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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2994 del 17 febbraio 2004
«Il requisito dell'apparenza (senza il quale, ai sensi dell'art. 1061 c.c., la servitù non può essere usucapita né acquistata per destinazione del padre di famiglia) deve essere legato ad una situazione oggettiva di fatto di per sé rivelatrice...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8736 del 26 giugno 2001
«Il requisito dell'apparenza della servitù discontinua, richiesto al fine della sua costituzione per usucapione si configura quale presenza di segni visibili di opere di natura permanente obiettivamente destinate al suo esercizio tali da rivelare...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4088 del 3 maggio 1996
«Il requisito dell'apparenza necessario per l'acquisto della servitù per usucapione o per destinazione del padre di famiglia non richiede che le opere visibili e permanenti destinate all'esercizio della servitù siano state realizzate dal terzo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3556 del 25 marzo 1995
«L'apparenza della servitù, senza della quale non è possibile la costituzione della servitù per destinazione del padre di famiglia, si identifica nella presenza di opere visibili e permanenti che, per la loro struttura e consistenza,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1456 del 9 febbraio 1995
«Il requisito dell'apparenza, necessario, ai sensi dell'art. 1061 c.c., per l'acquisto della servitù per usucapione e per destinazione del padre di famiglia non si esaurisce nella presenza di segni od opere che ne consentono l'esercizio ma richiede...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6522 del 11 giugno 1993
«Il requisito dell'apparenza della situazione di asservimento necessaria per la costituzione della servitù per destinazione del padre di famiglia è legato, ai sensi dell'art. 1061, secondo comma, c.c., alla oggettiva visibilità delle opere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2650 del 4 marzo 1993
«Il requisito dell'apparenza necessario ai sensi dell'art. 1061 c.c. per l'acquisto della servitù per usucapione o per destinazione del padre di famiglia non può consistere nell'esercizio visibile dello ius in re aliena senza contestazioni da...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3695 del 11 agosto 1989
«Il requisito dell'apparenza, che, insieme con quello della permanenza, condiziona l'usucapibilità della servitù (art. 1061 c.c.), postula una situazione oggettiva di fatto, rivelatrice di per se stessa dell'assoggettamento di un fondo ad un altro...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21087 del 28 settembre 2006
«In tema di servitù, la costituzione per destinazione del padre di famiglia postula la presenza di opere di natura permanente, direttamente destinate all'esercizio della servitù, atte a rivelare in maniera non equivoca, per la loro struttura e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24849 del 25 novembre 2005
«In tema di servitù prediali, la costituzione per destinazione del padre di famiglia, che si determina non in virtù di una manifestazione di volontà negoziale ma per la presenza di opere visibili e permanenti destinate all'esercizio della servitù e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11348 del 17 giugno 2004
«Essenziale per la costituzione della servitù per destinazione del padre di famiglia è che, all'atto della cessazione dell'appartenenza di due fondi ad un unico proprietario le opere destinate al servizio di uno all'altro siano stabili, sì da...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7476 del 4 giugno 2001
«Qualora un unico fondo pervenga in successione a due eredi, per quote indivise, e poi da questi ultimi in sede di divisione, sia frazionato in porzioni distinte, la situazione di assoggettamento di fatto dell'una all'altra porzione non può...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5120 del 22 maggio 1998
«Non è riconoscibile la costituzione di una servitù per destinazione del padre di famiglia se le opere e la situazione dei luoghi per il suo esercizio non esistevano al tempo dell'appartenenza ad un unico proprietario del fondo, ma sono esecutive...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7221 del 6 agosto 1997
«La costituzione della servitù per destinazione del padre di famiglia presuppone che due fondi o due parti del medesimo fondo appartenenti ad un proprietario unico siano stati da lui stesso posti in una situazione oggettiva di subordinazione o di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 592 del 26 gennaio 1996
«La servitù per destinazione del padre di famiglia si intende stabilita, ope legis, per il solo fatto che, all'epoca della separazione dei fondi o del frazionamento dell'unico fondo, lo stato dei luoghi sia stato posto o lasciato, per opere e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 196 del 5 gennaio 1995
«La costituzione del diritto di servitù prediale per destinazione del padre di famiglia non si verifica quando la separazione di due fondi sia operata da chi è proprietario esclusivo di uno solo di essi e comproprietario dell'altro tondo, mancando...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10165 del 14 ottobre 1993
«Il presupposto della obiettiva situazione di asservimento di un fondo, richiesto dall'art. 1062 c.c. per la costituzione della servitù per destinazione del padre di famiglia, deve essere accertato attraverso la ricostruzione dei luoghi esistenti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5714 del 21 maggio 1991
«Ai fini della costituzione della servitù per destinazione del padre di famiglia non è necessario che il proprietario abbia posseduto direttamente i due fondi, né che la loro condizione per cui sorge il peso per uno di essi e il vantaggio per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7068 del 27 dicembre 1988
«La costituzione di una servitù per destinazione del padre di famiglia ha luogo anche se la relazione di asservimento esista tra due porzioni dello stesso immobile — e non soltanto tra due fondi — allorché queste cessino di appartenere allo stesso...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1853 del 18 marzo 1986
«In tema di costituzione di servitù per destinazione del padre di famiglia, la locuzione «stesso proprietario che abbia posseduto i fondi attualmente divisi», contenuta nell'art. 1062 c.c., va riferita tanto all'ipotesi di proprietario singolo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4515 del 23 agosto 1985
«La costituzione della servitù per destinazione del padre di famiglia, ai sensi dell'art. 1062 c.c., ha quale fondamentale condizione che l'unico proprietario dei due fondi, poi divisi, abbia lasciato le cose nello stato dal quale risulta la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3509 del 28 maggio 1981
«Per aversi la costituzione di una servitù per destinazione del padre di famiglia occorre: a) che i due fondi appartenenti ad unico proprietario siano stati posti in una situazione di obiettiva subordinazione o assoggettamento integrante il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 277 del 14 gennaio 1997
«Essenziale per la costituzione della servitù per destinazione del padre di famiglia è che, all'atto della cessazione dell'appartenenza di due fondi ad un unico proprietario, le opere destinate al servizio di uno all'altro siano stabili, sì da...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13534 del 20 giugno 2011
«La "disposizione relativa alla servitù" la quale, ai sensi dell'art. 1062, secondo comma, c.c. impedisce lo stabilirsi della servitù nonostante lo stato di fatto preesistente, non è desumibile da "facta concludentia", ma deve rinvenirsi o in una...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1720 del 16 febbraio 2000
«La disposizione idonea ad impedire, ai sensi dell'art. 1062, secondo comma, c.c., l'acquisto della servitù per destinazione del padre di famiglia deve provenire dal proprietario del fondo diviso, anche se non è richiesta la contestualità con la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4956 del 30 ottobre 1978
«La disposizione con la quale si provveda a dichiarare l'inesistenza di qualsiasi servitù tra due fondi nel momento in cui essi cessano di appartenere al medesimo proprietario, onde escluderne la costituzione per destinazione del padre di famiglia,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1381 del 11 febbraio 1998
«Perché possa dirsi sorta una servitù per destinazione del padre di famiglia (ai fini del cui sorgere, ove si tratti di servitù di passaggio, è priva di rilevanza ostativa la non interclusione del fondo dominante) non è richiesto che quando i fondi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3116 del 17 marzo 1995
«La «disposizione relativa alla servitù» la quale, ai sensi dell'art. 1062, secondo comma, c.c. impedisce lo stabilirsi della servitù nonostante lo stato di fatto preesistente, non è desumibile da fatta concludentia, ma deve rinvenirsi o in una...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 124 del 4 gennaio 1995
«A norma dell'art. 1062 c.c. la costituzione di una servitù per destinazione del padre di famiglia è impedita dalla contraria manifestazione di volontà del proprietario dei due fondi che è utilmente posta in essere, oltre che nello stesso negozio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11207 del 13 novembre 1993
«In tema di costituzione di una servitù per destinazione del padre di famiglia, la disposizione del comma secondo dell'art. 1062 c.c., nel richiedere l'assenza di una disposizione relativa alla servitù all'atto della separazione dei fondi...»