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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7250 del 23 luglio 1998
«Nell'ipotesi in cui il primo giudice si sia pronunciato sul merito della eccezione di prescrizione sollevata dalla parte convenuta, senza rilevarne la tardività in relazione al disposto dell'art. 416 c.p.c., il giudice di appello non può rilevare...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7875 del 11 agosto 1998
«La questione di legittimità costituzionale dell'art. 67 della L. 26 novembre 1990, n. 353 — che con effetto dal primo gennaio 1993 ha esteso la revocazione ex art. 395 n. 4 c.p.c. alla sentenza di cassazione, introducendo l'art. 391 bis c.p.c. —...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 801 del 27 gennaio 1998
«La cessazione della materia del contendere, quale evento preclusivo della pronunzia giudiziale, si verifica solo quando nel corso del processo sopravvenga una situazione che elimini completamente la posizione di contrasto fra le parti, facendo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9684 del 28 settembre 1998
«Ai fini dell'interesse ad impugnare una sentenza rileva la soccombenza nel suo aspetto sostanziale, correlata al pregiudizio che la parte subisca a causa della sentenza e della sua idoneità a formare il giudicato, mentre non rileva il dato formale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11252 del 7 ottobre 1999
«Nel rito del lavoro la sussistenza di fatti modificativi, impeditivi o estintivi della pretesa attorea costituenti «mere difese» può essere dedotta per la prima volta anche in appello ed è rilevabile d'ufficio anche nel silenzio della parte...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11332 del 9 ottobre 1999
«La partecipazione agli utili per la collaborazione prestata nell'impresa familiare, ai sensi dell'art. 230 bis c.c., va determinata sulla base degli utili non ripartiti al momento della sua cessazione, nonché dell'accrescimento della produttività...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11921 del 22 ottobre 1999
«Il diritto agli utili dell'impresa familiare, previsto dall'art. 230 bis c.c., è condizionato dai risultati raggiunti dall'azienda, essendo poi gli stessi utili naturalmente destinati (salvo il caso di diverso accordo) non alla distribuzione tra i...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12314 del 5 novembre 1999
«Le questioni relative alla titolarità (attiva o passiva) del diritto dedotto in un processo attengono al merito del giudizio, di modo che l'errata decisione arbitrale sul punto – ove determinata dal non corretto apprezzamento delle risultanze...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12538 del 12 novembre 1999
«Secondo l'art. 14 della legge 31 maggio 1995, n. 218, sulla riforma del sistema di diritto internazionale privato, l'accertamento della legge straniera dev'essere compiuto d'ufficio dal giudice e, pertanto, le norme di diritto straniero richiamate...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12941 del 22 novembre 1999
«La responsabilità della P.A. per illecito extracontrattuale che può essere fatta valere dal privato con azione di risarcimento del danno davanti al giudice ordinario è astrattamente configurabile anche nella diffusione di informazioni inesatte, in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1430 del 20 febbraio 1999
«L'espressione normativa, di cui all'art. 360 n. 5 c.p.c., «punto decisivo della controversia, prospettato dalle parti o rilevabile d'ufficio», si riferisce all'accertamento dei punti di fatto che hanno assunto rilevanza per la decisione e non a...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2492 del 18 marzo 1999
«Nel giudizio di cassazione, nel quale non sono previsti ricorsi principali condizionati e in cui, a norma dell'art. 366, primo comma, n. 4, il ricorrente è tenuto ad esporre motivi specifici, completi e riferibili alla decisione impugnata, deve...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2543 del 19 marzo 1999
«Il diritto alle prestazioni assicurative di malattia e di maternità dei lavoratori dipendenti a tempo determinato in agricoltura nasce direttamente dalla legge in presenza dei requisiti da essa voluti e non dal provvedimento amministrativo di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 26 del 5 febbraio 1999
«Il termine annuale per l'impugnazione della sentenza, decorrente dalla data del suo deposito, trova applicazione anche nei confronti delle parti contumaci, qualora non ricorrano le condizioni ostative di cui all'art. 327, secondo comma, c.p.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2972 del 29 marzo 1999
«In materia di arbitrato nel caso di più arbitri è legittima sia la liquidazione di un unico compenso complessivo per tutti gli arbitri, sia la liquidazione del compenso partitamente per ciascun componente del collegio arbitrale, in entrambi i casi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 300 del 13 gennaio 1999
«Non è idonea a far decorrere il termine breve per l'impugnazione della sentenza la notificazione di una copia illeggibile nella parte relativa alla data dell'avvenuto deposito, poiché tale difetto può comportare una sostanziale violazione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3294 del 6 aprile 1999
«L'istanza con la quale il produttore di un bene chiede l'accertamento tecnico preventivo dei vizi di esso, lamentati dall'utilizzatore, notificata, unitamente al decreto di udienza, al solo venditore del medesimo, non è atto idoneo, ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3645 del 13 aprile 1999
«I giudizi di valore compiuti ai fini della qualificazione di un comportamento ai sensi di norme «elastiche» che indichino solo parametri generali presuppongono da parte del giudice un'attività di integrazione giuridica della norma, a cui viene...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3684 del 14 aprile 1999
«La falsità di un atto del processo (nella specie, concernente la relata di notifica dell'atto introduttivo del giudizio di primo grado) che faccia apparire come esistente un elemento in realtà mancante può configurare dolo revocatorio della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3725 del 15 aprile 1999
«In caso di impugnazione per nullità del loro arbitrale, il giudice deve esaminare, anche d'ufficio, il contenuto della clausola compromissoria onde stabilire se essa preveda la non impugnabilità della decisione degli arbitri, precludendo, per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4038 del 23 aprile 1999
«In sede di decisione sul ricorso avverso la sentenza pronunciata dal giudice di rinvio, a seguito di una precedente cassazione con rinvio e dell'enunciazione del principio di diritto ex art. 384 c.p.c., del quale il giudice di rinvio abbia fatto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 413 del 16 gennaio 1999
«Chi chiede il compenso di prestazioni eseguite nell'ambito di un rapporto di cosiddetta parasubordinazione (art. 409 n. 3 c.p.c.) non può limitarsi a provare l'esistenza di questo, ma deve provare le singole prestazioni che del diritto al...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4430 del 4 maggio 1999
«Nell'ipotesi di intervento di terzo dichiarato inammissibile la parte vittoriosa ha diritto ad ottenere la condanna alle spese giudiziali anche del terzo (oltre che della controparte).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4763 del 14 maggio 1999
«Nelle controversie assoggettate al rito del lavoro, il divieto di nuove eccezioni in appello di cui all'art. 437, secondo comma c.p.c. (richiamato dall'art. 447 bis per le controversie in materia di locazione) concerne soltanto le eccezioni in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 485 del 20 gennaio 1999
«In tema di opposizioni in seno al processo esecutivo, posto che, mentre l'opposizione all'esecuzione investe l'an dell'azione esecutiva, consistendo nella contestazione del diritto della parte istante a procedere ad esecuzione forzata per difetto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5358 del 2 giugno 1999
«La impugnazione del lodo per nullità non si configura come giudizio di gravame, bensì di nullità. Ne consegue che colui che impugna la sentenza arbitrale ha l'onere di identificare il principio di diritto che assume violato, e non soltanto il capo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 648 del 23 gennaio 1999
«L'istituto della compensazione presuppone l'autonomia dei rapporti cui si riferiscono i contrapposti crediti delle parti, mentre è configurabile la cosiddetta compensazione impropria allorché i rispettivi crediti e debiti abbiano origine da un...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 740 del 24 ottobre 1999
«In tema di esecuzione forzata, il problema della pignorabilità dei beni, e della proseguibilità o non della procedura esecutiva, in relazione all'asserito carattere pubblicistico dei beni oggetto dell'esecuzione, configura una questione influente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7890 del 22 luglio 1999
«Il singolo condomino risponde verso gli altri condomini dei danni causati da guasti verificatisi nella sua proprietà esclusiva e deve, perciò, sostenere la relativa spesa, ove abbia riconosciuto la propria responsabilità o essa sia stata accertata...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 905 del 17 dicembre 1999
«La proposizione di istanza di regolamento preventivo di giurisdizione a norma dell'art. 367 c.p.c. nel testo modificato dall'art. 61 L. n. 353 del 1990, non produce più la sospensione del processo pendente, potendo questa essere disposta dal...»