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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 16345 del 8 aprile 2003
«L'oblazione facoltativa nelle contravvenzioni punite con pene alternative è ammissibile anche nei reati attribuiti alla competenza del giudice di pace puniti con la pena pecuniaria o, in alternativa, con la permanenza domiciliare ovvero con il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17480 del 19 maggio 2006
«La nuova formulazione dell'art. 163 c.p. — introdotta con la legge 11 giugno 2004, n. 145, in virtù della quale si tiene conto per la sospensione condizionale della pena solo di quella detentiva, si applica anche ai procedimenti per i quali alla...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7225 del 27 febbraio 2006
«È legittimo il diniego della sospensione condizionale della pena qualora si tratti di reato attribuito alla competenza del giudice di pace (nella specie delitto di lesioni personali), commesso prima della data di entrata in vigore del D.L.vo n....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35501 del 16 settembre 2003
«In tema di gestione dei rifiuti, anche dopo la entrata in vigore del decreto legislativo 5 febbraio 1997 n. 22, che ha sostituito il D.P.R. 10 settembre 1982 n. 915, il giudice, con la sentenza di condanna, può subordinare la sospensione...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1 del 4 gennaio 1988
«In tema di costruzione abusiva, tanto nella situazione normativa vigente, come in quella antecedente all'entrata in vigore della L. 28 febbraio 1985 n. 47, non è consentito al giudice, in caso di condanna per il reato di costruzione in assenza o...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21639 del 6 maggio 2004
«Sussiste il reato di falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità (art. 481 c.p.), allorché si presenti una denuncia di inizio di attività edilizia che presuppone opere da realizzare, pur...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14556 del 26 giugno 2014
«In tema di azione di disconoscimento di paternità, ed alla stregua della disciplina transitoria della riforma della filiazione prevista dall'art. 104, commi 7 e 9, del d.lgs. 28 dicembre 2013, n. 154, mentre la normativa sostanziale di cui al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14557 del 26 giugno 2014
«L'imprescrittibilità dell'azione di disconoscimento di paternità proposta dal figlio, introdotta dall'art. 244, quinto comma, cod. civ. come riformulato dall'art. 18 del d.lgs. 28 dicembre 2013, n. 154, si applica, in quanto non esclusa dalle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19790 del 19 settembre 2014
«...data (1 gennaio 2013) di entrata in vigore della nuova normativa, è parte necessaria del relativo giudizio, sicché, ove ne sia stata omessa la nomina, la causa va rimessa al giudice di primo grado, cui compete in via esclusiva la designazione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15231 del 3 luglio 2014
«...cod. civ., se tali contratti siano stati stipulati prima dell'entrata in vigore dell'art. 2 del d.l. 29 marzo 1993 n. 82, convertito, con modificazioni, in legge 27 maggio 1993 n. 162, la quale ha elevato a cinque anni il termine di prescrizione.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27558 del 31 dicembre 2014
«I regolamenti edilizi emanati anteriormente all'entrata in vigore della legge 17 agosto 1942, n. 1150, restano in vigore in quanto non siano in contrasto con le norme della legge stessa, anche se non siano uniformati alle sue disposizioni.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 22539 del 21 maggio 2003
«...ed i contorni della condotta, senza però valutare di nuovo il fatto, mediante un giudizio di merito non consentito. (Fattispecie concernente il reato di cui all'art. 323 c.p., commesso prima dell'entrata in vigore della legge n. 234 del 1997).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 25035 del 22 giugno 2011
«Il principio di retroattività della legge più favorevole non trova applicazione in riferimento alla successione di leggi amministrative che abbiamo a regolare le procedure per lo svolgimento di attività, il cui carattere criminoso dipenda...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 38548 del 18 ottobre 2007
«In tema di successione di leggi penali, deve applicarsi quella che prevede il trattamento sanzionatorio ritenuto più favorevole al reo, anche quando la legge posteriore, che l'ha modificata, abbia ripristinato le pene più severe previste da altra...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 34040 del 11 ottobre 2006
«È legittimo il provvedimento con cui il Tribunale di sorveglianza rigetta l'istanza di affidamento in prova al servizio sociale - proposta da un condannato al quale sia stata applicata la recidiva reiterata di cui all'art. 99, comma quarto, c.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 47291 del 29 dicembre 2005
«In tema di sospensione condizionale della pena nei confronti di persona che ne abbia già usufruito, la disposizione dell'art. 165, comma secondo, c.p.p., introdotta dall'art. 2, comma primo lett. a) L. 11 giugno 2004 n. 145, può, nonostante la sua...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 39069 del 6 ottobre 2004
«In virtù del principio del favor rei stabilito nell'art. 2, comma terzo, c.p., il trattamento sanzionatorio in concreto più favorevole, con riguardo al reato di guida in stato di ebbrezza (art. 186, comma secondo, c.s.), commesso prima...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 36757 del 17 settembre 2004
«In materia di successione nel tempo di leggi penali, è incontroverso che, una volta individuata la disposizione complessivamente più favorevole, il giudice deve applicare questa nella sua integralità, senza poter combinare un frammento normativo...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 23613 del 20 maggio 2004
«In materia di successione di leggi penali, l'art. 2 comma terzo c.p. prende in considerazione tutti i mutamenti legislativi intervenuti, stabilendo che deve applicarsi la legge le cui disposizioni sono più favorevoli al reo; pertanto una volta che...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 20156 del 29 aprile 2004
«Per i reati attribuiti alla cognizione del giudice di pace, commessi prima della data di entrata in vigore del D.L.vo 28 agosto 2000, n. 274 e giudicati dal giudice togato, devono applicarsi, in base alla disciplina transitoria prevista dal...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6789 del 28 gennaio 1998
«Allorché la modifica della competenza per materia sia posta in maniera autonoma dalla nuova legge — e non indirettamente come nel caso di diversa determinazione della sanzione edittale — la relativa norma è di carattere processuale e non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2733 del 20 agosto 1997
«Il regime di procedibilità d'ufficio per i reati di violenza sessuale previsto dall'art. 609 septies c.p., introdotto dalla L. 15 febbraio 1996, n. 66, non può produrre effetti sui fatti commessi prima della sua entrata in vigore. Il problema...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12732 del 29 dicembre 1995
«Pertanto — nell'ipotesi di reato commesso prima dell'entrata in vigore della «novella» n. 402 del 5 ottobre 1993 introduttiva del più gravoso parametro di lire 75.000 per ogni giorno di pena detentiva sostituita — deve applicarsi il parametro di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 11397 del 22 novembre 1995
«Ne consegue che il principio del favor rei trova attuazione, per i fatti commessi anteriormente all'entrata in vigore della legge, anche con riferimento ai nuovi criteri di ragguaglio fra pena pecuniaria e pena detentiva introdotti dalla L. 5...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5011 del 19 gennaio 1993
«Il criterio della norma più favorevole al reo può essere utilizzato solo al fine di individuare la norma di diritto sostanziale applicabile al caso concreto, non quella processuale quale è, indubbiamente, quella disciplinante la competenza tra i...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3802 del 26 aprile 1983
«Si è così, sulla base dell'enunciato principio, precisato che, essendo la estinzione del reato intervenuta anteriormente all'entrata in vigore della legge di depenalizzazione e dovendo l'anzidetta causa estintiva prevalere su quella di abolitio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 595 del 9 giugno 1998
«Pertanto, in caso di norme più favorevoli introdotte con decreto legge non convertito, si applicano le disposizioni vigenti nel momento della commissione del fatto, per effetto dell'art. 77, comma terzo, Cost. e della sentenza della Corte...»
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Cassazione penale, Sez. I, ordinanza n. 27828 del 26 giugno 2013
«Dall'entrata in vigore del D.L.vo n. 159 del 2011 (cosiddetto Codice antimafia), il sottoposto a misura di prevenzione al quale sia stata sospesa, revocata o negata la patente di guida che viene colto alla guida di auto o motociclo è punito ai...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3425 del 5 aprile 1996
«In applicazione della regola fondamentale di cui al comma 2 dell'art. 2 c.p., l'inosservanza dell'ordine di presentarsi ad un organo di polizia per l'esibizione di documenti attinenti alla circolazione dei veicoli - accertata prima dell'entrata in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19297 del 17 maggio 2007
«In tema di reati fallimentari, alle procedure concorsuali e penali avviate prima della data di entrata in vigore della L. n. 5 del 2006, che ha modificato la nozione di piccolo imprenditore contenuta nell'art. 1, comma secondo, L. fall., resta...»