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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4596 del 16 luglio 1986
«Con riguardo al rito del lavoro, nel giudizio di appello è nulla – pur non essendo tale sanzione esplicitamente comminata dalla legge – la prova testimoniale assunta non dal collegio bensì da un componente a ciò delegato, mancando tale atto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 491 del 25 gennaio 1986
«Ai fini della procedibilità del ricorso per cassazione, l'onere di produzione della copia della decisione impugnata — che il ricorrente deve assolvere ai sensi dell'art. 369 c.p.c. (il quale richiede espressamente, a differenza dell'art. 347 cpv....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5015 del 19 agosto 1986
«La questione dell'ammissibilità dell'appello precede, sul piano logico e procedurale, quella relativa alla competenza del giudice adito con l'atto d'impugnazione, giacché il giudice prima di ogni altra indagine deve compiere quella diretta ad...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5139 del 21 agosto 1986
«Nel giudizio d'appello disciplinato dal rito del lavoro, la omissione della relazione orale della causa, in violazione dell'art. 437, primo comma, c.p.c., non determina alcuna nullità, essendo tale norma – al pari dell'art. 275 c.p.c., concernente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6903 del 24 novembre 1986
«L'opposizione a precetto per essere stato intimato sulla base di una sentenza di primo grado, e non del titolo esecutivo costituito dalla sentenza d'appello, attenendo ad un difetto nella struttura formale di esso, comportante la sua nullità,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1182 del 6 febbraio 1987
«L'essenza dell'atto interruttivo della prescrizione risiede nell'idoneità dello stesso a rendere edotto il destinatario della volontà di chi lo compie di far valere un diritto nei suoi confronti. Pertanto, in caso di ricorso per accertamento...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2401 del 6 marzo 1987
«Nel rito del lavoro nel caso in cui il giudice dopo aver ritualmente (ex art. 429 c.p.c.) letto in udienza il dispositivo che decide la controversia a lui sottoposta, ometta di trascriverlo nel testo della sentenza successivamente depositata (ai...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2607 del 12 marzo 1987
«La formula del giuramento decisorio — attese le finalità di questo speciale mezzo di prova — deve essere tale che, a seguito della prestazione del giuramento stesso, altro non resti al giudice che verificare l'an iuratum sit e senz'altro...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2693 del 16 marzo 1987
«In tema di esecuzione forzata, ai fini dell'identificazione dell'immobile oggetto della vendita forzosa, sono rilevanti tutte le indicazioni contenute negli atti della procedura esecutiva e, particolarmente, quelle dell'avviso dell'asta, del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4956 del 6 giugno 1987
«Il danno alla vita di relazione non costituisce una forma di danno morale, ma è una componente specifica del danno patrimoniale, in quanto esso consiste nella compromissione peggiorativa della capacità psicofisica del soggetto, incidente sulla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5087 del 11 giugno 1987
«Ai fini della decorrenza delle prescrizioni brevi in tema di risarcimento del danno da fatto illecito costituente reato, il terzo comma dell'art. 2947 c.c. prende in considerazione con riferimento alla ipotesi di fatto sottoposta all'esame del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6492 del 27 luglio 1987
«È nullo per mancanza di causa il contratto a prestazioni corrispettive nel quale non vi sia una equivalenza, almeno approssimativa o tendenziale, delle prestazioni, come quando una delle parti si obblighi ad una prestazione senza che, in cambio,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7925 del 27 ottobre 1987
«Con riguardo alle clausole onerose indicate nell'art. 1341, secondo comma, c.c., è irrilevante una mera loro conoscenza da parte «dell'altro contraente», che non si concreti in una approvazione specifica per iscritto, non potendo lo stato...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1122 del 4 febbraio 1988
«L'adozione della forma del ricorso per la proposizione dell'azione possessoria non è prescritta sotto comminatoria di nullità, con la conseguenza che l'azione stessa è ammissibile anche se proposta con citazione. In tale ultima ipotesi resta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2472 del 16 marzo 1988
«Il risarcimento del danno mediante reintegrazione in forma specifica può esplicarsi nella eliminazione di quanto illecitamente fatto e che risulti identificato con la fonte esclusiva o concorrente di un danno attuale, continuo e destinato a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2686 del 30 marzo 1988
«Le questioni pregiudiziali, ivi incluse quelle inerenti alla competenza, che non siano state dedotte o rilevanti in sede di legittimità, non possono essere sollevate davanti al giudice di rinvio, né in sede di ulteriore ricorso avverso la sentenza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4569 del 11 luglio 1988
«Con riguardo a più sentenze, che siano state rese in grado di appello fra le medesime parti in distinti procedimenti, la instaurazione del giudizio di legittimità deve ritenersi consentita anche mediante la proposizione di un solo ricorso per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5279 del 29 settembre 1988
«Qualora, in seguito alla cassazione della sentenza d'appello che abbia dichiarato inammissibile il gravame, la causa non sia stata riassunta in sede di rinvio, o sia stata riassunta tardivamente, si verifica, a norma dell'art. 393 c.p.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6717 del 10 dicembre 1988
«L'art. 366, n. 5, c.p.c., nel disporre che il ricorso deve contenere, a pena di inammissibilità, l'indicazione della procura se conferita con atto separato, impone un onere di forma che ha lo scopo di assicurare che sia stata osservata l'altra...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2021 del 28 aprile 1989
«Dovendo le norme interpretarsi anche alla luce della tradizione scientifica nazionale, che, in quanto compresa nei principi generali dell'ordinamento richiamati dall'art. 12 della preleggi, costituisce criterio comprimario di ermeneutica...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2660 del 1 giugno 1989
«La pronuncia di cassazione per errore in iudicando, con enunciazione del principio di diritto cui il giudice di rinvio deve uniformarsi, non vincola il giudice medesimo in ordine alle circostanze che siano meramente ipotizzate, in via narrativa,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2707 del 5 giugno 1989
«Con riguardo a sentenza del Consiglio di Stato, il ricorso alle Sezioni Unite della S.C., per motivi attinenti alla giurisdizione, non trova ostacolo nella circostanza che la questione di giurisdizione non sia stata sollevata nelle precedenti fasi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3093 del 24 giugno 1989
«L'obbligo del giudice di rinvio di uniformarsi alla regula iuris, enunciata dalla Corte di cassazione a norma dell'art. 384 c.p.c., viene meno quando la norma da applicare, in aderenza a tale principio, sia stata successivamente abrogata,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3817 del 29 agosto 1989
«In tema di assegnazione di terreni di riforma fondiaria, la controversia inerente alle indennità per migliorie dovute all'assegnatario dall'ente concedente a seguito della risoluzione del rapporto concessorio, senza che venga in discussione il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3922 del 11 settembre 1989
«La responsabilità precontrattuale — la quale presuppone che il contratto non sia stato concluso e comunque non validamente concluso — può configurarsi tanto in relazione al processo formativo del contratto quanto in rapporto alle semplici...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4800 del 13 novembre 1989
«Nel rito del lavoro, applicabile anche in materia locativa, opera il principio secondo cui la contumacia del convenuto, pur essendo liberamente apprezzabile dal giudice ai sensi dell'art. 116 c.p.c., non importa ammissione della domanda, né, al...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5203 del 28 novembre 1989
«Il provvedimento con cui il giudice ammette la prova testimoniale non è soggetto ad alcuna forma solenne particolare e può quindi ritenersi implicitamente emesso qualora, pur mancando per una mera omissione materiale l'indicazione di esso nel...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11806 del 12 dicembre 1990
«Con riguardo alla procedura di rilascio di immobili, le contestazioni circa la validità dell'avviso di rilascio, in quanto dirette a far valere un vizio formale del procedimento esecutivo, concretano un'opposizione agli atti esecutivi e non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1204 del 19 febbraio 1990
«La norma dell'art. 10, primo comma, delle preleggi – secondo cui le leggi e i regolamenti divengono obbligatori nel decimo-quinto giorno successivo a quello della loro pubblicazione, salvo che sia diversamente disposto – non si applica ai decreti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12153 del 21 dicembre 1990
«In caso di conferimento in società di un'azienda, comprensiva di un opificio completo di macchinari, anche questi ultimi sono assoggettabili all'imposta di trascrizione cui siano stati assoggettati gli immobili conferiti, atteso che le pertinenze...»