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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9788 del 13 settembre 1994
«L'art. 495, comma 2, c.p.p., sancisce il diritto dell'imputato all'ammissione delle prove da lui dedotte «a discarico» sui fatti costituenti oggetto della prova «a carico»; il diritto alla controprova, tuttavia, non può avere ad oggetto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2542 del 17 marzo 1997
«Invero il giudice, ex art. 507 c.p.p., può disporre nuove prove, avendo come criterio direttivo e discretivo l'assoluta necessità di completamento delle acquisizioni emerse nell'istruzione dibattimentale: in tal modo il giudice supera l'inerzia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12496 del 4 novembre 1999
«Il controllo della logicità della motivazione va esercitato sulla coordinazione delle proposizioni e dei passaggi attraverso i quali si sviluppa il tessuto argomentativo del provvedimento impugnato, senza la possibilità di verificare se i...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 159 del 10 gennaio 2001
«In tema di ricorso per cassazione, è affetta da genericità la censura con la quale la parte eccepisce l'inutilizzabilità di un atto, senza dedurne, al tempo stesso, la rilevazione probatoria, nel contesto degli altri elementi di prova....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3091 del 8 marzo 1999
«La disciplina della acquisizione e valutazione delle prove contemplate dall'art. 513 c.p.p. conseguente alla sentenza della Corte costituzionale 1988, n. 361 si applica anche ai giudizi in corso davanti alla Corte di cassazione, per i quali,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4265 del 7 aprile 1998
«In tema di istruzione dibattimentale, le disposizioni di cui all'art. 6, L. 7 agosto 1997, n. 267, che contengono la disciplina transitoria della nuova normativa posta dall'art. 513, c.p.p., in ordine alla lettura delle dichiarazioni rese...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10660 del 12 ottobre 1995
«Il ricorso per cassazione di una società per azioni proposto in forza di procura rilasciata da soggetto diverso da quelli aventi per legge la rappresentanza della società e senza che sia dimostrata e provata la sussistenza del potere...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5180 del 15 novembre 1999
«Il provvedimento con cui il giudice del dibattimento dichiara inammissibile la contestazione suppletiva effettuata dal pubblico ministero ai sensi dell'art. 517 c.p.p., per quanto erroneo (essendo il pubblico ministero dominus dell'azione penale...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 48593 del 19 dicembre 2003
«È abnorme e dunque contro di esso può proporsi ricorso per cassazione il provvedimento con il quale il giudice di pace, che ravvisi l'esistenza di un reato connesso con quello contestato, trasmette gli atti al P.M. anche relativamente al reato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43230 del 4 novembre 2009
«Quando, la Corte di cassazione, in seguito all'accoglimento del ricorso immediato del P.M., dia al fatto una nuova e diversa qualificazione giuridica, con conseguente riconducibilità del reato nelle attribuzioni del tribunale in composizione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6753 del 13 gennaio 1998
«Tale ultimo giudizio non è censurabile in cassazione se sorretto da motivazione adeguata. (Nella specie è stata ritenuta corretta la valutazione della corte di merito che aveva motivato il rigetto della richiesta, in parte, con la tardività delle...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10663 del 5 marzo 2004
«Non è abnorme, ed è quindi insuscettibile di ricorso per cassazione, l'ordinanza con la quale il giudice del dibattimento, rilevata l'esistenza di una circostanza aggravante non contestata dal pubblico ministero, abbia disposto la trasmissione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4696 del 3 febbraio 1994
«Deve essere dichiarato inammissibile il ricorso per cassazione proposto dall'imputato avverso l'ordinanza dibattimentale con la quale il giudice di merito abbia disposto la restituzione degli atti al P.M. ai sensi dell'art. 521 c.p.p., per essere...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3339 del 29 luglio 1996
«...P.M. Con il ricorso per cassazione le parti avevano rilevato la nullità dell'ordinanza ex art. 178, lett. a) c.p.p. perché la decisione sull'inammissibilità era stata presa da giudici diversi da quelli che avevano proceduto all'udienza camerale).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9357 del 13 agosto 1998
«...dell'affermazione contenuta nel dispositivo, proporre ricorso diretto per cassazione ai sensi dell'art. 569 c.p.p., comportando la detta limitazione acquiescenza alla statuizione di merito, con conseguente passaggio in giudicato della medesima.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5356 del 6 maggio 1992
«Nell'ipotesi di censura sulla logicità della motivazione fornita in ordine al dubbio sulla sufficienza della prova, ovvero, sul bilanciamento degli elementi probatori, vanno ribaditi i limiti alla cognizione della Corte di cassazione in tema di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3974 del 21 marzo 1990
«Nel caso di ricorso per cassazione contro una sentenza di assoluzione per insufficienza di prove la Corte di cassazione deve fare applicazione dell'art. 254 delle norme transitorie relative al nuovo codice di procedura penale e, a norma dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 23627 del 13 giugno 2011
«Il pubblico ministero ha interesse al ricorso per cassazione contro la sentenza d'appello che, in riforma di quella di condanna di primo grado, abbia assolto con la formula "il fatto non costituisce reato" pur in presenza di una sopravvenuta causa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33215 del 4 settembre 2001
«In tema di applicazione di pena su richiesta delle parti, allorché con la relativa sentenza si ometta di provvedere sulle spese processuali sostenute dalla parte civile, tale parte deve proporre ricorso per cassazione, in applicazione dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10199 del 11 novembre 1997
«La pubblicazione della sentenza, quando consegua di diritto alla condanna e non sia stata prevista dalla sentenza, deve essere richiesta dal P.M. al giudice dell'esecuzione e non formulata quale motivo di ricorso per cassazione. (La Corte ha...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 45861 del 23 novembre 2012
«...537 cod. proc. pen., non occorrendo alcuna valutazione di merito per una declaratoria che la legge pone come effetto inevitabile della sentenza di condanna, a cui è equiparabile la sentenza di applicazione della pena su accordo delle parti.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1471 del 12 febbraio 1992
«In tema di sospensione dell'esecuzione della condanna civile da parte della Cassazione, per la relativa pronunzia da adottarsi con ordinanza in camera di consiglio, si esige una richiesta di carattere interlocutorio, da introdursi medio tempore,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 16019 del 29 aprile 2002
«In tema di liquidazione delle spese del processo (nella specie, in favore della parte civile) è generico, e pertanto inammissibile, il motivo di ricorso per cassazione che, censurando i criteri adottati dal giudice di merito, non indichi...»
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Cassazione penale, Sez. VII, sentenza n. 15908 del 26 aprile 2002
«Anche nel caso in cui il ricorso per cassazione proposto dall'imputato venga dichiarato inammissibile con decisione assunta in camera di consiglio e non all'esito di pubblica udienza, è possibile, in applicazione della regola generale desumibile...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1053 del 30 gennaio 1991
«Nel caso in cui le attenuanti generiche, concesse all'imputato dal giudice di merito e da questi non menzionate nel dispositivo, siano state esplicitamente indicate nella motivazione, pubblicata e letta congiuntamente a quello, per la stretta ed...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 46201 del 16 dicembre 2008
«In tema d'impugnazioni, è inammissibile il ricorso per cassazione del P.M. con cui si denunci la nullità di una sentenza di condanna per mancanza grafica della motivazione, non sussistendo alcun interesse all'impugnazione in difetto di qualsiasi...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2042 del 5 marzo 1997
«...che debba essere sempre il criterio della prevalenza del dispositivo a guidare l'interpretazione della sentenza divenuta irrevocabile, è da escludere, invece, che un tale contrasto possa sempre essere dedotto come motivo di ricorso per cassazione.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1097 del 5 febbraio 1993
«...la S.C. ha altresì precisato: «nè può trattarsi la ipotesi della mancata sottoscrizione alla stregua di un errore materiale suscettibile di correzione, giacchè, ricorre un caso di nullità, che ben può essere eccepita con ricorso per cassazione»).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 31036 del 18 settembre 2002
«Non è qualificabile come abnorme, e non è pertanto suscettibile di essere direttamente impugnata con ricorso per cassazione, l'ordinanza con cui il tribunale, in sede di convalida dell'arresto, ha ritenuto la nullità della delega conferita dal...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 45383 del 5 dicembre 2008
«Non è abnorme, e pertanto non può essere oggetto di ricorso immediato per cassazione, il provvedimento con il quale il giudice dell'udienza preliminare - ritenendo, quand'anche erroneamente, la necessità che l'avviso previsto dall'art. 415 bis...»