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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3200 del 11 giugno 1999
«Il giudizio immediato conseguente all'opposizione a decreto penale (art. 464 c.p.p.), ha caratteristiche proprie e distinte rispetto a quello disciplinato dagli artt. 453 ss. stesso codice, trattandosi di giudizio adottato per scelta del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 32418 del 29 agosto 2001
«In tema di procedimenti speciali davanti al tribunale in composizione monocratica, prevedendo l'art. 557, comma 3, c.p.p. che, in caso di opposizione a decreto penale, si osservino le disposizioni relative al procedimento per decreto contenute nel...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11193 del 9 novembre 1994
«Il giudice, prima di procedere in contumacia dell'imputato, poiché ha l'obbligo di controllare la regolare costituzione delle parti, prima di dar inizio al dibattimento, deve accertare la causa della mancata comparizione dell'imputato, anche se...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5662 del 4 giugno 1993
«Nessun provvedimento di sospensione o di rinvio del dibattimento deve essere adottato dal giudice allorquando l'imputato risulti assistito da due difensori e uno solo di essi abbia addotto impedimenti legittimi alla comparizione all'udienza.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1324 del 4 febbraio 1998
«L'omissione della formale dichiarazione di contumacia non integra, di per sé sola, alcuna nullità della sentenza poiché una simile sanzione non è prevista dall'ordinamento processuale. Il sistema delle garanzie delineato dal codice di rito non si...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6512 del 3 giugno 1998
«La previsione del secondo comma dell'art. 511 c.p.p., secondo cui la lettura dei verbali di dichiarazioni è disposta solo dopo l'esame della persona che le ha rese, a meno che l'esame non abbia luogo, non è circoscritta all'ipotesi che detto esame...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3491 del 17 marzo 2000
«Ai fini dell'applicazione dell'ultima parte dell'art. 511, comma secondo, c.p.p., secondo cui la lettura dei verbali di dichiarazioni è disposta solo dopo l'esame della persona che le ha rese, a meno che l'esame non abbia luogo, in quest'ultima...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23597 del 19 giugno 2002
«L'art. 78, comma 2, disp. att. c.p.p., in base al quale “gli atti non ripetibili compiuti dalla polizia straniera possono essere acquisiti nel fascicolo del dibattimento se le parti vi consentano ovvero dopo l'esame testimoniale dell'autore degli...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 39687 del 7 novembre 2001
«Non è abnorme e, quindi, non può essere autonomamente impugnata l'ordinanza con cui il giudice del dibattimento, nel procedimento davanti al tribunale in composizione monocratica, constatata la mancata comparizione dell'imputato e verificata la...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4443 del 29 novembre 2005
«In tema di misure volte a prevenire i fenomeni di violenza in occasione di competizioni sportive, l'annullamento per vizio di motivazione dell'ordinanza di convalida della misura con cui il questore prescrive la comparizione periodica alla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 400 del 11 gennaio 2007
«Ai fini dell'art. 705, comma 2, lett. a) c.p.p., non sono censurabili, sotto il profilo della contrarietà a disposizioni fondamentali dell'ordinamento italiano, le norme del diritto processuale penale straniero riguardanti le notificazioni e i...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3125 del 13 ottobre 1995
«Devono ritenersi non sussistere le condizioni per la concessione dell'estradizione di un cittadino italiano condannato all'estero qualora la richiesta di esecuzione della pena venga dal richiedente sollecitata solo per esigenze di cosiddetta...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 11185 del 7 maggio 2008
«Quando a seguito della declaratoria di incompetenza da parte del giudice adito la causa prosegue in riassunzione davanti al giudice ritenuto competente, questi può rilevare, a sua volta, la propria incompetenza non oltre la prima udienza di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11152 del 24 dicembre 1994
«Il convenuto che, nelle cause relative a diritti di obbligazione, eccepisce l'incompetenza per territorio ha l'onere di contestare tempestivamente, con il primo atto difensivo (nella specie tale era l'atto di opposizione a decreto ingiuntivo), la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11657 del 12 maggio 2008
«In applicazione degli artt. 38, secondo comma, 166, 171, secondo comma e 167, secondo comma, c.p.c. (quest'ultimo nel testo vigente a decorrere dal 22 giugno 1995 e fino all'entrata in vigore, in data 1 marzo 2006, delle modifiche introdotte con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2306 del 2 febbraio 2007
«Nel procedimento davanti al giudice di pace, qualora, alla prima udienza, questi abbia dichiarato la contumacia del convenuto, procedendo alla celebrazione di una seconda e di una terza udienza, al convenuto che si costituisca tardivamente è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9692 del 24 luglio 2000
«La competenza territoriale a conoscere delle controversie relative ai contratti conclusi con un operatore commerciale per la fornitura di beni o la prestazione di servizi fuori dai locali commerciali spetta, ai sensi dell'art. 12 del D.L.vo n. 50...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2064 del 10 marzo 1999
«Il principio del “ne bis in idem”, posto dall'art. 39 c.p.c., che è norma di ordine pubblico processuale, determina l'improcedibilità del processo che nasca dalla indebita reiterazione di controversia già in corso, imponendo la cancellazione dal...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11869 del 22 maggio 2007
«In caso di riassunzione conseguente a declaratoria di incompetenza, sussiste l'obbligo del rispetto dei termini di comparizione, come si desume dal tenore dell'art. 125, n. 4, disp. att. c.p.c., che espressamente dispone che la comparsa di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18917 del 21 settembre 2004
«In tema di impugnazione del lodo arbitrale dinanzi alla Corte d'appello, la violazione della regola — dettata dall'art. 350 c.p.c. (nel testo sostituito dall'art. 55 della legge 26 novembre 1990, n. 353) — della trattazione collegiale del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10155 del 14 ottobre 1998
«L'impugnazione per nullità del lodo arbitrale si propone con citazione alla quale si applica l'art. 163 bis c.p.c. sulla durata del termine a comparire, compresa la disposizione di cui al comma 2 di detto articolo che consente l'abbreviazione del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12031 del 1 luglio 2004
«Con la novella di cui alla legge 5 gennaio 1994, n. 25, il lodo è divenuto una risoluzione negoziale della controversia non più rapportabile ad una «sentenza» di tal che l'impugnazione per nullità dinanzi alla Corte d'appello non dà luogo ad un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 29742 del 29 dicembre 2011
«Il provvedimento emesso a conclusione del processo di liberazione degli immobili dalle ipoteche, allorquando vi sia contrasto fra le parti, tanto se di accoglimento, quanto se di rigetto dell'istanza di liberazione, pur essendo decisorio, in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16821 del 19 luglio 2010
«In tema di procedimento camerale per equa riparazione ai sensi della legge n.89 del 2001, la mancata comparizione delle parti non può essere considerata, in assenza di un'indicazione in tal senso da parte dell'art. 737 c.p.c., una tacita rinunzia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1678 del 29 maggio 1972
«Non ha carattere di sentenza, e quindi non è impugnabile ex art. 111 Cost. il decreto con cui il presidente del tribunale nomina, ai sensi dell'art. 713 c.p.c., il giudice istruttore e fissa l'udienza di comparizione per l'istruzione della domanda...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10914 del 25 luglio 2002
«All'esito delle modifiche apportate all'art. 4 della legge 1 dicembre 1970, n. 898, dall'art. 8 della legge 6 marzo 1987, n. 74 (applicabili anche in tema di separazione giudiziale dei coniugi, in virtù e nei limiti della disposizione di cui...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4734 del 23 luglio 1981
«In tema di separazione personale dei coniugi, la comparizione dell'istante all'udienza presidenziale, ai sensi dell'art. 707 c.p.c., consolida irretrattabilmente gli effetti della domanda, nel senso che l'eventuale successiva assenza dell'istante...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2510 del 17 aprile 1980
«Il decreto, con il quale il presidente del tribunale, in sede di separazione personale dei coniugi, anticipa l'udienza in precedenza fissata per la comparizione delle parti, così come ogni altro analogo provvedimento reso a norma dell'art. 163 bis...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2798 del 16 luglio 1975
«Anche nel caso di legittimo impedimento del coniuge convenuto a comparire personalmente all'udienza presidenziale che precede il giudizio di separazione personale, il presidente del tribunale non è tenuto a fissare un nuovo giorno per la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12117 del 19 agosto 2003
«Presupposto necessario della cessazione degli effetti processuali dell'intimazione di sfratto per morosità ai sensi dell'art. 662, c.p.c., è la mancata comparizione del locatore all'udienza fissata nell'atto di citazione e, pertanto, detta norma...»