegli elementi che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2225 del 15 giugno 1976
«L'ispezione di persone o di cose rientra nel potere discrezionale del giudice del merito, il cui esercizio non è condizionato dall'impulso di parte. Essa non è, pertanto, compresa nel generale divieto di nuovi mezzi istruttori nel giudizio di...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 69 del 8 aprile 1976
«L'art. 11 comma secondo, c.p., in quanto consente la rinnovazione del giudizio per determinati fatti già giudicati all'estero, non contrasta con gli artt. 10 comma primo e 24 comma secondo Cost., asseritamente violando il principio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44830 del 18 novembre 2004
«Il processo celebrato all'estero nei confronti del cittadino non preclude la rinnovazione del giudizio in Italia per gli stessi fatti, in quanto nell'ordinamento giuridico italiano non vige il principio del ne bis in idem internazionale,...»
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Cassazione penale, Sez. V, ordinanza n. 3362 del 5 ottobre 1998
«Il processo celebrato all'estero nei confronti del cittadino italiano non preclude la rinnovazione del giudizio in Italia per lo stesso fatto, in quanto nell'ordinamento giuridico italiano non vige il principio del ne bis in idem internazionale....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7917 del 6 luglio 1998
«La pubblicazione della sentenza prevista dall'art. 186 c.p. ha natura di sanzione civile che può disporsi a carico del colpevole qualora essa costituisca un mezzo per riparare il danno, diversamente dalla pubblicazione della sentenza prevista...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16244 del 7 aprile 2003
«L'applicazione della causa di non punibilità della ritrattazione, in un procedimento per falsa testimonianza a carico di un avvocato, non impedisce al giudice di appello di comunicare al consiglio dell'ordine di appartenenza dell'imputato l'esito...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 536 del 16 gennaio 1993
«Ai fini della riattivazione del giudizio di cassazione sospeso in pendenza di quello di revocazione avverso la medesima sentenza, non è necessaria l'istanza di riassunzione di cui all'art. 297 c.p.c., in quanto il giudizio di cassazione è dominato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2383 del 25 febbraio 2000
«La diminuente prevista per la celebrazione del processo con rito abbreviato ha genesi e finalità che la rendono non assimilabile a una circostanza attenuante. Ne consegue che qualora venga inflitta per il reato di concussione una pena inferiore a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8605 del 5 settembre 1997
«In caso di omessa pronuncia su una delle domande introdotte in causa, la parte ha il diritto di denunciare l'omissione in sede di gravame, ovvero di coltivare la domanda in separato giudizio, posto che la rinuncia implicita alla pretesa,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4327 del 13 aprile 1994
«Poiché la diminuente prevista per la celebrazione del processo con il rito abbreviato ha genesi e finalità meramente processuali che la rendono non assimilabile ad una circostanza attenuante del reato, i limiti di pena fissati dall'art. 29 c.p....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9053 del 7 luglio 1978
«La sospensione dall'esercizio di una professione o di un'arte costituisce una pena accessoria, essendo una conseguenza ex lege della condanna; alla sua applicazione non osta, pertanto, la circostanza che, a seguito del fatto per cui è processo, il...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 28782 del 19 luglio 2011
«In tema di causalità nei reati colposi, l'agente risponde dell'evento provocato con la sua condotta colposa e non di un altro evento ipotizzato, anche se destinato a prodursi ugualmente, escludendosi la responsabilità soltanto per il caso in cui...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2650 del 15 marzo 1995
«Qualora siano prospettabili diverse ipotesi alternative in ordine alla ricostruzione del processo causale dell'evento, non è censurabile la sentenza che affermi la sussistenza del nesso causale tra la condotta e l'evento e con essa la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10430 del 4 marzo 2004
«Il rapporto di causalità tra l'azione e l'evento può escludersi solo se si verifichi una causa autonoma e successiva, che si inserisca nel processo causale in modo eccezionale, atipico e imprevedibile, mentre non può essere escluso il nesso...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 191 del 10 gennaio 2001
«In tema di false comunicazioni sociali, la falsità del bilancio consolidato, come può afferire a violazioni dei principi di redazione dello stesso (falsità originaria), così può conseguire al recepimento di falsi dati contabili contenuti in uno o...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12115 del 22 ottobre 1999
«Il datore di lavoro non può invocare a propria scusa il principio di affidamento assumendo che l'attività del lavoratore era imprevedibile, essendo ciò doppiamente erroneo, da un lato in quanto l'operatività del detto principio riguarda i fatti...»