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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 166 del 25 febbraio 1995
«A norma dell'art. 350, comma settimo, c.p.p., le dichiarazioni spontanee rese alla polizia giudiziaria da persona indagata, senza assistenza del difensore, possono essere utilizzate nel dibattimento ai sensi dell'art. 503, comma terzo, c.p.p.; le...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1303 del 11 febbraio 1993
«Il principio di garanzia che è alla base di siffatta disciplina non può però trovare applicazione quando le spontanee dichiarazioni rese in assenza del difensore riguardino fatti che, pur penalmente rilevanti, non ineriscono all'addebito per cui è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6515 del 3 giugno 1998
«...alla facoltà di intervento, di assistenza e di rappresentanza dell'imputato medesimo, non integra alcuna violazione del diritto di difesa, tanto più che in ogni momento l'imputato ha la facoltà di rendere le sue spontanee dichiarazioni.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5421 del 9 giugno 1997
«L'esame, nell'una e nell'altra prospettazione, è sempre riconducibile, a differenza delle spontanee dichiarazioni e dell'interrogatorio imposto da specifica disposizione, non allo ius dicendi, ma allo ius postulandi che incontra limiti nella...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2627 del 21 gennaio 2014
«Le dichiarazioni rese dall'indagato, non possono essere ritenute "spontanee" solo perchè così qualificate dalla polizia giudiziaria che le ha raccolte, essendo invece necessario che il giudice accerti d'ufficio, sulla base di tutti gli elementi a...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2055 del 5 marzo 1997
«Il delitto di subornazione - che è un reato di pericolo - richiede (secondo l'attuale formulazione della previsione incriminatrice) che la persona verso la quale si dirige l'opera del subornatore, al momento dell'offerta o della promessa del...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 15018 del 13 aprile 2011
«Le dichiarazioni spontanee rese dall'indagato nell'immediatezza del fatto, pur se sollecitate dagli ufficiali di polizia giudiziaria, non sono assimilabili all'interrogatorio in senso tecnico in quanto quest'ultimo presuppone la contestazione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 26738 del 19 giugno 2013
«...un verbale di dichiarazioni rese dall'indagato in presenza di difensore in modo espresso ed inequivocabile al contenuto di un precedente verbale di dichiarazioni spontanee del medesimo soggetto alla polizia giudiziaria in assenza del difensore).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 44829 del 27 ottobre 2014
«Nel giudizio abbreviato sono utilizzabili a fini di prova le dichiarazioni spontanee rese dalla persona sottoposta alle indagini alla polizia giudiziaria, perchè l'art. 350, comma settimo, cod. proc. pen. ne limita l'inutilizzabilità...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34151 del 26 agosto 2008
«Alle dichiarazioni spontanee (art. 350 comma settimo c.p.p. ) del soggetto indagato non si applicano le disposizioni dell'art. 63, comma primo, c.p.p. e dell'art. 64, stesso codice, giacché l'una concerne l'esame di persona non imputata o non...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 33666 del 30 luglio 2014
«...talché, non essendo assimilabili le dichiarazioni spontanee dell'imputato a nuove prove, deve escludersi la facoltà dello stesso imputato di rendere dette dichiarazioni, fermo restando il suo diritto di avere la parola per ultimo, se lo richiede.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5270 del 6 maggio 1998
«...accusatorie rivolte contro l'imputato da alcuni collaboranti non potevano ritenersi spontanee e disinteressate in quanto i dichiaranti erano stati allettati a collaborare con la prospettiva della fruizione di vantaggiosi benefici premiali.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12603 del 15 marzo 2017
«La facoltà dell'imputato di rendere in ogni stato del dibattimento le dichiarazioni che ritiene opportune, purché esse si riferiscano all'oggetto dell'imputazione, va coordinata con la previsione del comma sesto dell'art. 523 cod. proc. pen., in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13917 del 22 marzo 2017
«Nel giudizio abbreviato sono utilizzabili a fini di prova le dichiarazioni spontanee rese dalla persona sottoposta alle indagini alla polizia giudiziaria, perchè l'art. 350, comma settimo, cod. proc. pen. ne limita l'inutilizzabilità...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1935 del 30 luglio 1994
«A norma dell'art. 357, secondo comma, lett. b), c.p.p., la polizia giudiziaria è tenuta a redigere verbale, tra l'altro, degli atti non ripetibili compiuti e delle dichiarazioni spontanee ricevute dalla persona nei cui confronti vengono svolte...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 26269 del 25 maggio 2017
«...del riesame circa la insussistenza di gravi indizi di colpevolezza aveva trovato fondamento anche sulle spontanee dichiarazioni rese in sede di riesame dall'indagato che, di fronte al Gip, si era invece avvalso della facoltà di non rispondere).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14320 del 28 marzo 2018
«Sono utilizzabili nella fase procedimentale, e dunque nell'incidente cautelare e negli eventuali riti a prova contratta, le dichiarazioni spontanee rese dalla persona sottoposta alle indagini alla polizia giudiziaria ai sensi dell'art. 350, comma...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 29641 del 2 luglio 2018
«...l'utilizzabilità nel giudizio abbreviato delle spontanee dichiarazioni rese da persona condotta nella caserma dei carabinieri ai fini della identificazione che, sebbene non avesse ricevuto le informazioni indicate, sapeva di essere indagata).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41934 del 26 settembre 2018
«...nullità, ma di mera irregolarità, salvo che l'imputato ammesso al rito speciale dimostri che la presenza dei coimputati abbia determinato in lui un tale condizionamento da impedirgli di rendere dichiarazioni spontanee che altrimenti avrebbe reso.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9942 del 4 novembre 1993
«...(divieto di utilizzazione — se non per le contestazioni — delle dichiarazioni spontanee rese alla polizia giudiziaria dalla persona nei cui confronti vengono svolte le indagini), precetti, tutti, che si riferiscono esclusivamente al dibattimento.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1201 del 28 novembre 1994
«Tale principio di garanzia non può, però, trovare applicazione quando le spontanee dichiarazioni rese in assenza del difensore riguardino l'addebito a carico di altro soggetto o si concretizzino in una chiamata di correo, giacché il diritto di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5033 del 2 maggio 1994
«Qualora, poi, si ritenga, che si sia trattato non di notizie o indicazioni assunte, vale a dire sollecitate con precise domande dalla polizia giudiziaria, ma di dichiarazioni spontanee, ai sensi dell'art. 350, comma 7, c.p.p., è possibile...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5912 del 27 dicembre 1995
«...141 bis c.p.p. (inserito dall'art. 2, L. 8 agosto 1995, n. 332), non implica il divieto di valutare come gravi indizi di colpevolezza, ai fini cautelari, le spontanee dichiarazioni che siano state rese ai sensi dell'art. 350, comma 7, c.p.p.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 26068 del 14 febbraio 2007
«...presupposto della rinuncia da parte del difensore ad un'istanza del proprio assistito di rinvio del dibattimento stesso finalizzata a consentirgli di esercitare la facoltà, riservata personalmente all'imputato, di rendere dichiarazioni spontanee.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 47345 del 3 novembre 2005
«...e di rappresentanza dell'imputato medesimo, non integra alcuna violazione del diritto di difesa, tanto più che in ogni momento l'imputato ha la facoltà di rendere le sue spontanee dichiarazioni. (Rigetta, Giud.pace Acireale, 8 Aprile 2003).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4264 del 6 dicembre 2021
«Integra il delitto di cui all'art. 495 cod. pen. la condotta dell'indagato che, in sede di dichiarazioni spontanee rese alla polizia giudiziaria, fornisca false generalità, non potendo trovare applicazione la scriminante dell'esercizio di una...»