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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2672 del 19 aprile 1983
«Ai fini della concessione del sequestro conservativo, e della sua convalida, ricorre il requisito del fumus boni iuris quando sia accertata, con un'indagine sommaria, la probabile esistenza del credito, restando riservata al giudizio di merito...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7815 del 15 luglio 1991
«In difetto della relativa opposizione da parte del conduttore intimato il decreto ingiuntivo per i canoni scaduti e da scadere pronunciato nei suoi confronti in seguito all'istanza del locatore contenuta nell'atto di intimazione di sfratto per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11702 del 5 agosto 2002
«Nell'ipotesi di notificazione dell'intimazione di sfratto ad una persona giuridica mediante consegna di copia dell'atto ad uno dei soggetti indicati dall'art. 145, primo comma c.p.c. non è necessaria la spedizione dell'avviso all'ente intimato...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3959 del 5 aprile 1994
«L'ignoranza inevitabile della legge penale è configurabile solo se emerga che nessun rimprovero, neppure di leggerezza, possa essere mosso all'imputato per avere egli fatto tutto il possibile per uniformarsi alla legge. (Fattispecie relativa ad...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11453 del 11 marzo 2013
«Il direttore del cantiere, l'amministratore della società appaltatrice dei lavori e il Capo dell'Ufficio tecnico comunale rispondono di omicidio colposo e lesioni colpose occorsi ai danni, rispettivamente, di due ragazzi marcianti, in una strada...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 17574 del 7 maggio 2010
«La posizione di garanzia in capo agli addetti al servizio scolastico nei confronti dei soggetti affidati alla scuola si configura diversamente a seconda, da un lato, dell'età e del grado di maturazione raggiunto dagli allievi oltre che delle...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 24055 del 26 maggio 2004
«In tema di infortuni sul lavoro, l'esistenza sul cantiere di un preposto - salvo che non vi sia la prova rigorosa di una delega espressamente e formalmente conferitagli, con pienezza di poteri ed autonomia decisionale, e di una sua particolare...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15165 del 1 aprile 2003
«Il committente di lavori edili non può, per ciò solo, essere considerato responsabile della mancata osservanza, da parte dell'assuntore di detti lavori, delle norme in materia di smaltimento dei rifiuti, non essendo derivabile da alcuna fonte...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 191 del 10 gennaio 2001
«In tema di false comunicazioni sociali, la falsità del bilancio consolidato, come può afferire a violazioni dei principi di redazione dello stesso (falsità originaria), così può conseguire al recepimento di falsi dati contabili contenuti in uno o...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12826 del 7 dicembre 2000
«L'obbligo per il proprietario della strada, sia pubblica che privata quando sul suolo privato si attui un traffico indiscriminato e privo di controllo, sostanzialmente aperto al pubblico, di eliminare la fonte di pericolo ed anche di apprestare...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36595 del 22 settembre 2009
«In tema di reati fallimentari e societari, ai fini della affermazione della responsabilità penale degli amministratori senza delega e dei sindaci è necessaria la prova che gli stessi siano stati debitamente informati oppure che vi sia stata la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 25527 del 4 luglio 2007
«Nei reati colposi omissivi, ai fini della sussistenza del nesso di causalità tra la condotta e l'evento, non è sufficiente l'assunzione, da parte del soggetto agente, di un obbligo di tutela, ma è necessaria la presa in carico del bene protetto....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 19716 del 22 maggio 2007
«In tema di disciplina della produzione e vendita di prodotti alimentari, sussiste in capo al responsabile di una struttura aziendale di carattere familiare l'onere di impedire che l'attività sia svolta in difformità alla disciplina vigente in...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 46515 del 1 dicembre 2004
«Se più sono i titolari della posizione di garanzia ovvero dell'obbligo di impedire l'evento, ciascuno è per intero destinatario dell'obbligo di tutela impostogli dalla legge e, in particolare, ciascuno per andare esente da responsabilità neppure...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9901 del 16 ottobre 1992
«Il capoverso dell'art. 40, del codice penale, prescrive le equivalenze tra il «non impedire un evento che si ha l'obbligo giuridico di impedire» e il «cagionare (l'evento stesso)». Tale disposizione ha inteso estendere la punibilità della condotta...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2685 del 14 marzo 1992
«Ai sensi dell'art. 40 c.p. l'equiparazione tra non impedire un evento, che si abbia l'obbligo giuridico di impedire, ed il cagionarlo, consente di configurare la stessa equiparazione fra le fattispecie commissive e le fattispecie omissive...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16976 del 10 aprile 2003
«In tema di delitti omicidiali, deve qualificarsi come diretta e non come eventuale la particolare manifestazione di volontà dolosa definita “dolo alternativo” che sussiste allorquando l'agente, al momento della realizzazione dell'elemento...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11169 del 19 dicembre 1981
«I reati contro la vita, che si determinano a seguito della rissa, non hanno valore assorbente rispetto al delitto di rissa. Pertanto, ben può configurarsi il concorso formale tra quelli e questo rispetto a chi ne è l'autore; mentre agiscono da...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35731 del 5 ottobre 2010
«Il delitto di turbata libertà dell'industria o del commercio (art. 513 c.p.) può concorrere formalmente con quelli di accesso abusivo ad un sistema informatico (art. 615 ter c.p.) e di appropriazione indebita (art. 646 c.p.), attesa la diversità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10812 del 31 ottobre 1995
«Con riguardo alla privazione della libertà personale, (art. 605 c.p.) quando questa sia stata limitata al tempo necessario alla consumazione della rapina e si è identificata ed esaurita con il mezzo immediato e diretto di esecuzione della rapina...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 49863 del 29 dicembre 2009
«La previsione di cui all'art. 26 del D. P.R. n. 448 del 1988 impone al giudice di dichiarare immediatamente con sentenza, in ogni stato e grado del procedimento, il non luogo a procedere quando accerti che l'imputato sia minore degli anni...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2167 del 21 febbraio 1994
«In tema di mutamento del titolo del reato per taluno dei concorrenti, l'art. 117, secondo comma, c.p., con l'espressione «. . . il giudice può, rispetto a coloro per i quali non sussistono le condizioni, le qualità o i rapporti predetti, diminuire...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40378 del 23 ottobre 2003
«La nomina di un curatore speciale per l'esercizio del diritto di querela, nei casi regolati dall'art. 121 c.p., non trasferisce in capo all'interessato il diritto in questione, del quale resta titolare in via esclusiva la persona offesa dal reato,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5588 del 5 febbraio 2008
«Persone offese del reato di frode nell'esercizio del commercio, che ha natura plurioffensiva, sono il produttore della merce surrettiziamente scambiata e l'acquirente-consumatore dello stessa, ai quali deve essere riconosciuta la legittimazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5321 del 11 febbraio 2004
«I delitti contro la libertà sessuale commessi prima dell'entrata in vigore della Legge 15 febbraio 1996, n. 66, ai fini dell'applicabilità della circostanza aggravante di cui al capoverso dell'art. 520 c.p. (qualità di pubblico ufficiale), non è...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8907 del 4 ottobre 1996
«Il dolo eventuale di lesioni è configurabile in tutti i casi nei quali un soggetto privi della libertà un'altra persona, poiché egli accetta il rischio che quest'ultima, per sottrarsi al suo stato, possa riportare danno. (Nella specie, relativa a...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8159 del 25 settembre 1985
«Ai fini della sussistenza del delitto di atti osceni, di cui all'art. 527 c.p. non è necessaria la prova dell'effettiva masturbazione, ma è sufficiente, invece, la prova di una masturbazione ostentata, già come tale costituente manifestazione di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4149 del 6 maggio 1981
«Il delitto di cui all'art. 528 c.p. è punito esclusivamente a titolo di dolo, specifico nella prima parte, che si concreta nello «scopo» di fare commercio, distribuzione o pubblica esposizione di scritti, disegni, immagini o altri oggetti osceni...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6318 del 30 maggio 1994
«Integra alterazione di stato ogni dichiarazione resa in sede di formazione dell'atto di nascita con la quale si attribuisce al figlio riconosciuto una discendenza che non gli compete secondo natura. Mentre nel caso di sostituzione di neonato già...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4887 del 19 aprile 2000
«Il provvedimento di decadenza dalla potestà genitoriale fa venire meno i poteri del genitore decaduto ma non i doveri che non siano incompatibili con le ragioni che hanno determinato il provvedimento. Poiché, pertanto, permangono in capo al...»