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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10188 del 3 agosto 2000
«L'azione di risoluzione del contratto di compravendita per vizi che rendono la cosa venduta inidonea all'uso si fonda sul disposto degli artt. 1490, 1492 e 1495 c.c., e soggiace ai termini di decadenza e di prescrizione di cui all'art. 1495 dello...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 440 del 20 gennaio 1996
«La denunzia dei vizi della cosa venduta, prevista dall'art. 1495 c.c., oltre allo scopo di far conoscere i vizi al venditore che li abbia eventualmente ignorati, ha anche quello di consentire sollecitamente l'accertamento dell'entità e della causa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4085 del 9 luglio 1982
«L'azione proposta dal compratore di un immobile che non possa godere di esso per l'inagibilità dell'impianto di riscaldamento stante il mancato collaudo da parte dei vigili del fuoco, non è soggetta ai termini di decadenza e di prescrizione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12130 del 14 maggio 2008
«La denuncia dei vizi della cosa venduta effettuata al rappresentante del venditore, il quale abbia stipulato la compravendita in nome e per conto dell'alienante, è valida solo nella ipotesi in cui risulti la permanenza dei suoi poteri...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10854 del 30 ottobre 1998
«La denunzia dei vizi o della mancanza di qualità della cosa venduta può essere effettuata, oltre che dal compratore, da un suo rappresentante, a condizione che quest'ultimo manifesti tale qualità al venditore, e che il compratore provi di avergli...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 328 del 15 gennaio 1991
«In tema di garanzia per vizi della cosa venduta, la denuncia dei vizi medesimi da parte del compratore, ai sensi ed agli effetti dell'art. 1495 c.c., può essere fatta, in difetto di diversa previsione, con qualunque mezzo idoneo, e, quindi, anche...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3907 del 16 giugno 1981
«Seppure la denuncia dei vizi della cosa acquistata deve essere comunicata al venditore da parte dell'acquirente o da un suo incaricato, essa non deve rivestire forma o contenuto particolari, con la conseguenza che realizza tale finalità...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5732 del 10 marzo 2011
«In materia di denunzia dei vizi della cosa venduta, ai fini della decorrenza del termine di decadenza di cui all'art. 1495 c.c., pur dovendosi, di regola, distinguere tra vizi apparenti ed occulti - là dove per i primi detto termine decorre dalla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4018 del 18 febbraio 2011
«Nel contratto di compravendita, l'onere di denunzia dei vizi della cosa venduta previsto dall'art. 1495 c.c. - applicabile anche al caso di mancanza di qualità - implica, a carico del compratore, un onere di verifica del bene il quale presuppone,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11452 del 30 agosto 2000
«Il termine per la denunzia dei vizi della cosa venduta, decorre dal ricevimento del bene soltanto per i vizi apparenti, mentre per i vizi non rilevabili attraverso un rapido e sommario esame della cosa, il termine decorre dal momento della loro...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4657 del 8 maggio 1998
«Ai fini della risoluzione di un contratto di compravendita per mancanza di qualità promesse, non è necessario accertare se esse fossero o meno essenziali per l'uso tipico o normale a cui la cosa è destinata, perché la volontà delle parti, nel...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7541 del 8 luglio 1995
«Il termine di decadenza previsto dall'art. 1495 c.c., per l'azione di garanzia dei vizi della cosa venduta decorre dalla effettiva scoperta dei vizi, che si ha quando il compratore ne abbia acquistato certezza obiettiva e completa (e non dalla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1082 del 30 gennaio 1995
«In tema di garanzia per vizi della cosa venduta, ai fini della decorrenza del termine breve di otto giorni per la denuncia, va considerato: che solo per il «vizio apparente», che è quello rilevabile attraverso un rapido e sommario esame del bene...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1458 del 14 febbraio 1994
«Il termine di decadenza per la denunzia dei vizi della cosa venduta ai sensi dell'art. 1495 c.c., pur dovendo essere riferito alla semplice manifestazione del vizio e non già alla sua individuazione causale, decorre tuttavia solo dal momento in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6855 del 21 giugno 1993
«Qualora l'esecuzione di un contratto di vendita avvenga mediante consegne ripartite di una stessa merce, il termine fissato dalla legge per la denunzia dei vizi — sussistenti fin nella prima partita di merce consegnata — decorre dalla loro...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13294 del 21 giugno 2005
«In tema di compravendita l'impegno del venditore di eliminare i vizi che rendano la cosa inidonea all'uso cui è destinata (ovvero ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore economico) di per sé non dà vita a una nuova obbligazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4968 del 11 marzo 2004
«A differenza del riconoscimento da parte del venditore della propria responsabilità in ordine al vizio o alla mancanza di qualità della cosa, il semplice riconoscimento che lo stesso venditore faccia del vizio o del difetto di qualità, rende...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4893 del 1 aprile 2003
«In tema di vizi della cosa nella compravendita (come nel contratto di opera o di appalto) ed al fine d'integrare l'ipotesi del riconoscimento ex art. 1495, secondo comma, c.c., ad opera del venditore (o prestatore) — che esonera la controparte...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15758 del 13 dicembre 2001
«Il riconoscimento, da parte del venditore, dei vizi della cosa alienata, che può avvenire anche per facta concludentia quali l'esecuzione di riparazioni o la sostituzione di parti della cosa medesima ovvero la predisposizione di un'attività...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5597 del 17 aprile 2001
«Il riconoscimento dei vizi della cosa venduta da parte del venditore — che, ex art. 1495, secondo comma, c.c. esonera l'acquirente dall'onere della tempestiva denuncia ed impedisce la decadenza dello stesso dalla garanzia pur in difetto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6089 del 12 maggio 2000
«Il riconoscimento da parte del venditore del vizio della cosa venduta — che ai sensi del secondo comma dell'art. 1495 c.c. esonera il compratore dall'onere della denuncia prevista dal primo comma della stessa disposizione — si ha anche quando il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6036 del 11 maggio 2000
«Perché il riconoscimento dei vizi possa sanare, ai sensi dell'art. 1495, secondo comma c.c., l'effetto preclusivo dell'omissione della denuncia da parte del compratore, è necessario che da esso possa farsi derivare la presunzione che il venditore...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6641 del 12 giugno 1991
«Il riconoscimento dei vizi della cosa venduta — che a norma dell'art. 1495 c.c. esclude la necessità della loro denunzia da parte dell'acquirente — può avvenire anche tacitamente e cioè mediante il compimento di atti incompatibili con l'intenzione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8226 del 11 agosto 1990
«L'avvocato, ancorché sia iscritto nell'albo dei procuratori del tribunale di un distretto giudiziario diverso da quello del giudice adito, tuttavia può validamente partecipare all'udienza dinnanzi al collegio e chiedere la spedizione della causa a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8169 del 22 luglio 1991
«L'azione del compratore contro il venditore per far valere la garanzia a norma dell'art. 1495 c.c. si prescrive in ogni caso nel termine di un anno dalla consegna del bene compravenduto, anche se i vizi non sono stati scoperti o non sono stati...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2586 del 25 marzo 1988
«La prescrizione annuale del diritto del compratore alla garanzia per i vizi della cosa venduta — diritto che può anche mancare (come avviene quando il vizio sia facilmente riconoscibile o non presenti la gravità richiesta dall'art. 1490 c.c. o la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9330 del 17 maggio 2004
«In tema di vendita di animali, secondo le norme del codice civile — applicabili in mancanza di leggi speciali o, in via gradata, degli usi locali — la garanzia per vizi, dovuta dal venditore indipendentemente da colpa per il solo fatto oggettivo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7134 del 28 giugno 1993
«L'occultamento dei vizi della cosa venduta per dispensare il compratore dall'onere della denunzia, ai sensi dell'art. 1495, secondo comma, c.c., non può consistere, nel semplice silenzio da parte del venditore, ma esige una particolare attività...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11834 del 6 novembre 1991
«Anche nella vendita di cose di genere quali gli animali che siano indicati in contratto con riferimento al loro numero, il difetto di qualità può costituire «vizio» se si riferisca alle dimensioni, peso, misura, od alle caratteristiche dei singoli...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3929 del 30 giugno 1982
«L'art. 1496 c.c. — disponendo che nella vendita di animali la garanzia per i vizi è regolata dalle leggi speciali o, in mancanza, dagli usi locali e, in terzo grado, dalle stesse precedenti norme del codice — opera un rinvio a tali usi che...»