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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2091 del 20 febbraio 1992
«La domanda proposta nell'udienza di precisazione delle conclusioni deve ritenersi ritualmente introdotta in giudizio per accettazione implicita del contraddittorio in ordine ad essa, ove la parte nei cui confronti la nuova domanda sia stata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24856 del 8 ottobre 2008
«...non pregiudica la possibilità di una nuova domanda, deve essere effettuata d'ufficio dal giudice nel momento introduttivo del giudizio ed in base alla disciplina prevista in materia di autenticazione dal diritto processuale dello Stato richiesto.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10718 del 8 maggio 2013
«Ne consegue che la relativa istanza - ancorché formulata per la prima volta in appello in conseguenza della dichiarazione di addebito - è ammissibile, non essendo qualificabile come nuova ai sensi dell'art. 345 c.p.c., attesa anche la natura degli...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14974 del 27 giugno 2007
«Mentre le controversie risarcitorie per il danno da occupazione appropriativa, iniziate in periodo antecedente al 1° luglio 1998, rientrano nella giurisdizione del g.o., secondo l'antico criterio di riparto diritti soggettivi-interessi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2769 del 2 agosto 1968
«Deve ritenersi ammissibile l'opposizione all'esecuzione dell'ordinanza emessa dal pretore ai sensi dell'art. 691 c.p.c. per la rimessa in pristino stato delle cose manomesse in violazione dei provvedimenti immediati presi dal giudice a seguito di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8405 del 10 aprile 2014
«Costituisce domanda nuova, come tale inammissibile, la richiesta di ripetizione dei canoni di locazione superiori alla misura legale versati anche nel corso di causa, ovvero successivamente alla data di proposizione della domanda, in quanto si...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 3437 del 14 febbraio 2014
«La Corte di cassazione può accogliere il ricorso per una ragione di diritto anche diversa da quella prospettata dal ricorrente, a condizione che essa sia fondata sui fatti come prospettati dalle parti, fermo restando che l'esercizio del potere di...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 8862 del 16 aprile 2014
«La sentenza d'appello, che confermi il rigetto della domanda principale e, in parziale riforma della pronuncia di primo grado, rigetti altresì la domanda riconvenzionale accolta dal giudice di prime cure, nello statuire nuovamente sulle spese deve...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2127 del 31 gennaio 2014
«In caso di domanda di nullità del lodo, la qualificazione dell'arbitrato come rituale o irrituale costituisce un fatto impeditivo, modificativo o estintivo del diritto tutelato, non potendo quindi qualificarsi come domanda o eccezione "nuova", in...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 19984 del 7 ottobre 2004
«Anche a seguito del D.L.vo 19 febbraio 1998, n. 51, istitutivo del giudice unico di primo grado, il quale ha novellato (con l'art. 14) l'art. 48 del regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12 e introdotto (con l'art. 56) nel codice di procedura civile...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 3472 del 11 febbraio 2011
«In tema di procedimento per la dichiarazione di fallimento, la nuova formulazione dell'art. 6 legge fall. esclude l'iniziativa d'ufficio del tribunale ed implica, pertanto, che il giudice possa pronunciarsi nel merito solo in presenza di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19937 del 6 ottobre 2004
«...nuovamente e autonomamente, posto che ciò potrà e dovrà accadere solo ove sia imposto dal tenore della decisione relativa all'impugnazione principale, ossia quando tale ultima decisione si ponga in contrasto con quella sulla questione dipendente.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 998 del 16 gennaio 2009
«...senza che all'attore medesimo sia consentito di estendere successivamente la domanda condannatoria nei riguardi del terzo in appello, perché essa, configurandosi come nuova, incorrerebbe nella preclusione prevista dall'art. 345 c.p.c..»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20610 del 7 ottobre 2011
«Nell'ipotesi in cui la parte convenuta in un giudizio di risarcimento dei danni, derivanti dalla realizzazione di una nuova costruzione, nel dedurre il difetto della propria legittimazione passiva, chiami in causa un terzo, con il quale non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1898 del 22 marzo 1984
«In questo caso, si ha un ampliamento della controversia originaria, sia in senso oggettivo — perché la nuova obbligazione dedotta dal convenuto venne ad inserirsi nel tema della controversia, in via alternativa con quella che l'attore ha assunto a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10023 del 25 maggio 2004
«Con riguardo a procedimento pendente alla data del 30 aprile 1995, per il quale viene in considerazione il regime normativo anteriore alla novella del codice di rito di cui alla legge n. 353 del 1990 e successive modificazioni, ove la causa venga...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 187 del 10 gennaio 2003
«L'attribuzione della qualità di parte all'interventore nel processo iussu iudicis non postula la proposizione di domande da parte del medesimo (né che domande siano, viceversa, formulate nei suoi confronti), essendo, per converso, sufficiente la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8128 del 28 aprile 2004
«Ne consegue che, qualora sia stata introdotta dall'attore un'azione per denuncia di nuova opera che (come nella specie) esprima anche l'intento di esercitare un'azione di reintegrazione o manutenzione nel possesso di un bene immobile, la richiesta...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15496 del 11 luglio 2007
«Il principio della corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato come il principio del tantum devolutum quantum appellatum che importano il divieto per il giudice di attribuire alla parte un bene della vita diverso da quello richiesto (petitum...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16152 del 8 luglio 2010
«La richiesta di restituzione delle somme corrisposte in esecuzione della sentenza di primo grado, essendo conseguente alla richiesta di modifica della decisione impugnata, non costituisce domanda nuova ed è perciò ammissibile in appello; la stessa...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3494 del 13 aprile 1996
«...aveva negato ingresso alla prova testimoniale mirante a dimostrare che in occasione di altro scrutinio il datore di lavoro aveva adottato un criterio diverso di valutazione, che ove nuovamente adottato avrebbe comportato la promozione dell'attore.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10124 del 30 aprile 2009
«Ne consegue che la richiesta di restituzione delle somme corrisposte in esecuzione della sentenza di primo grado non costituisce domanda nuova ed è perciò ammissibile in appello; la stessa deve, peraltro, essere formulata, a pena di decadenza, con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16621 del 19 giugno 2008
«...alla illegittimità dell'atto, una diversa ragione di nullità non può essere rilevata d'ufficio, nè può esser dedotta per la prima volta in grado d'appello, trattandosi di domanda nuova e diversa da quella ab origine proposta dalla parte.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26516 del 17 dicembre 2009
«La produzione e la vendita di tabacchi lavorati costituiscono attività pericolose ai sensi dell'art. 2050 c.c., poiché i tabacchi, avendo come unica destinazione il consumo mediante il fumo, contengono in sé una potenziale carica di nocività per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6191 del 29 marzo 2004
«...diversa ragione di nullità non può essere rilevata d'ufficio né può essere dedotta per la prima volta in grado di appello, trattandosi di domanda nuova e diversa da quella ab origine proposta dalla parte nell'esercizio del suo diritto di azione.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8924 del 19 agosto 1995
«...ove sia investito della questione attraverso uno specifico mezzo di gravame, può a sua volta procedere ad una nuova qualificazione giuridica dei suddetti elementi, ma sempre entro i limiti di fatto originariamente prospettati dalla parte.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6706 del 16 giugno 1993
«Il principio secondo cui la portata precettiva della sentenza va individuata tenendo conto non solo delle statuizioni formali contenute nel dispositivo ma anche delle enunciazioni della motivazione dirette in modo univoco all'attribuzione di un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21193 del 31 ottobre 2005
«L'omessa sottoscrizione della sentenza da parte del giudice (o, nell'ipotesi di sentenza emessa da un giudice collegiale, da parte di uno dei magistrati tenuti a sottoscriverla ai sensi dell'art. 132, terzo comma c.p.c.) determina, qualora non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1756 del 13 luglio 1967
«...di sentenza dichiarativa, in quanto accerta il sussistere delle condizioni dalle quali la legge fa dipendere il venir meno del diritto alla continuazione del rapporto, senza determinare alcuna nuova situazione, a cui consegua l'effetto suddetto.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19 del 5 gennaio 1981
«...perché altrimenti detto trasferimento deve ritenersi a lui opponibile, con la conseguenza che la notificazione, per essere valida, deve essere eseguita nella nuova residenza, o, se questa è sconosciuta, nelle forme previste dall'art. 143 c.p.c.»