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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46481 del 11 novembre 2014
«La formale rinuncia dell'imputato a presenziare al dibattimento può essere revocata soltanto con una manifestazione di volontà che, sia pure esplicitata attraverso un comportamento concludente, abbia l'obiettivo significato di neutralizzare il...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 41409 del 7 ottobre 2013
«In sede di udienza preliminare, la modifica dell'imputazione ad opera del pubblico ministero può essere validamente compiuta fino alla formale dichiarazione di chiusura della discussione. (Fattispecie nella quale la Corte ha ritenuto legittima la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 51252 del 10 dicembre 2014
«È legittima la contestazione nel decreto che dispone il giudizio di imputazioni alternative. (Fattispecie in tema di bancarotta fraudolenta patrimoniale in cui nell'imputazione si faceva riferimento al possesso da parte degli imputati di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1727 del 15 gennaio 2015
«Il consenso delle parti all'acquisizione al fascicolo del dibattimento di atti contenuti in quello del pubblico ministero, ovvero della documentazione relativa all'attività di investigazione difensiva, può formarsi tacitamente mediante una...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44634 del 5 novembre 2013
«È legittimo il provvedimento di rigetto della richiesta di giudizio abbreviato, subordinata ad una integrazione probatoria, quando detta integrazione non sia finalizzata al necessario ed oggettivo completamento degli elementi informativi in atti,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40724 del 2 ottobre 2013
«In tema di giudizio abbreviato, il giudice può esercitare un potere di integrazione officiosa delle prove identico a quello previsto dall'art. 507 c.p.p. per il dibattimento e non incontra, quindi, alcun ostacolo nell'acquisizione delle prove...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 32655 del 23 luglio 2014
«La Corte di appello, qualora intenda riformare "in peius" una sentenza assolutoria, emessa all'esito di giudizio abbreviato, non è obbligata alla rinnovazione dell'istruzione dibattimentale per l'esame dei testimoni ritenuti dal primo giudice...»
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Cassazione penale, Sez. VII, ordinanza n. 7128 del 18 febbraio 2015
«In tema di riti alternativi, la richiesta di giudizio abbreviato presentata a seguito di giudizio immediato non impedisce la conversione del rito in patteggiamento a condizione che, all'udienza appositamente fissata per la definizione del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 37879 del 18 settembre 2015
«La richiesta di patteggiamento preannunciata nel corso dell'udienza preliminare ma mai formalizzata è inesistente, in quanto inidonea ad integrare una proposta negoziale, nè può essere rinnovata prima della dichiarazione di apertura del...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 17700 del 28 aprile 2015
«Non è abnorme, ed è pertanto, inammissibile il ricorso per cassazione avverso il provvedimento con cui il gip rigetti la richiesta di giudizio immediato custodiale ritenendo necessario assicurare il simultaneus processus nei confronti di altri...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18855 del 7 maggio 2014
«La mancata indicazione, nell'atto di opposizione a decreto penale, di tutti gli elementi previsti dall'art. 461 cod. proc. pen. non ne determina l'inammissibilità, atteso che l'atto in questione non è a forma vincolata e gli elementi indicati nel...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 51248 del 10 dicembre 2014
«È legittima la modifica dell'imputazione da parte del P.M. prima della formale apertura del dibattimento, in quanto essa non deve necessariamente fondarsi sugli esiti dell'istruttoria dibattimentale.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 47527 del 29 novembre 2013
«Ai fini della valutazione di corrispondenza tra pronuncia e contestazione di cui all'art. 521 cod. proc. pen. deve tenersi conto non solo del fatto descritto in imputazione, ma anche di tutte le ulteriori risultanze probatorie portate a conoscenza...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 32367 del 24 luglio 2013
«Il principio di immutabilità del giudice non trova applicazione nel giudizio abbreviato cd semplice (cioè senza integrazione probatoria), sia perché l'art. 442 c.p.p. non richiama l'art. 525 c.p.p., sia perché questa disposizione si riferisce ad...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 44418 del 4 novembre 2013
«Ai fini del controllo di legittimità sul vizio di motivazione, la struttura giustificativa della sentenza di appello si salda con quella di primo grado, per formare un unico complessivo corpo argomentativo, allorquando i giudici del gravame,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 35722 del 29 agosto 2013
«È inammissibile per difetto di interesse il ricorso proposto dal Pubblico Ministero avverso la sentenza di condanna priva di motivazione, in quanto nel nostro ordinamento non sussiste la possibilità di proporre impugnazioni che si risolvano in una...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3214 del 23 gennaio 2015
«È inammissibile, per carenza di interesse, l'impugnazione dell'imputato volta ad ottenere l'esclusione di una circostanza aggravante quando la stessa sia stata già ritenuta subvalente rispetto ad attenuanti. (Fattispecie in cui l'aggravante di cui...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12999 del 27 marzo 2015
«In tema di impugnazioni del contumace, qualora il gravame venga proposto dal difensore cui la nomina sia stata conferita con dichiarazione posta in calce all'atto di impugnazione, detta nomina è equivalente allo specifico mandato di cui all'art....»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 46257 del 19 novembre 2013
«Non sussistono i presupposti per l'operatività dell'art. 578 cod. proc. pen. nel caso in cui il giudice di appello, in riforma della sentenza di primo grado di assoluzione debba pronunciare declaratoria di estinzione del reato per prescrizione ed,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7994 del 23 febbraio 2015
«In base al principio devolutivo che caratterizza il giudizio di appello ed in base alle norme sulle formalità dell'impugnazione, che richiedono, tra gli altri requisiti previsti a pena di inammissibilità del gravame, quello della specificità dei...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40254 del 29 settembre 2014
«L'inammissibilità dell'impugnazione per l'inosservanza delle formalità prescritte dall'art. 582 cod. proc. pen. sussiste solamente se vi sia concreta incertezza sulla legittima provenienza dell'atto dal soggetto titolare del relativo diritto, e...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18293 del 5 maggio 2014
«I motivi "nuovi" presentati a sostegno dell'impugnazione devono avere ad oggetto, a pena di inammissibilità, solo i capi o i punti della decisione impugnata che sono stati già enunciati nei motivi originariamente proposti a norma dell'art. 581,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8861 del 27 febbraio 2015
«In tema di effetto estensivo dell'impugnazione, il presupposto dell'unicità della sentenza di condanna non deve essere inteso in senso rigidamente formale, con la conseguenza che l'estensione degli effetti della sentenza favorevole non può essere...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8204 del 9 luglio 1998
«La rinuncia al ricorso è atto formale che non può essere dedotto dalla semplice circostanza che il P.M. abbia chiesto la conferma della sentenza di primo grado dimenticando l'esistenza in atti di un appello del suo ufficio, la cui validità...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8005 del 27 agosto 1997
«Il Pubblico Ministero presso il giudice dell'impugnazione può sì rinunciare al gravame proposto da altro P.M., ma la rinuncia può essere effettuata entro un termine espressamente stabilito e, cioé, “prima dell'inizio della discussione” (art. 589,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 480 del 20 gennaio 1992
«Quando l'impugnante abbia rinunziato ad uno o più motivi di gravame, automaticamente il parametro del giudizio è ristretto ai superstiti, essendo inibito al giudice di prendere cognizione di quei capi e punti della decisione sui quali ha fatto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4249 del 5 febbraio 2002
«La rinuncia all'impugnazione di cui all'art. 589 c.p.p. è atto formale che non può essere dedotto dalla semplice circostanza che il difensore abbia depositato la procura speciale che gli conferiva il potere di rinuncia, senza peraltro poi...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2529 del 6 marzo 1996
«Poiché la rinuncia all'impugnazione, che è un negozio formale che non ammette equivalenti, deve essere fatta nelle forme e nei termini stabiliti dall'art. 589 c.p.p., non costituisce rinuncia tacita o implicita la richiesta del procuratore...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 47766 del 26 giugno 2015
«In tema di giudicato formale, dalla lettura coordinata degli artt. 648, comma secondo, e 591, comma secondo, cod. proc. pen. si desume che la presentazione di un impugnativa tardiva non impedisce il passaggio in giudicato della sentenza, la quale,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 47612 del 18 novembre 2014
«L'imputato non può essere condannato al pagamento delle spese processuali solo quando dal giudizio di impugnazione, anche se proposto dal pubblico ministero, gli derivi comunque un vantaggio ovvero la sua posizione processuale non subisca un...»