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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4214 del 7 aprile 1998
«Nella fase di appello del giudizio abbreviato — che si svolge in camera di consiglio, ai sensi degli artt. 443, comma quarto, e 599 c.p.p. — l'udienza è rinviata se sussiste un legittimo impedimento dell'imputato che ha manifestato la volontà di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2443 del 24 settembre 1996
«Il decreto del tribunale che disponga l'accompagnamento coattivo dell'imputato per essere sottoposto a perizia psichiatrica in dibattimento incide sulla libertà personale; ne consegue che avverso tale provvedimento, non essendo previsto alcun...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8341 del 30 luglio 1991
«È inammissibile il ricorso col quale si deduca violazione dell'art. 137 nuovo c.p.p. in relazione all'art. 606 stesso codice assumendo che sul verbale di udienza — nella specie redatto nel giudizio direttissimo — figura solo la sottoscrizione in...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 32924 del 29 luglio 2004
«In tema di incompetenza, l'imputato non appellante per carenza di interesse, essendo stato assolto in primo grado, qualora il pubblico ministero impugni la sentenza assolutoria, può riproporre, a norma dell'art. 24, comma primo, c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 617 del 24 febbraio 2000
«In tema di documentazione dell'interrogatorio di persona detenuta, la sanzione di inutilizzabilità ex art. 141 bis c.p.p. consegue alla mancata riproduzione fonografica o audiovisiva dell'atto, ovvero alla ipotesi in cui, pure avvenuta tale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6194 del 8 luglio 1996
«La riserva di impugnazione, per spiegare il proprio duplice effetto — di consentire contemporaneamente l'impugnazione della sentenza non definitiva e di quella definitiva e di precludere alla parte, dopo la riserva, di proporre l'impugnazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1767 del 16 gennaio 2003
«In tema di estradizione per l'estero, è onere dell'estradando, che ha interesse alla traduzione nella lingua madre della sentenza favorevole all'estradizione, farne istanza ai fini dell'esercizio del diritto di impugnazione. Ne consegue che il...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10481 del 7 marzo 2008
«La mancata traduzione dell'ordinanza che applica ad un cittadino straniero, che non comprende la lingua italiana, una misura cautelare configura una nullità a regime intermedio, che tuttavia risulta sanata qualora l'interessato abbia...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 10495 del 6 dicembre 1996
«È valida la notificazione del decreto di citazione per il giudizio di appello eseguita dal messo di conciliazione in assenza di autorizzazione da parte del presidente della Corte d'appello; infatti l'art. 148, primo comma, c.p.p., a norma del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 348 del 29 marzo 1994
«Il codice di procedura penale distingue tra «dare avviso» e «notificare avviso» e fa ricorso alla prima espressione allorché v'è una situazione d'urgenza, per cui è sufficiente procurare al destinatario dell'avviso l'effettiva conoscenza della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4997 del 13 febbraio 1992
«In tema convalida di arresto in flagranza, la mancata spedizione del telegramma di conferma dell'avviso telefonico al difensore di fissazione dell'udienza di convalida (art. 390, comma secondo, c.p.p.) non determina nullità della notifica non...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10637 del 14 marzo 2002
«La remissione di querela intervenuta nel corso del giudizio di cassazione opera come causa di estinzione del reato anche in presenza di ritenuta inammissibilità del ricorso, atteso che essa è validamente effettuabile sino a quando non sia...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 19602 del 15 maggio 2008
«Le notificazioni all'imputato non detenuto, successive alla prima, devono essere eseguite mediante consegna di copia al difensore di fiducia, ai sensi dell'art. 157, comma 8 bis, c.p.p. sempre che l'imputato non abbia dichiarato o eletto...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 15 del 22 maggio 1998
«La diversità dei procedimenti di notificazione, secondo che questa avvenga ad opera dell'ufficiale giudiziario personalmente ovvero mediante il ricorso al servizio postale, non comporta diversità di garanzie in ordine alla presunzione legale di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5505 del 29 aprile 1999
«Il divieto di reformatio in peius vige nei rapporti tra il processo di primo grado e quello di appello, ma non nei rapporti tra due successivi giudizi di rinvio a seguito di due annullamenti delle sentenze conclusive di essi da parte della Corte...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8714 del 27 settembre 1997
«Nel caso in cui, ai sensi dell'art. 157 c.p.p., la notifica del decreto di citazione sia avvenuta mediante consegna alla moglie dell'imputato, convivente, la capacità di intendere e di volere del consegnatario, richiesta dal comma 4 dello stesso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11478 del 15 dicembre 1997
«Il ricorso alla procedura di notificazione all'imputato attraverso il deposito dell'atto nella casa comunale, accompagnato dagli ulteriori adempimenti previsti dall'art. 157, comma ottavo, c.p.p., è possibile solo dopo aver percorso inutilmente...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4033 del 7 maggio 1997
«In tema di reato di omesso versamento di somma quale ritenuta di acconto Irpef operata sui redditi di lavoro dipendente, di cui all'art. 2, secondo comma D.L. 10 luglio 1982, n. 429 convertito in legge 7 agosto 1982, n. 516, il modello 770 di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6384 del 21 maggio 1999
«In tema di nullità della notificazione del decreto di citazione a giudizio, la Corte costituzionale, con sentenza n. 346 del 1998, ha dichiarato la illegittimità costituzionale del terzo comma dell'art. 8 della legge 20 novembre 1982 n. 890...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4497 del 15 aprile 1998
«Dal combinato disposto degli artt. 157, 168 c.p.p. e 54 att. c.p.p., si ricava che il momento essenziale della notificazione è costituito dalla consegna al destinatario della copia dell'atto da notificare, in quanto unico mezzo che ne consente la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 28822 del 26 luglio 2002
«L'art. 159, comma 1, c.p.p. nella parte in cui prescrive che, prima della pronuncia di un eventuale decreto di irreperibilità, l'autorità giudiziaria disponga nuove ricerche anche nel luogo di nascita dell'imputato, trova applicazione anche con...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13682 del 28 dicembre 1998
«Atteso il disposto di cui all'art. 162 c.p.p., secondo cui la dichiarazione e l'elezione di domicilio, come pure ogni loro successivo mutamento, debbono essere comunicati dall'imputato all'autorità procedente «con dichiarazione raccolta a verbale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 45522 del 9 dicembre 2008
«Le forme prescritte dall'art. 169 c.p.p. per le notificazioni all'imputato all'estero non sono tassative, qualora specifiche convenzioni internazionali consentano una diretta presa di contatto da parte dell'autorità dello Stato estero con il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5323 del 5 giugno 1997
«L'art. 169 c.p.p., il quale disciplina le modalità per le notificazioni all'imputato all'estero, trova applicazione soltanto quando alla persona che risulti avere residenza o dimora all'estero debba essere data la notizia del procedimento penale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 910 del 5 febbraio 1997
«La notifica a mezzo posta per compiuta giacenza, essendo prevista espressamente dagli artt. 170 c.p.p. e 8 legge 20 novembre 1982 n. 890, non è di per sé equiparabile alla mancata conoscenza effettiva dell'atto. Ed invero, la Corte costituzionale,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7606 del 30 luglio 1997
«Non è causa di nullità della notifica l'omessa trascrizione, nella relata, delle generalità della persona cui viene materialmente consegnato l'atto, quando di detta persona sia indicata la natura del rapporto con il convivente, destinatario...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2090 del 7 luglio 1992
«I termini stabiliti a pena di decadenza possono essere prorogati o sospesi nei casi e modi stabiliti dalla legge (art. 173, secondo comma, c.p.p.). Tra tali casi è ricompreso anche quello sul procedimento incidentale di costituzionalità e dei...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1716 del 23 maggio 1997
«La forza maggiore, la quale giustifica la restituzione in termini, si configura come un particolare impedimento che si presenta come assoluto — sì da rendere vano ogni sforzo dell'uomo per superarlo — e derivante da cause esterne a lui non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 34468 del 16 ottobre 2006
«L'imputato contumace ha diritto, se risulti provato che non ha avuto conoscenza del processo e dei provvedimenti relativi, ivi compresa la sentenza definitiva, di ottenere la restituzione nel termine per proporre impugnazione, anche se il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 32678 del 3 ottobre 2006
«In tema di restituzione nel termine per proporre impugnazione contro una sentenza contumaciale, il giudice è tenuto a conformarsi alla decisione della Corte europea dei diritti dell'uomo che, in accoglimento del ricorso proposto dal condannato,...»