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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4072 del 2 maggio 1983
«Il delitto di cui all'art. 371 c.p. si realizza integralmente nel momento in cui il soggetto ha giurato il falso, a nulla rilevando i vizi inerenti al contenuto privatistico del processo civile. Cosicché, se il giuramento è stato prestato ed è...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8183 del 6 ottobre 1984
«La circostanza attenuante prevista dall'art. 62 n. 6 c.p. si articola in due ipotesi ben distinte tra loro, sia quanto all'essenza del fatto preso in considerazione dalla legge quale causa di attenuazione della responsabilità della pena e sia...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1681 del 16 febbraio 1985
«Il reato permanente consiste nella protrazione volontaria dell'attività antigiuridica per un tempo più o meno lungo, dopo il momento iniziale della violazione della norma in cui sono stati realizzati condotta ed evento. In detto reato è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3114 del 4 aprile 1985
«In tema di reato di calunnia, il difensore non può essere chiamato a rispondere della sussistenza dei fatti denunziati solo quando la prestazione professionale si limiti ad espletare il mandato nei limiti consentiti dalla legge, e non, invece,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 498 del 15 gennaio 1985
«Le aggravanti previste dai nn. 1 e 2 dell'ultimo comma dell'art. 628 c.p., come modificato dalla legge n. 497 del 1974 non conservano il carattere di autonomia loro riconosciuto sotto il vigore del testo normativo precedente, onde è escluso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8456 del 2 ottobre 1985
«Ai fini della configurabilità del reato previsto dall'art. 371 c.p., mentre non assume alcuna rilevanza l'ammissibilità o la decisorietà del giuramento secondo la legge civile e sono ininfluenti le conseguenze dallo stesso derivate nel...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9964 del 29 ottobre 1985
«Ai fini della sussistenza dell'ipotesi aggravata del reato di violazione di sigilli commesso da colui che abbia in custodia la cosa, di cui al secondo comma dell'art. 349 c.p., al di fuori di particolari ipotesi in cui l'incarico di custode delle...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12075 del 30 ottobre 1986
«Colui che acquisti per uso proprio dischi, nastri o supporti analoghi abusivamente riprodotti, senza essere concorso nella riproduzione, risponde soltanto di ricettazione. Chi invece acquista i detti oggetti senza la consapevolezza dell'abusiva...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2664 del 7 aprile 1986
«Presupposto del reato di violenza privata è che il fatto di violenza o minaccia non sia specificamente preveduto come reato o aggravante di reato da un'altra disposizione di legge. In tale ipotesi il titolo speciale di violenza privata viene...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5700 del 17 giugno 1986
«L'art. 610 c.p. (violenza privata) ha carattere sussidiario e generico perché diretto a reprimere fatti di coercizione non espressamente considerato da altre disposizioni di legge, né come elemento costitutivo, né come circostanza aggravante di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6180 del 26 giugno 1986
«Il reato di cui all'art. 659, secondo comma, c.p. postula la esistenza di uno specifico precetto, contenuto in una legge ordinaria, in un regolamento di polizia o in una ordinanza amministrativa emanata dagli organi competenti in conformità al...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6432 del 27 giugno 1986
«La condizione comune ed imprescindibile posta dalla legge per riconoscere le attenuanti di cui al quarto e quinto comma dell'art. 630 c.p. è la «dissociazione dagli altri». Ciò sta a significare, anzitutto, che si presuppone che si versi in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8177 del 11 agosto 1986
«In tema di violazione dell'art. 659, secondo comma, c.p., la legge, l'ordinanza od altro provvedimento amministrativo, che integrano la norma incompleta ed imperfetta e concorrono a determinare l'ambito della condotta penalmente rilevante, debbono...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11669 del 17 novembre 1987
«Nel reato permanente la consumazione si protrae per un tratto di tempo per volontà cosciente dell'agente con la conseguenza che, nel caso di successione di leggi più severe, qualora la permanenza si protragga sotto il vigore della nuova legge, è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9811 del 8 settembre 1987
«La previsione normativa del cpv. dell'art. 659 c.p., pur lasciando libero l'esercizio di attività lavorative che producono rumori, colpisce quelle che ne emettano in misura superiore a quella consentita da specifiche disposizioni di legge o da...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10252 del 19 ottobre 1988
«Sussiste autonomia concettuale tra diminuente per vizio parziale di mente (che inerisce strettamente alla persona ed alla sua imputabilità) e gravità del reato, fondata sui criteri oggettivi e soggettivi dettati dall'art. 133 c.p. nessuno dei...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11011 del 14 novembre 1988
«Il semplice possesso di banconote provenienti dal pagamento di somme versate per ottenere la liberazione del sequestrato, in uno alle contraddizioni incorse nel tentativo di giustificarne la provenienza, pur essendo chiaramente indicativo di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3989 del 28 marzo 1988
«Ai fini della configurabilità del delitto di furto non è richiesto dalla legge né l'amotio o abductio de loco ad locum né la protrazione nel tempo della detenzione. Ne consegue che se la refurtiva sia già passata nella piena disponibilità dei...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7827 del 6 luglio 1988
«Ai fini della sussistenza della responsabilità per pubblica apologia e quindi della realizzazione del delitto previsto dal secondo comma dell'art. 303 del codice penale col mezzo della stampa, è anche sufficiente che il colpevole collabori, in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8528 del 29 luglio 1988
«Per la sussistenza del delitto di apologia di reato non è sufficiente l'espressione di un giudizio positivo su di un fatto delittuoso, ma è necessario che le forme di manifestazione di tale giudizio siano tali, per la loro forza di suggestione e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 922 del 29 gennaio 1988
«Nel caso di successione di leggi penali nel tempo, una volta stabilito, tenendo conto della disciplina complessiva risultante dalle norme precettive e sanzionatorie che la legge successiva è sfavorevole, quest'ultima deve essere applicata nella...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16135 del 21 novembre 1989
«In mancanza di elementi atti a dimostrare la legittima provenienza dell'arma — e quindi che il detentore ha provveduto di persona ad eliminare i contrassegni, commettendo, così, il reato di cui all'art. 23, quarto comma, L. 18 aprile 1975, n. 110...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3885 del 17 marzo 1989
«Qualora l'autore di un reato faccia uso della violenza non fine a sé stessa, ma per commettere altro reato, sussiste la circostanza aggravante del nesso teleologico nella contestualità dei reati commessi con un'unica condotta, giacché la legge...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3921 del 17 marzo 1989
«Nel reato continuato la pena è unica e pertanto le aggravanti ed attenuanti concernenti i reati satelliti rimangono prive di efficacia perché, per l'inscindibilità dell'aumento fino al triplo per la continuazione, non è possibile stabilire le...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3926 del 17 marzo 1989
«Per la sussistenza della contravvenzione di cui all'art. 659 comma secondo, c.p. (disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone), occorre che esista uno specifico precetto contenuto in una legge ordinaria o in un regolamento o in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4700 del 5 marzo 1989
«Se il «delitto presupposto» della ricettazione di un'arma si identifica nella «clandestinizzazione», ad opera di terzo, dell'arma stessa, è ravvisabile concorso di reati e non rapporto di «specialità» fra il delitto di detenzione di arma...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 599 del 20 gennaio 1989
«Configura i reati previsti dall'art. 1161 del codice della navigazione (abusiva occupazione di spazio demaniale) e dell'art. 633 c.p. l'abusiva occupazione di un tratto di spiaggia, ossia la striscia di terra sabbiosa o ghiaiosa che si estende tra...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 876 del 23 gennaio 1989
«In tema di applicazione dell'attenuante di cui all'art. 62, n. 4, c.p. al tentativo di furto, la valutazione del danno patrimoniale va fatta con riferimento al valore della cosa che avrebbe formato oggetto della sottrazione se l'evento si fosse...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8827 del 23 giugno 1989
«Il sindaco, qualora sussista l'urgente necessità di tutelare la salute pubblica o l'ambiente, può ordinare lo sgombero delle aree occupate da rifiuti in danno dei soggetti obbligati. All'uopo non è necessario che si tratti di rifiuti tossici o...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11 del 2 gennaio 1990
«In tema di successione di leggi, nell'ipotesi di sopravvenienza di legge penale più favorevole al reo per comminare, in ordine ad una data fattispecie, pena detentiva, nel massimo, in misura inferiore a quella stabilita dalla precedente...»