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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4614 del 5 febbraio 2007
«In materia di mandato di arresto europeo, con riguardo alla previsione dell'art. 18 lett. e) della legge 22 aprile 2005, n. 69, che prevede un caso di rifiuto di consegna «se la legislazione dello Stato membro di emissione non prevede i limiti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 393 del 11 gennaio 2007
«In tema di estradizione per l'estero, l'autorità giudiziaria italiana non può sostituirsi all'autorità giudiziaria dello Stato richiedente, al fine di stabilire se la pena per la quale è domandata l'estradizione risulti già interamente scontata...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1 del 2 gennaio 2007
«Ai fini della valutazione del pericolo di fuga in tema di convalida dell'arresto a fini estradizionali è irrilevante che l'estradando si trovi in stato di detenzione nel territorio nazionale perché sottoposto a procedimento penale pendente dinanzi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40614 del 12 dicembre 2006
«...consegna, ed in particolare, per il caso in cui non sia indicata la pena minima, se ricorra la condizione impeditiva della previsione che il fatto sia punito dalla legge dello Stato di emissione con una pena detentiva non inferiore a dodici mesi.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35086 del 4 settembre 2003
«...del procedimento di estradizione e sulla possibilità, che, nell'ambito di esso, possa essere adottata una misura cautelare che — una volta convalidato l'arresto — è sempre adottata per assicurare la consegna dell'estradando allo Stato richiedente.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 42784 del 28 novembre 2001
«Il periodo di detenzione sofferto nell'ambito di procedura di estradizione attivata da richiesta di Stato estero per reato commesso nel suo territorio non rileva ai fini del computo del termine di durata della custodia cautelare, relativo alla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2416 del 12 gennaio 2000
«...risulti perento per motivi formali. Ne consegue che è legittimamente eseguito un nuovo arresto provvisorio se il primo sia divenuto inefficace per il mancato tempestivo inoltro da parte dello Stato richiedente della domanda di estradizione.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2035 del 23 luglio 1999
«In tema di estradizione per l'estero, il provvedimento di convalida emesso dal presidente della corte d'appello a norma dell'art. 716, terzo comma, c.p.p. rappresenta una delibazione sull'esistenza delle condizioni legittimanti l'arresto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1186 del 27 aprile 1999
«In tema di misura coercitiva applicata all'estradando in sede di convalida dell'arresto operato dalla polizia giudiziaria, il termine di dieci giorni entro il quale il ministro può chiederne il mantenimento è rispettato se la domanda sia proposta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2844 del 12 gennaio 1999
«...finalità è appunto quella di comunicare alla comunità internazionale non solo l'esistenza di un provvedimento di cattura emesso da uno Stato estero, ma anche la richiesta di arresto provvisorio da adottare ovunque si trovi la persona ricercata.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1973 del 19 settembre 1996
«In tema di convalida dell'arresto provvisorio a fini estradizionali operato dalla polizia giudiziaria ai sensi dell'art. 716 c.p.p., la corte d'appello deve valutare in primo luogo l'esistenza dei presupposti necessari per l'instaurazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3095 del 10 ottobre 1992
«In tema di estradizione passiva, il provvedimento con il quale il presidente della corte di appello, quale autorità giudiziaria dello Stato richiesto, fissa un ulteriore termine, oltre quello di quarantacinque giorni dall'arresto provvisorio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33980 del 10 ottobre 2006
«Qualora il reato per il quale è richiesta l'estradizione è punito, secondo la legge dello Stato richiedente, con la pena di morte, l'autorità giudiziaria non può pronunciare sentenza favorevole alla estradizione sulla base di assicurazioni dello...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39709 del 23 novembre 2002
«...principio di salvaguardia del diritto fondamentale dell'individuo alla libertà ed alla sicurezza contro qualsiasi forma di discriminazione, che potrebbe essere attuata con lo strumento della domanda di estradizione da parte dello Stato estero.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1117 del 22 giugno 2000
«In tema di estradizione, qualora per il reato per il quale l'ordinamento dello Stato richiedente prevede la pena di morte, come affermato dalla Corte cost. con la sentenza n. 223 del 1996, dichiarativa della illegittimità costituzionale dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1625 del 4 giugno 1996
«...principio di salvaguardia del diritto fondamentale dell'individuo alla libertà ed alla sicurezza contro qualsiasi forma di discriminazione, che potrebbe essere attuata con lo strumento della domanda di estradizione da parte dello Stato estero.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3689 del 9 novembre 1994
«Nell'ipotesi in cui per il fatto per il quale è stata domandata l'estradizione è prevista la pena di morte dalla legge dello Stato estero, l'accertamento della sussistenza dell'impegno ufficiale da parte dello Stato estero di non infliggere tale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43871 del 25 novembre 2008
«Nei rapporti di estradizione regolati dalla Convenzione europea di estradizione, è causa ostativa all'accoglimento della richiesta l'avvenuta prescrizione del reato per cui si procede, secondo la legge dello Stato richiedente o dello Stato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4023 del 3 febbraio 2004
«...gli atti, sia originali che copie, trasmessi in esecuzione di una rogatoria dall'autorità giudiziaria di uno Stato ad essa aderente sprovvisti di legalizzazione ovvero da dichiarazione di autenticazione, purché ne sia certa la loro provenienza.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8866 del 24 febbraio 2003
«Nei rapporti di estradizione regolati dalla convenzione europea di estradizione, è causa ostativa all'accoglimento della richiesta l'avvenuta prescrizione del reato per cui si procede, secondo la legge dello Stato richiedente o dello Stato richiesto.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 284 del 16 febbraio 1999
«In tema di estradizione per l'estero, a fronte di una richiesta proposta da uno stato aderente alla Convenzione europea di estradizione, firmata a Parigi il 13 dicembre 1957, e ratificata con legge 30 gennaio 1963, n. 300, l'autorità giudiziaria...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5659 del 10 aprile 2012
«In tema di accertamento del passivo, la mancata presentazione da parte del creditore di osservazioni al progetto di stato passivo depositato dal curatore non comporta acquiescenza alla proposta e conseguente decadenza dalla possibilità di proporre...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 24963 del 10 dicembre 2010
«In caso di dichiarazione di fallimento del contribuente mentre è in corso il giudizio tributario relativo all'impugnazione di un avviso di accertamento, qualora tale evento interruttivo non sia stato dichiarato nel corso del processo, tanto che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18935 del 11 dicembre 2003
«Il decreto con il quale il giudice delegato al fallimento, all'esito della verificazione dello stato passivo, rigetta la domanda di insinuazione proposta da un creditore può essere motivato mediante il richiamo delle ragioni svolte dal curatore...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9716 del 18 giugno 2003
«Nella procedura concorsuale, ai fini dell'ammissione del credito rileva unicamente il provvedimento adottato dal giudice delegato e riportato nello stato passivo, avendo la comunicazione del curatore al creditore unicamente la funzione di portare...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6225 del 23 ottobre 1986
«Al fine dell'applicazione dell'art. 95 del terzo comma del R.D. 16 marzo 1942, n. 267, dettato per il fallimento ma operante anche per la liquidazione coatta amministrativa (e per l'amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi, in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26041 del 23 dicembre 2010
«La norma dell'art. 95, terzo comma, legge fall. - nel testo applicabile "ratione temporis", anteriore alla sostituzione disposta dall'art. 80 del d.l.vo 9 gennaio 2006, n. 5 - va interpretata estensivamente e trova applicazione, pertanto, anche...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12823 del 3 settembre 2003
«I provvedimenti che, in sede di verificazione dei crediti, vengono adottati dal giudice delegato, quand'anche non abbiano formato oggetto di opposizione, non acquistano efficacia di cosa giudicata, ma spiegano solo effetti preclusivi nell'ambito...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2255 del 9 aprile 1984
«Quando la domanda di ammissione del credito al passivo fallimentare, con il riconoscimento della prelazione ipotecaria sugli immobili, venga accolta con formula generica, senza alcuna specifica indicazione dei beni oggetto della garanzia medesima,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6465 del 9 maggio 2001
«Il giudice dell'opposizione allo stato passivo può acquisire il fascicolo fallimentare e da esso eventualmente desumere elementi o argomenti di prova, ma trattasi di facoltà (non sostitutiva dell'onere della prova che incombe alla parte), il cui...»