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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15719 del 8 novembre 2002
«Le controversie promosse dai dipendenti ferroviari collocati a riposo dopo l'entrata in vigore della legge n. 210 del 1985 al fine di ottenere una nuova determinazione del trattamento di quiescenza sulla base del diritto del ricorrente a percepire...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 28745 del 23 dicembre 2011
«In tema d'incompetenza per territorio inderogabile, l'onere della prova a carico dell'attore sussiste solo nei limiti in cui egli faccia riferimento a fori speciali, e non al residuale foro generale. Ne consegue che nella controversia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 26745 del 14 dicembre 2006
«Il giudice del lavoro territorialmente competente a conoscere delle opposizioni a cartella esattoriale per crediti previdenziali — ai sensi dell'art. 444, terzo comma, c.p.c. —, attinenti a questioni di rito e di merito, è il giudice del lavoro...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 128 del 9 gennaio 2003
«Ove il ricorrente abbia compiutamente enunciato nel ricorso introduttivo i fatti costitutivi della domanda volta alla costituzione di rendita unica (preesistente rendita Inail del 78 per cento e inabilità per ipoacusia dell'8 per cento,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23847 del 18 settembre 2008
«Il creditore, in forza del medesimo titolo esecutivo, può procedere a più pignoramenti dello stesso bene in tempi successivi, senza dover attendere che il processo di espropriazione aperto dal primo pignoramento si concluda, atteso che il diritto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9394 del 11 giugno 2003
«In materia di esecuzione per espropriazione forzata, la nullità dell'ordinanza di vendita dell'immobile pignorato emessa senza la previa acquisizione della documentazione ipocatastale o per mancato aggiornamento (nel caso, dal 1991 al 1995) della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3992 del 18 marzo 2003
«In tema di esecuzione forzata degli obblighi di fare e di non fare, qualora il giudice dell'esecuzione, dopo aver pronunziato ex art. 612 c.p.c. per determinare le modalità dell'esecuzione (stabilendo il modo in cui, in concreto, deve essere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9696 del 16 novembre 1994
«L'identificazione del mezzo di impugnazione esperibile contro un provvedimento giurisdizionale deve essere fatta in base al principio dell'«apparenza», cioè con riferimento esclusivo alla qualificazione dell'azione data dal giudice nel...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22655 del 31 ottobre 2011
«Il rilascio della quietanza non richiede forme particolari, sicché essa può essere contenuta anche nella fattura che il creditore invii al proprio debitore e risultare da qualsiasi non equivoca attestazione dell'adempimento dell'obbligazione, come...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7786 del 27 marzo 2013
«In tema di procedimento d'ingiunzione, i requisiti di forma-contenuto ex art. 156, secondo comma, c.p.c., da cui dipende la validità del ricorso, sono quelli necessari a dedurre il credito nell'ambito di una chiara "causa petendi", riconducibile...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5310 del 16 giugno 1987
«Il giudice che emette il decreto ingiuntivo accogliendo le ragioni del ricorrente ne fa propri i motivi, per cui il riferimento a questi — portati a conoscenza dell'ingiunto mediante la notificazione sia del ricorso che del decreto, prevista dal...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 16455 del 20 agosto 2004
«Il potere, attribuito al giudice dall'art. 641, secondo comma, c.p.c., di ridurre o aumentare il termine entro il quale il debitore può proporre opposizione al decreto ingiuntivo «se concorrono giusti motivi» non si sottrae all'obbligo di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8011 del 2 aprile 2009
«La nullità della notificazione del decreto ingiuntivo, anche se causa di inefficacia del decreto quale titolo esecutivo, può essere eccepita dall'intimato solo nel giudizio di cognizione instaurato con l'opposizione al decreto, ai sensi dell'art....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 951 del 16 gennaio 2013
«La notificazione del decreto ingiuntivo oltre il termine di quaranta giorni dalla pronuncia comporta, ai sensi dell'art. 644 c.p.c., l'inefficacia del provvedimento, vale a dire rimuove l'intimazione di pagamento con esso espressa e osta al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21050 del 28 settembre 2006
«La notificazione del decreto ingiuntivo oltre il termine di quaranta giorni dalla pronuncia comporta, ai sensi dell'art. 644 c.p.c., l'inefficacia del provvedimento, vale a dire rimuove l'intimazione di pagamento con esso espressa e osta al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15699 del 21 giugno 2013
«In materia di opposizione a decreto ingiuntivo, qualora la parte ricorrente si sia costituita, in sede di procedimento monitorio, a mezzo di due procuratori con uguali poteri di rappresentanza (nella specie, esercenti presso il medesimo studio),...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15785 del 12 giugno 2008
«Nel procedimento monitorio, ove il ricorrente sia deceduto successivamente al deposito del ricorso, la notifica dell'atto di opposizione alla parte presso il difensore è valida, attesa l'inidoneità dell'evento interruttivo a produrre i suoi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13739 del 18 settembre 2003
«A norma dell'art. 645, primo comma, c.p.c., l'atto di citazione in opposizione a decreto ingiuntivo deve essere notificato dall'opponente al ricorrente «nei luoghi di cui all'art. 638» e, quindi, innanzitutto, presso il procuratore indicato nel...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16199 del 25 luglio 2011
«La legge n. 533 del 1973 non ha fatto venir meno l'ammissibilità del procedimento d'ingiunzione per i crediti di lavoro e previdenziali, ma si è limitata a prevedere l'applicabilità del rito del lavoro nel giudizio di opposizione. Ne consegue che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24048 del 28 dicembre 2004
«Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, la produzione della copia notificata del decreto, con il relativo fascicolo della fase monitoria, non è richiesta a pena di improcedibilità dell'opposizione, non essendo applicabile a tale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27406 del 6 dicembre 2013
«Con riferimento al procedimento monitorio, soltanto nel giudizio di cognizione, instaurato a seguito di rituale e tempestiva opposizione all'ingiunzione, il giudice può statuire sulla pretesa originariamente fatta valere con la domanda di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8955 del 18 aprile 2006
«La documentazione posta a fondamento del ricorso per decreto ingiuntivo è destinata, per effetto dell'opposizione al decreto e della trasformazione in giudizio di cognizione ordinaria, ad entrare nel fascicolo del ricorrente, restando a carico...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9033 del 15 aprile 2010
«Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, quando il debitore abbia provveduto al pagamento della sorte capitale anteriormente all' emissione del provvedimento monitorio, le spese processuali relative alla fase monitoria rimangono a carico...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19560 del 10 settembre 2009
«L'opposizione a decreto ingiuntivo, anche quando è proposta allo scopo di sostenere la illegittimità del ricorso alla procedura sommaria, instaura comunque un giudizio di merito sul credito vantato e fatto valere dal ricorrente con la richiesta -...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23908 del 9 novembre 2006
«Nel rito del lavoro la disciplina della fase introduttiva del giudizio risponde ad esigenze di ordine pubblico attinenti al funzionamento stesso del processo, in aderenza ai principi di immediatezza, oralità e concentrazione che lo informano,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16252 del 3 agosto 2005
«Con riguardo ad opposizione proposta dopo la convalida di licenza o di sfratto ai sensi dell'art. 668 c.p.c., la impossibilità a comparire dell'intimato (o, se questo si sia costituito, del suo difensore) per forza maggiore può anche dipendere da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10594 del 23 aprile 2008
«Con riguardo ad opposizione proposta dopo la convalida di licenza o di sfratto ai sensi dell'art. 668 c.p.c., la impossibilità a comparire dell'intimato (o, se questo si sia costituito, del suo difensore ) per forza maggiore può anche dipendere da...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4112 del 10 luglio 1985
«L'art. 701 c.p.c., nell'attribuire la competenza ad emettere i provvedimenti di urgenza al giudice istruttore della causa pendente per il merito, si riferisce al giudizio per l'accertamento di quello stesso diritto che il ricorrente afferma essere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6387 del 28 ottobre 1983
«L'art. 701 c.p.c., nell'attribuire la competenza ad emettere i provvedimenti d'urgenza al giudice istruttore della causa pendente per il merito, si riferisce al giudizio per l'accertamento di quello stesso diritto che il ricorrente afferma essere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23504 del 19 novembre 2010
«L'ordinanza del tribunale che, in sede di reclamo ed in riforma del diniego da parte del giudice delegato del medesimo tribunale, abbia emesso un provvedimento cautelare, ai sensi dell'art. 669 terdecies c.p.c., non è ricorribile per cassazione,...»