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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5548 del 5 giugno 1998
«La notificazione dell'impugnazione equivale – agli effetti della scienza legale – alla notificazione della sentenza oggetto di impugnazione. Da ciò consegue che, ove il soccombente in primo grado proponga, avverso la relativa sentenza non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5593 del 6 giugno 1998
«La perdita o l'acquisto della capacità di stare in giudizio non assumono rilevanza processuale se non sono portate a conoscenza della controparte o del giudice; pertanto deve ritenersi ritualmente eseguita la notifica dell'atto d'appello...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5743 del 10 giugno 1998
«Nell'ipotesi in cui al difensore che, esercitando fuori distretto, abbia eletto domicilio nel luogo ove ha sede l'autorità adita e competente a norma dell'art. 82 R.D. n. 37 del 1934, sia stato notificato l'atto d'appello a mani proprie, ancorché...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5988 del 16 giugno 1998
«Nel rito del lavoro, l'appellante principale non ha un diritto soggettivo a replicare con difese scritte all'appello incidentale dell'avversario, essendo tale possibilità prevista, in suo favore, solo in via indiretta, a norma del combinato...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6059 del 17 giugno 1998
«È inammissibile il ricorso per Cassazione avverso il provvedimento con il quale il giudice di appello nega la propria competenza funzionale sull'istanza di revoca della provvisoria esecuzione della sentenza di primo grado e rimette gli atti al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6248 del 23 giugno 1998
«In tema di interpretazione di una clausola compromissoria, il carattere rituale ovvero irrituale dell'arbitrato in essa previsto va desunto con riguardo alla volontà delle parti ricostruita secondo le ordinarie regole di ermeneutica contrattuale,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6272 del 24 giugno 1998
«Nell'ambito delle argomentazioni difensive delle parti, genericamente qualificabili come eccezioni, vanno distinte quelle che consistono nella semplice negazione del fatto costituito del diritto esercitato dalla controparte (mera difesa), quelle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6547 del 3 luglio 1998
«Il giudice di appello che affermi la giurisdizione del giudice ordinario negata dal giudice di primo grado non può decidere nel merito la causa ma deve rimetterla al primo giudice, dando luogo in caso contrario ad una sentenza nulla per violazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6897 del 14 luglio 1998
«Quando il convenuto nell'eccepire la prescrizione del diritto vantato dall'attore non indichi a quale tipo di prescrizione intende riferirsi, tale eccezione deve presumersi proposta con riguardo al termine decennale, salvo che nell'ulteriore corso...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7250 del 23 luglio 1998
«Nell'ipotesi in cui il primo giudice si sia pronunciato sul merito della eccezione di prescrizione sollevata dalla parte convenuta, senza rilevarne la tardività in relazione al disposto dell'art. 416 c.p.c., il giudice di appello non può rilevare...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7283 del 24 luglio 1998
«A norma dell'art. 330, comma 1, c.p.c., l'impugnazione, sia nel caso in cui non sia stata preceduta dalla notificazione della sentenza sia nell'ipotesi che nell'atto di notificazione di questa ultima manchi l'indicazione della residenza e...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7339 del 27 luglio 1998
«L'art. 353 c.p.c. — disponendo la regressione della causa al primo giudice, quando questi abbia negato la giurisdizione affermata invece, dal giudice d'appello — è una norma di carattere eccezionale e, quindi di stretta interpretazione,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9703 del 29 settembre 1998
«Non costituisce domanda «nuova», ma solo precisazione di quella già formulata con l'atto introduttivo del giudizio, la richiesta, contenuta in atto successivo, di applicazione di criteri specifici per la commisurazione del maggior danno ex art....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9731 del 29 settembre 1998
«... appellata dal datore di lavoro con censure relative all'an debeatur la sentenza di rigetto dell'opposizione al decreto ingiuntivo di condanna al pagamento dell'indennità di reintegrazione in favore di un dipendente licenziato, il successivo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9862 del 5 ottobre 1998
«La prevenzione operata con l'impugnazione principale fa sì che ogni altra impugnazione debba proporsi non solo con le forme dell'appello incidentale, ma nel termine proprio di quest'ultimo, che è quello prescritto dall'art. 343 comma primo c.p.c....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10078 del 17 settembre 1999
«Il decreto con cui la Corte d'Appello, ai sensi del quarto comma dell'art. 5 della legge 13 aprile 1988, n. 117, pronunciando in sede di reclamo avverso il decreto di declaratoria della inammissibilità della domanda ex art. 2 della stessa legge, a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1050 del 6 febbraio 1999
«La promessa di vendita di un bene oggetto di comunione (e considerato dalle parti come un “unicum” inscindibile) ha, come suo contenuto, una obbligazione indivisibile, così che l'adempimento e l'esecuzione in forma specifica dell'obbligo a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11050 del 5 ottobre 1999
«L'atto di appello notificato, in violazione dell'art. 330, primo comma, c.p.c., alla parte personalmente e non presso il procuratore costituito nel giudizio di primo grado è affetto da nullità; se il giudice d'appello non prevede a rilevare il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11252 del 7 ottobre 1999
«Nel rito del lavoro la sussistenza di fatti modificativi, impeditivi o estintivi della pretesa attorea costituenti «mere difese» può essere dedotta per la prima volta anche in appello ed è rilevabile d'ufficio anche nel silenzio della parte...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1158 del 11 febbraio 1999
«L'azione diretta alla demolizione di un bene comune a più persone, dovendo necessariamente essere proposta nei confronti di tutte, dà vita ad una ipotesi di litisconsorzio necessario, con la conseguenza che, ove, nel giudizio di primo grado, sia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12052 del 26 ottobre 1999
«Il potere del giudice di appello di rimettere la causa al giudice di primo grado ha carattere eccezionale concretandosi in una deroga al principio secondo cui i motivi di nullità si convertono in motivi d'impugnazione, e, pertanto, può essere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12538 del 12 novembre 1999
«Secondo l'art. 14 della legge 31 maggio 1995, n. 218, sulla riforma del sistema di diritto internazionale privato, l'accertamento della legge straniera dev'essere compiuto d'ufficio dal giudice e, pertanto, le norme di diritto straniero richiamate...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12586 del 12 novembre 1999
«Le pronunce sulla sola competenza, pur se emesse in grado di appello e pur quando abbiano riformato per incompetenza la sentenza di primo grado riguardante anche il merito, sono impugnabili soltanto con il regolamento necessario di competenza, a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1267 del 15 febbraio 1999
«Nel vigente sistema giusprocessualistico, ai sensi degli artt. 353 e 354 c.p.c., la regressione del giudizio dal secondo al primo grado è prevista e consentita solo eccezionalmente, in ipotesi tassativamente determinate. Pertanto, nel caso in cui...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12733 del 17 novembre 1999
«In base agli artt. 276, 132, 429 e 437 c.p.c., anche nel rito del lavoro la paternità della decisione spetta al collegio che l'ha deliberata in camera di consiglio, essendo la funzione della lettura del dispositivo solo quella di rendere pubblica...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12840 del 19 novembre 1999
«Il valore dell'enunciato del secondo comma dell'art. 437 c.p.c., per cui in appello non sono ammesse nuove eccezioni, consiste nel non consentire alla parte di chiedere una decisione su questioni che il giudice può esaminare solo se la parte ne fa...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12935 del 22 novembre 1999
«Il ricorso per saltum in cassazione, sull'accordo delle parti di omettere l'appello, ai sensi dell'art. 360, comma secondo, c.p.c., è ammissibile anche avverso sentenza appellabile emessa dal pretore, ancorché la suddetta norma si riferisca...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13056 del 24 novembre 1999
«Se il giudice d'appello accerti la nullità della notificazione dell'atto di citazione per il giudizio di primo grado, nel quale il convenuto, dichiarato contumace per omesso rilievo del vizio invalidante, si sia costituito dopo la prima udienza e,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13140 del 25 novembre 1999
«Nel rito del lavoro, l'eccezione di prescrizione, che ha natura di eccezione in senso proprio, non può essere proposta per la prima volta in appello (neppure dalla parte rimasta contumace in primo grado), ostandovi il disposto dell'art. 437,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13308 del 29 novembre 1999
«L'onere di espressa riproposizione in appello disposto dall'art. 346 c.p.c. riguarda le domande ed eccezioni non esaminate o non accolte dal giudice di primo grado e non è, pertanto, estensibile alle domande ed eccezioni che il primo giudice abbia...»