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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11801 del 21 novembre 1998
«La giusta causa della revoca dell'amministratore societario, quale ragione di disconoscimento al mandatario del danno prodotto dall'anticipato scioglimento del rapporto (art. 2383, terzo comma c.c.), può derivare anche da fatti non integranti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18191 del 28 agosto 2007
«In tema di rappresentanza, l'applicabilità del principio dell'apparenza del diritto richiede che il rappresentato abbia tenuto un comportamento colposo tale da ingenerare nel terzo il ragionevole convincimento che al rappresentante apparente fosse...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8015 del 26 febbraio 2007
«In materia di misure di prevenzione patrimoniale, ai fini dell'opponibilità del diritto di garanzia reale sul bene oggetto del provvedimento di confisca, non basta che l'ipoteca sia stata costituita mediante iscrizione nei registri immobiliari...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 576 del 21 gennaio 1994
«Lo stesso riconoscimento, inoltre, costituendo un atto non eccedente l'ordinaria amministrazione, ha efficacia interruttiva, in virtù dell'apparenza del diritto e della tutela dell'affidamento del terzo, ancorché, nel caso in cui il debitore sia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5693 del 18 aprile 2001
«L'art. 2947 terzo comma, seconda parte, c.c., il quale, in ipotesi di fatto dannoso considerato dalla legge come reato, stabilisce che, se il reato è estinto per causa diversa dalla prescrizione, od è intervenuta sentenza irrevocabile nel giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4363 del 16 maggio 1997
«Verificatasi la condizione, prevista tra quelle generali di polizza per l'assicurazione obbligatoria della responsabilità civile da sinistro stradale, di guida del veicolo da parte di persona sprovvista della relativa abilitazione, l'assicuratore,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12591 del 28 dicembre 1995
«Pertanto, il ritardo del pubblico ministero nell'iscrizione della notizia di reato, se censurabile sotto altri profili, non può pregiudicarne in alcuna misura le attività di indagine nel frattempo ritualmente compiute e l'adempimento tardivo non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4123 del 9 agosto 1996
«Ai fini di cui all'art. 47, comma terzo, dell'ordinamento penitenziario, secondo il quale «l'affidamento in prova al servizio sociale può essere disposto senza procedere alla osservazione in istituto quando il condannato, dopo un periodo di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 477 del 10 gennaio 2013
«Spetta al giudice di merito accertare se il comportamento della P.A. abbia ingenerato nei terzi, anche per mera colpa, un ragionevole affidamento in ordine alla conclusione del contratto. (La S.C., in applicazione dell'enunciato principio, ha...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3787 del 9 marzo 2012
«In tema di rappresentanza, possono essere invocati i principi dell'apparenza del diritto e dell'affidamento incolpevole allorché non solo vi sia la buona fede del terzo che ha stipulato con il falso rappresentante, ma anche un comportamento...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8348 del 5 aprile 2013
«Il diritto al risarcimento del danno prodotto dalla circolazione dei veicoli e derivante da fatto illecito considerato dalla legge come reato, nel caso di costituzione di parte civile nel processo penale e di estinzione del reato per morte del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 22038 del 20 maggio 2003
«In tema di confisca obbligatoria di opere d'arte ai sensi dell'art. 127, ultimo comma, del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490, la clausola di esclusione relativa alle «cose appartenenti a persone estranee al reato» non copre i diritti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 477 del 15 gennaio 2003
«In materia di r.c.a., la domanda dell'assicurato di essere tenuto indenne anche oltre il limite massimale di polizza, per mala gestio dell'assicuratore, deve essere espressamente formulata, non potendo ritenersi implicita nella chiamata in causa...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 28549 del 2 dicembre 2008
«In tema di concessione in uso esclusivo a privati di beni demaniali, il giudice ordinario conosce di ogni controversia relativa agli obblighi derivanti da rapporti di natura privatistica che accedono a quello di concessione - come il rapporto di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21718 del 22 ottobre 2010
«Il procedimento di cui all'art. 709 ter c.p.c. (inserito dall'art. 2 della legge n. 54 del 2006), di competenza del giudice del procedimento di separazione, divorzio, annullamento del matrimonio e affidamento dei figli di genitori non uniti in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 39044 del 5 ottobre 2004
«La circostanza aggravante prevista dal terzo comma dell'art. 600 c.p., come sostituito dall'art. 1 legge 11 agosto 2003, n. 228, concorrendo ad interpretare la espressione «poteri corrispondenti a quelli del diritto di proprietà» di cui al primo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 16727 del 2 ottobre 2012
«In tema di scioglimento di comunioni, l'ordinanza con cui il giudice istruttore, ai sensi dell'art. 789, comma terzo, cod. proc. civ., dichiara esecutivo il progetto di divisione, pur in presenza di contestazioni, ha natura di sentenza ed è quindi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3274 del 10 febbraio 2011
«In tema di concordato fallimentare, l'art. 127 legge fall. prevede che hanno diritto al voto i creditori indicati nello stato passivo reso esecutivo ex art. 97 legge fall., e non solo quelli chirografari ovvero i privilegiati che abbiano...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 390 del 11 gennaio 2007
«In tema di notificazioni di atti giudiziari ed alla stregua della sentenza della Corte costituzionale 26 novembre 2002, n. 447 — che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del combinato disposto degli artt. 149 c.p.c. e 4, terzo comma, della...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1951 del 24 febbraio 1987
«L'accordo per il trasferimento di beni del fallito in favore dell'assuntore del concordato fallimentare, che sia stato inserito nei patti del concordato stesso, diviene operativo con la sentenza di omologazione, la quale, pertanto, è assoggettata,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2551 del 13 giugno 1998
«L'attribuzione di competenza compiuta dall'art. 677, comma primo, c.p.p., in favore del tribunale di sorveglianza avente giurisdizione sull'istituto in cui si trova l'interessato all'atto della richiesta, deve intendersi derogata, in materia di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 845 del 31 marzo 1992
«Il tribunale di sorveglianza competente a decidere sulla richiesta di affidamento in prova al servizio sociale avanzata da soggetto che si trovi in stato di libertà è, in base al disposto di cui all'art. 47 comma terzo della L. 26 luglio 1975, n....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8746 del 15 aprile 2011
«La forma di pignoramento prevista dal terzo comma dell'art. 513 c.p.c. prescinde dal collegamento spaziale dei beni pignorati presso la casa o l'azienda del debitore, presupponendo soltanto la disponibilità materiale della cosa da parte del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6492 del 6 novembre 1986
«Nell'opposizione di terzo avverso l'esecuzione mobiliare, la prova della proprietà del bene pignorato, in epoca anteriore al pignoramento, può essere raggiunta anche con l'ausilio degli elementi presuntivi forniti dal rapporto contrattuale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3807 del 4 luglio 1979
«Nel giudizio di opposizione di terzo all'esecuzione, ai sensi dell'art. 619 c.p.c., l'onere dell'opponente di provare oltre all'affidamento dei beni al debitore per titolo diverso dalla proprietà od altro diritto reale, anche la spettanza ad esso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2916 del 3 maggio 1980
«Il principio secondo cui il contratto di comodato dei beni pignorati nell'abitazione del debitore non è sufficiente a vincere la presunzione di appartenenza di detti beni al debitore medesimo presuppone che il terzo opponente intenda provare la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4811 del 19 settembre 1979
«Pertanto, il terzo che abbia dato la prova della proprietà dei beni mobili pignorati nella casa del debitore e dell'affidamento di esso a quest'ultimo con atto di comodato avente data certa anteriore al pignoramento, non è tenuto a provare...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2240 del 15 giugno 1976
«Il terzo opponente, il quale reclami la proprietà dei beni pignorati deducendo di averli venduti al debitore esecutato, od a familiare di lui, con patto di riservato dominio, non è tenuto — nemmeno dopo la scadenza del termine di rateazione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3193 del 24 maggio 1984
«In tema di opposizione di terzi avverso l'esecuzione mobiliare, avente ad oggetto beni pignorati presso l'abitazione del debitore, i soggetti conviventi con il debitore medesimo, ivi compresa la moglie, se sono esonerati, in ragione del rapporto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14612 del 27 aprile 2006
«Risponde del reato di cui all'art. 386 c.p. anche colui che abbia agevolato l'evasione di una persona in stato di arresto presso la propria abitazione. (In applicazione di tale principio la Corte ha annullato con rinvio la sentenza con la quale...»