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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3274 del 10 febbraio 2011
«Il procedimento per l'omologazione del concordato fallimentare - come disciplinato dall'art. 129 legge fall., nel testo introdotto dal d.l.vo 9 gennaio, n. 5 - non prevede l'impulso d'ufficio, bensì l'iniziativa di parte, mediante ricorso ex art....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12536 del 14 dicembre 1998
«Nella ipotesi di successione temporale di più procedure concorsuali a carico del medesimo imprenditore (nella specie, amministrazione controllata, concordato preventivo ed, infine, fallimento), l'eventuale intervallo di tempo intercorso tra...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12140 del 26 maggio 2009
«Per effetto della dichiarazione di fallimento, fatte salve le ipotesi di cui all'art. 46 della legge fall. e salva l'applicazione di normative particolari di diritto amministrativo in materia, tutte le attività del fallito vengono acquisite alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11432 del 12 ottobre 1999
«Convenuta la cessione di un credito futuro, qualora tale credito venga ad esistenza dopo l'ammissione alla procedura di amministrazione controllata, poi seguita da concordato e fallimento, tale cessione contrasta in concreto col principio di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1544 del 26 gennaio 2006
«Poiché nel procedimento di espropriazione presso il terzo debitore l'effetto dell'ordinanza di assegnazione si configura come una cessione pro solvendo o una datio in solutum condizionata al pagamento della somma dovuta in favore del creditore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22024 del 16 ottobre 2009
«La mancanza nella citazione di tutti i requisiti indicati dall'art. 164, primo comma, c.p.c. e, quindi, di tutti gli elementi integranti la "vocatio in jus", non vale a sottrarla (anche se trattasi di citazione in appello) all'operatività dei...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4246 del 23 novembre 1993
«In tema di proroga della custodia cautelare, la legge non impone l'osservanza di termini o di procedure inderogabili e tassativi, richiedendo soltanto che il difensore (non anche l'indagato) sia sentito sull'oggetto della richiesta di proroga; e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4630 del 26 febbraio 2009
«La chiusura del fallimento, ancorché intervenuta in epoca anteriore all'entrata in vigore del d.lgs. 9 gennaio 2006, n. 5, comporta il venir meno delle incapacità personali derivanti al fallito dalla dichiarazione di fallimento, e ciò in virtù...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14003 del 26 luglio 2004
«In materia di esecuzione immobiliare, le disposizioni in tema di credito fondiario di cui al R.D. n. 646 del 1905 - ancora vigenti alla data di entrata in vigore della legge n. 175 del 1991, abrogata solo a far data dal 1 gennaio 1994 dal T.U. di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19097 del 11 settembre 2007
«Il credito sorto antecedentemente al fallimento e azionato in via di surroga dal fideiussore, che ha pagato, ha natura concorsuale, in quanto essendo già insinuato al passivo per opera del creditore principale, continua ad essere insinuato per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15225 del 5 luglio 2007
«In tema di cessione delle ricevute bancarie, trattandosi di documento unilaterale predisposto dal creditore e con il quale si attesta di aver ricevuto una somma di danaro versata tramite una banca che ne cura presso il debitore l'incasso alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10783 del 29 ottobre 1998
«La «prima udienza» di cui all'art. 269, comma secondo c.p.c., che segna il limite temporale per la tempestiva richiesta di concessione di un termine per la chiamata di terzo, va individuata con riguardo a criteri non meramente cronologici, ma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5541 del 8 giugno 1994
«L'accertamento, in sede di sentenza non definitiva, degli elementi materiali che individuano una determinata convenzione fra le parti, non preclude al giudice di provvedere, con la sentenza definitiva resa fra le medesime parti, alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 81 del 10 gennaio 2012
«Nel regime processuale degli artt. 183 e 184 c.p.c. risultante dalle modifiche di cui alla legge 26 novembre 1990, n. 353, applicabile alla fattispecie "ratione temporis", le preclusioni all'esercizio dei poteri processuali, fra i quali quello di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4497 del 24 febbraio 2011
«La concessione del termine di cui all'art. 184 cod. proc. civ. - nel testo modificato dall'art. 18 della legge 26 novembre 1990, n. 353, applicabile "ratione temporis" - non è rimessa alla discrezionalità del giudice, ma consegue automaticamente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11093 del 11 giugno 2004
«In tema di revocatoria fallimentare di concessione di garanzia (ipotecaria, nella fattispecie) per il debito scaduto di un terzo, posto che la distinzione tra negozi a titolo oneroso e negozi a titolo gratuito si basa sulla causa, e non sui...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17844 del 13 dicembre 2002
«Nel caso di successione di procedure concorsuali (quando cioè il fallimento è preceduto dall'amministrazione controllata o dal concordato preventivo o da entrambi), il periodo sospetto relativo all'azione di cui all'art. 64 legge fall....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2638 del 8 maggio 1979
«L'illegittimità dell'ordinanza di ammissione contemporanea dell'interrogatorio formale e della prova testimoniale sulle stesse circostanze di fatto, nella parte in cui ritiene rilevante, ai fini del decidere, il secondo mezzo istruttorio prima...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8957 del 18 aprile 2006
«La concessione di un termine per la formulazione delle indicazioni relative ai capitoli di prova testimoniale ed alle persone da interrogare, - costituente tanto in primo che in secondo grado una facoltà meramente discrezionale del giudice non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22030 del 2 settembre 2008
«Il giudizio sulla capacità del teste deve essere effettuato con riferimento al momento in cui la deposizione viene resa, restando irrilevante che, successivamente, il teste medesimo sia divenuto parte per successione "mortis causa" alla parte...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1759 del 27 gennaio 2006
«Nell'azione revocatoria ordinaria esercitata dal curatore fallimentare, se non rileva — come in genere nella revocatoria ordinaria — una mera diminuzione della garanzia patrimoniale, ove non ne consegua un'insufficienza del patrimonio del debitore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 776 del 20 gennaio 2004
«La parte che non abbia provveduto alla chiamata del terzo in giudizio nelle forme e nei termini fissati dall'art. 269, comma I c.p.c. non può denunciare, in sede di gravame (appello o cassazione), la mancata concessione di un termine per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3815 del 9 giugno 1986
«In appello non è ammissibile l'intervento coatto, né a istanza di parte né iussu iudicis, ancorché sia stato sollecitato al riguardo il potere discrezionale del giudice di primo grado.»
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Cassazione civile, sentenza n. 756 del 8 aprile 1961
«Dopo la condanna del debitore al pagamento di una provvisionale, la concreta determinazione dell'intero ammontare del danno può essere rimandata, ricorrendone i presupposti, anziché a fase successiva del procedimento, ad un giudizio in separata...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 30576 del 30 dicembre 2011
«L'ordinanza che dispone il tentativo di conciliazione, emessa dal giudice onorario aggregato a norma dell'art. 13, comma 2, della legge 22 luglio 1997, n. 276, deve essere comunicata alla parte contumace, non ostandovi la mancata inclusione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4981 del 19 luglio 1983
«La prosecuzione del processo interrotto per morte della parte costituita a mezzo di procuratore deve essere effettuata con la costituzione in giudizio degli eredi della stessa — cioè da parte degli stessi o nei loro confronti, sia pure con la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3790 del 27 ottobre 1994
«Agli effetti della legitimatio ad causam, del soggetto, convivente di fatto della vittima dell'azione omicidiale di un terzo, viene in considerazione non già il rapporto interno tra i conviventi, bensì l'aggressione che tale rapporto ha subito ad...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4735 del 14 aprile 1999
«L'imputato non può essere condannato al pagamento delle spese del giudizio di appello quando, ancorché sia stato accolto il gravame del pubblico ministero in ordine al trattamento sanzionatorio, la pena inflitta sia rimasta comunque invariata per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11966 del 4 novembre 1992
«Con riguardo ad un mandato in rem propriam che integri una cessione di credito con funzione solutoria, ancorché sia seguito dal fallimento del creditore cedente, l'effetto sostanziale dell'avvenuta cessione, che fa uscire il credito dal patrimonio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3810 del 17 febbraio 2010
«In tema di appalto di opere pubbliche stipulato da due imprese riunite in associazione temporanea, il fallimento dell'impresa capogruppo, costituita mandataria dell'altra ai sensi dell'art. 23, comma ottavo, del d.l.vo 19 dicembre 1991, n. 406,...»