-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9564 del 21 luglio 2000
«La S.C., nel riconoscere tra le due cause uno stretto rapporto di dipendenza, essendo la domanda di restituzione delle cooperative ricorrenti inconciliabile con il riconoscimento alla banca controricorrente della invocata prelazione, ha applicato...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13607 del 17 settembre 2002
«La sussistenza del credito per l'onorario, a favore dell'arbitro che abbia espletato la propria mansione, non è quindi inficiata dai suddetti vizi, salva restando l'ammissibilità dell'azione risarcitoria nei suoi confronti, esperibile nella...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12089 del 18 agosto 2003
«La decisione della causa nel merito da parte della Corte di cassazione ai sensi dell'art. 384, comma primo c.p.c., è inammissibile qualora siano necessari accertamenti di fatto, per i quali non sia possibile fare riferimento alla sentenza di primo...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 19072 del 12 dicembre 2003
«È valido il giudizio di secondo grado instaurato contro il successore a titolo particolare di un credito e svoltosi senza integrare il contraddittorio con l'alienante del medesimo se questi non partecipi alla fase di gravame, in tal modo...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6449 del 23 aprile 2003
«In tema di esecuzione con espropriazione presso terzi, il giudizio di accertamento dell'obbligo del terzo ex art. 548 c.p.c. – che costituisce un autonomo giudizio di cognizione il cui oggetto solo in senso approssimativo è il diritto di credito...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9500 del 13 giugno 2003
«L'opposizione di terzo revocatoria, a norma dell'art. 404, secondo comma, c.p.c., presuppone che la sentenza sia l'effetto di comportamenti dolosi o collusivi delle parti in danno del terzo, avente causa o creditore di una delle parti; detto...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13580 del 21 luglio 2004
«All'interno di tale operazione la vendita ha scopo di leasing e non di garanzia e non si pone in violazione del divieto del patto commissorio, a meno che lo scopo di garanzia non assurga a causa del contratto, qualora risulti da dati sintomatici e...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18178 del 9 settembre 2004
«Allorché il rapporto di domiciliazione sia stato costituito con una persona giuridica, in tanto modificazioni dell'assetto organizzativo dell'ente particolarmente incisive, come la fusione, possono avere gli stessi effetti ricollegati dal citato...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2172 del 5 febbraio 2004
«A norma dell'art. 429 c.p.c., gli interessi e la rivalutazione monetaria decorrono dalla maturazione del diritto di credito del lavoratore, pertanto dal momento in cui il credito, oltre che liquido, è anche esigibile; ne consegue che, divenendo...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9748 del 21 maggio 2004
«La parziale illiquidità del credito avente ad oggetto il trattamento di fine rapporto, al momento della cessazione del rapporto, a causa della mancata disponibilità di tutti gli elementi di calcolo ed, in particolare, dell'indice ISTAT relativo...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10598 del 19 maggio 2005
«Esclusa nel giudizio di cassazione l'ammissibilità dell'intervento volontario del terzo che non abbia partecipato alle pregressi fasi di merito, nessuna preclusione sussiste invece in caso di intervento adesivo del successore a titolo particolare...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1273 del 21 gennaio 2005
«Ne consegue che il negozio di sale and lease back viola la ratio del divieto del patto commissorio, al pari di qualunque altra fattispecie di collegamento negoziale, sol che (e tutte le volte che ) il debitore, allo scopo di garantire al creditore...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1653 del 27 gennaio 2005
«La sospensione del processo per pregiudizialità non è ammissibile allorché sia possibile la riunione e la decisione congiunta dei giudizi davanti al giudice della causa pregiudiziale o a quello della causa dipendente attraverso gli strumenti...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16588 del 5 agosto 2005
«In tema di risarcimento del danno, l'ipotesi del fatto colposo del creditore che abbia concorso al verificarsi dell'evento dannoso (art. 1227 comma primo c.c.) va distinta da quella disciplinata dal secondo comma del medesimo articolo, che prevede...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1213 del 23 gennaio 2006
«In tema di risarcimento del danno, l'ipotesi del fatto colposo del creditore che abbia concorso al verificarsi dell'evento dannoso (art. 1227 comma primo c.c.) va distinta, anche sul piano processuale, da quella (disciplinata dal secondo comma del...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12144 del 23 maggio 2006
«In tema di opposizione di terzo revocatoria (art. 404 c.p.c.), l'eccezionalità del mezzo di impugnazione, lo stretto termine per proporlo, le finalità ad esso riconducibili, individuando una netta diversità del rimedio rispetto all'azione...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15358 del 6 luglio 2006
«Pertanto, l'obbligazione solidale passiva non fa sorgere un rapporto unico e inscindibile e non dà luogo a litisconsorzio necessario nemmeno in sede di impugnazione e neppure sotto il profilo della dipendenza di cause, bensì a rapporti giuridici...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15896 del 13 luglio 2006
«In un rapporto di durata, caratterizzato dal prodursi nel corso del tempo di distinte (ancorché similari) posizioni creditorie-debitorie, la statuizione definitiva di merito, inerente alla domanda relativa ad una di dette posizioni, con implicita...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3989 del 23 febbraio 2006
«L'eccezione al principio della generale arbitrabilità deriva, inoltre, dalla inderogabilità della funzione attribuita al giudice dall'ordinamento in particolari casi, a causa della peculiarità del contesto giuridico, come in materia fallimentare,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5860 del 16 marzo 2006
«In tema di inadempimento delle obbligazioni pecuniarie, nel caso in cui il creditore — del quale non sia controversa la qualità di imprenditore commerciale — deduca di aver subito dal ritardo del debitore nell'adempimento un pregiudizio...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6628 del 24 marzo 2006
«Analogamente, il giudicato sostanziale conseguente alla mancata opposizione di un decreto ingiuntivo copre non soltanto l'esistenza del credito azionato, del rapporto di cui esso è oggetto e del titolo su cui il credito ed il rapporto stessi si...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10215 del 4 maggio 2007
«L'estromissione di cui al terzo comma dell'art. 111 c.p.c. è possibile, sempre che risulti agli atti il consenso delle altre parti in causa, solo quando il trasferimento del diritto controverso abbia ad oggetto l'intera situazione sostanziale, ciò...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28988 del 10 dicembre 2008
«L'azione revocatoria esercitata dal curatore nei confronti dei terzi aventi causa dal primo acquirente del fallito, pur presupponendo l'esercizio della revocatoria fallimentare nei confronti dell'atto dispositivo posto in essere da quest'ultimo e...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6055 del 6 marzo 2008
«Quando le contrapposte ragioni di credito delle parti trovino origine in un'unica relazione negoziale, si è in presenza di una compensazione in senso improprio, e le parti possono sollecitare in corso di causa l'accertamento contabile del saldo...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18784 del 28 agosto 2009
«A norma dell'art. 404, secondo comma, c.p.c., i creditori e gli aventi causa di una delle parti del processo, i quali subiscano pregiudizio per effetto di una sentenza emessa a carico del loro debitore, possono proporre opposizione di terzo...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11360 del 11 maggio 2010
«Il giudicato sostanziale conseguente alla mancata opposizione di un decreto ingiuntivo copre non soltanto l'esistenza del credito azionato, del rapporto di cui esso è oggetto e del titolo su cui il credito ed il rapporto stessi si fondano, ma...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13413 del 1 giugno 2010
«Il curatore fallimentare è legittimato ad agire, ai sensi dell'art. 146 della legge fall. in correlazione con l'art. 2393 c.c., nei confronti della banca, quale terzo responsabile solidale del danno cagionato alla società fallita per effetto...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23016 del 12 novembre 2010
«Pertanto il debitore principale cui non sia stata notificata l'impugnazione proposta dal creditore garantito soltanto verso il garante, deve necessariamente proporre autonomo appello se vuole evitare il passaggio in giudicato della sentenza di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 254 del 12 gennaio 2010
«In tema di responsabilità della P.A. per occupazione illegittima di un fondo, l'appartenenza di esso a più comproprietari non implica solidarietà attiva in un unico credito risarcitorio, ma l'insorgenza di un autonomo diritto di ciascuno dei...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 532 del 15 gennaio 2010
«A seguito della norma di interpretazione autentica recata dall'art. 1 del d.l. 29 dicembre 2000, n. 394, convertito, con modificazioni, nella legge 28 febbraio 2001, n. 24, i criteri fissati dalla disciplina, oggetto dell'interpretazione...»