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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19397 del 28 settembre 2004
«In tema di procedimento di impugnazione di crediti ammessi al passivo fallimentare, la disposizione dell'ultimo comma dell'art. 100 legge fall. (a mente del quale, per l'istruzione e la decisione delle impugnazioni si applicano le disposizioni...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11948 del 25 novembre 1998
«In tema di impugnazione di crediti ex art. 100 della legge fallimentare, il principio secondo il quale non spetta al creditore già ammesso l'assunzione di un ruolo di iniziativa nel giudizio di impugnazione, onde fornire nuovamente la prova del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 55 del 5 gennaio 2000
«Il decreto con il quale il giudice delegato, in sede di dichiarazione tardiva di crediti, in presenza di contestazioni parziali del curatore non accettate dal creditore istante, abbia ammesso solo in parte (eventualmente anche con semplice...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17342 del 6 dicembre 2002
«La mancata riproposizione, nel vigente codice di procedura penale, della disposizione precedentemente dettata dall'art. 3 dell'abrogato codice di rito penale comporta che, una volta verificatisi due giudicati, uno civile ed un altro penale, che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9460 del 19 luglio 2000
«Nell'ipotesi in cui beni immobili vengano concessi in comodato ad una società poi fallita, al fine di stabilire se la domanda di restituzione dei beni stessi debba essere proposta dal comodante, nei confronti del fallimento, con la procedura...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35199 del 19 ottobre 2006
«L'ordinanza che sospende i termini di durata della custodia cautelare durante il tempo di redazione dei motivi della sentenza può essere emessa con procedura de plano in quanto la norma non prevede esplicitamente che la decisione debba essere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6571 del 20 marzo 1997
«Il provvedimento di sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare, nel caso previsto dall'art. 304, comma 1, lett. c), c.p.p., può essere legittimamente emesso anche dopo la scadenza dei termini previsti dall'art. 544, commi...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4823 del 30 gennaio 2013
«Il provvedimento di sospensione dei termini di custodia cautelare durante la pendenza del termine per il deposito della sentenza, prorogato dal giudicante ai sensi dell'art. 544, comma terzo, c.p.p., in considerazione della ritenuta particolare...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34030 del 8 agosto 2003
«La competenza a pronunciare il provvedimento di sospensione dei termini di custodia cautelare per il tempo necessario per la stesura della sentenza nei casi di cui all'art. 544, secondo e terzo comma, c.p.p. spetta anche al giudice di appello,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 34862 del 20 settembre 2001
«La sospensione dei termini di custodia cautelare nel caso previsto dall'art. 304, comma 1, lett. c), c.p.p., e cioè nelle more del deposito di motivazione non contestuale della sentenza, riguarda la fase del giudizio in atto e deve, pertanto,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5940 del 4 dicembre 1999
«Il provvedimento di sospensione dei termini custodiali durante la pendenza del termine per il deposito della sentenza non esige altra motivazione che il richiamo del disposto dell'art. 304, primo comma lett. c), e dell'art. 544, terzo comma c.p.p....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4306 del 28 settembre 1998
«La sospensione dei termini di durata della custodia cautelare in pendenza del deposito della motivazione della sentenza di condanna, opera non solo per gli imputati che, durante il giudizio, fossero già detenuti, ma anche per quelli che, giudicati...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2969 del 18 settembre 1997
«La sospensione della decorrenza dei termini massimi di custodia cautelare per il periodo necessario alla redazione della sentenza disposta all'esito del giudizio di primo grado, incide sui termini di fase relativi all'appello, che cominciano...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4997 del 27 novembre 1996
«La sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare disposta per il periodo necessario alla redazione della sentenza ai sensi dell'art. 304 comma primo, lett. c), opera sui termini previsti per la fase di appello rispetto alla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12372 del 23 marzo 2007
«La sospensione dei termini di custodia cautelare di cui all'art. 304, comma primo, lett. c), c.p.p. rappresenta un'ipotesi di sospensione automatica che opera a vantaggio della successiva fase di appello e in relazione a tutti i reati oggetto...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 27361 del 13 luglio 2011
«È legittimo il provvedimento di sospensione dei termini di durata della custodia cautelare, in pendenza dei termini per la redazione della sentenza, ex art. 304, comma primo, lett. c), c.p.p., assunto d'ufficio, senza il previo contraddittorio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4042 del 25 gennaio 2000
«Una volta instaurata la fase di appello, spetta al giudice d'appello la competenza ad adottare il provvedimento dichiarativo della sospensione ex lege dei termini di custodia cautelare, ai sensi dell'art. 304, comma 1, lett. c), c.p.p., per il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 596 del 15 marzo 1999
«In tema di misure cautelari personali, il provvedimento con il quale il giudice dispone la sospensione dei termini di custodia cautelare a norma dell'art. 304 c.p.p. può essere adottato dallo stesso giudice che ha emesso la sentenza anche dopo il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1875 del 23 settembre 1998
«La sospensione dei termini di custodia cautelare per la redazione della sentenza non deve necessariamente essere pronunciata contestualmente al dispositivo, ma può esser disposta successivamente da un giudice diverso, anche in senso processuale....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3676 del 7 agosto 1996
«In materia di sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare (art. 304 c.p.p.), la competenza ad emettere il provvedimento sospensivo, ai fini della redazione della motivazione della sentenza, spetta al giudice che ha...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2720 del 23 agosto 1994
«In tema di sospensione dei termini di custodia cautelare, l'art. 304, comma 2, c.p.p. prevede un potere discrezionale che il giudice può esercitare quando ricorrano due condizioni: che si tratti di reati indicati dall'art. 407, comma 2, lett. a),...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3940 del 6 agosto 1998
«La sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare durante la stesura della motivazione della sentenza di primo grado, prevista dall'art. 304, comma primo, lett. c) c.p.p., opera a vantaggio della successiva fase di appello, in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3327 del 8 luglio 1998
«La sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare durante la stesura della motivazione della sentenza di primo grado, prevista dall'art. 304, comma primo, lett. c) c.p.p., opera a vantaggio della successiva fase di appello, in...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 35599 del 17 settembre 2012
«La parte civile è priva di interesse a proporre impugnazione avverso la sentenza di proscioglimento dell'imputato per improcedibilità dell'azione penale dovuta a difetto di querela, trattandosi di pronuncia penale meramente processuale priva di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 45498 del 9 dicembre 2008
«È inammissibile per carenza d'interesse l'impugnazione della parte civile avverso la sentenza di proscioglimento per l'improcedibilità dell'azione penale dovuta a difetto di querela, atteso che la stessa ha natura esclusivamente penale, non è...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7209 del 14 luglio 1995
«L'impugnazione esperibile avverso sentenza di condanna per contravvenzione per la quale sia stata inflitta la sola pena dell'ammenda in tutto o in parte come sanzione sostitutiva dell'arresto, è l'appello e non il ricorso per cassazione.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11186 del 9 novembre 1994
«Il principio della conservazione del mezzo di impugnazione impropriamente proposto può operare soltanto quando abbia tutti i requisiti sostanziali e formali del mezzo che si sarebbe dovuto correttamente proporre. Ne consegue che qualora avverso...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1566 del 15 febbraio 1992
«Qualora contro una medesima sentenza siano stati presentati più gravami, uno dei quali comporti la conversione degli altri in appello, un'impugnazione avverso la detta sentenza proposta come appello, ma correttamente qualificabile ricorso per...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 18654 del 26 aprile 2013
«È inappellabile la sentenza di condanna alla sola pena pecuniaria, anche se erroneamente inflitta. (Fattispecie relativa a condanna erroneamente inflitta alla sola pena pecuniaria per il reato di cui all'art. 186 c.d.s.).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 227 del 9 gennaio 2003
«In caso di annullamento con rinvio a seguito dell'accoglimento di ricorso per cassazione proposto avverso sentenza all'epoca inappellabile, la sopravvenuta appellabilità della medesima sentenza importa che il giudice di rinvio debba essere...»