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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2638 del 10 marzo 1998
«La contestazione del debitore il quale sostenga che con l'atto di precetto è stato chiesto il pagamento di interessi sulla somma capitale, non dovuti in tutto o in parte, si configura come opposizione all'esecuzione ai sensi dell'art. 615 c.p.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 731 del 31 gennaio 1981
«La notificazione del decreto ingiuntivo a persona diversa da quella contro la quale è stato emesso non è idonea a far assumere al destinatario della notificazione stessa la qualità di intimato, e, quindi, di legittimato a proporre l'opposizione,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17862 del 31 agosto 2011
«Il provvedimento previsto dall'art. 24, secondo comma, della legge 24 dicembre 1969, n. 990, è suscettibile di riesame in sede di decisione definitiva del grado di giudizio in cui sia stato emesso; pertanto, pure laddove si lamenti che sia stata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10577 del 4 luglio 2003
«Nel procedimento, di volontaria giurisdizione, previsto dalla legge 15 gennaio 1994, n. 64 (di ratifica ed esecuzione della Convenzione de L'Aja del 25 ottobre 1980 in tema di sottrazione internazionale di minori) — inquadrabile nello schema...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 6682 del 4 giugno 1992
«Il principio di specialità, riaffermato nel primo comma dell'art. 14 della Convenzione europea di estradizione (firmata a Parigi il 13 dicembre 1957 e ratificata con legge n. 300 del 1963) non preclude in assoluto l'esercizio della giurisdizione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10828 del 8 novembre 1988
«L'imputabilità attiene ad uno stato del oggetto agente e non al fatto e, pertanto, non è possibile inquadrare il tema della capacità psichica in quello della definizione giuridica del fatto. Da ciò consegue che il giudice di appello non può...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10440 del 20 novembre 1984
«Colpevolezza e imputabilità agiscono su piani diversi, poichè la seconda costituisce il presupposto non solo logico e giuridico, ma anzitutto naturalistico della prima. Pertanto, i due concetti sono fra loro indipendenti, sicchè l'indagine sulla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2288 del 15 giugno 1994
«La conversione delle pene della multa e dell'ammenda non eseguite per insolvibilità del condannato in libertà controllata o in lavoro sostitutivo è disciplinata non già dall'art. 135 c.p. sibbene dagli artt. 136 c.p. e 102 della L. 24 novembre...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1817 del 14 agosto 1996
«Nessuna delle esigenze cautelari indicate dall'art. 274 c.p.p., come presupposto inderogabile per disporre la custodia cautelare in carcere, riveste carattere punitivo ed emendativo, rispondendo tutte a necessità di ordine processuale o preventivo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 188 del 7 febbraio 1966
«A tutela dell'interesse militare e, perciò stesso, dell'interesse della sicurezza dello Stato, il codice penale vigente, innovando a quello del 1889, prevede un gruppo di disposizioni che puniscono come delitti fatti che siano compiuti a fine di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12625 del 16 marzo 2004
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 278 c.p.(offesa all'onore ed al prestigio del Presidente della Repubblica) sotto il profilo della violazione del principio di uguaglianza per la irragionevolezza della...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1 del 18 marzo 1970
«Il delitto di attentato contro l'integrità dello Stato, enunciato dalla legge nella ipotesi astratta di «un fatto diretto a sottoporre il territorio dello Stato o una parte di esso alla sovranità di uno Stato straniero» (art. 241 c.p.), si...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4060 del 25 gennaio 2008
«I danni non patrimoniali, rappresentati da turbamenti morali della collettività, sono risarcibili a favore degli enti pubblici esponenziali di essa, anche qualora taluno di tali enti sia stato costituito in epoca successiva alla consumazione del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13451 del 30 dicembre 2000
«In relazione alla configurabilità del reato di interruzione di un ufficio o servizio pubblico (o di pubblico interesse), l'accesso ai documenti amministrativi (mediante esame o estrazione di copie), è riconosciuto dall'art. 22 L. n. 241 del 1990 a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 50334 del 13 dicembre 2013
«Il delitto di cui all'art. 356 cod. pen. presuppone un inadempimento fraudolento che si ponga come momento di una complessiva inesecuzione della prestazione, letta nella sua integralità e non parcellizzata tramite i singoli momenti attraverso i...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3446 del 5 dicembre 1995
«La fattispecie di cui all'art. 374 bis c.p. (false dichiarazioni od attestazioni in atti destinati all'autorità giudiziaria) si riferisce a due specifiche attività documentative («dichiarare» e «attestare») e a due specie di documenti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11487 del 28 novembre 1988
«Il reato di favoreggiamento personale prevede, come condotta punibile, l'aiuto finalizzato alla elusione delle investigazioni: quindi il termine «aiuta» contenuto nell'art. 378 c.p., ha un significato di larga accezione, comprensivo di ogni...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3329 del 14 marzo 1988
«In ordine al reato di lesioni volontarie il dolo consiste nella cosciente volontà del fatto e, inoltre, nella volontà dell'evento giuridico e cioè dell'offesa dell'interesse tutelato dalla norma, e poiché tale risultato si considera voluto non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14063 del 13 dicembre 1986
«L'omicidio preterintenzionale richiede che l'autore della aggressione abbia commesso atti diretti a percuotere o ledere e che esista un rapporto di causa ad effetto tra i predetti atti e l'evento letale senza la necessità che la serie causale, che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6863 del 14 giugno 1994
«In tema di stupefacenti, l'attenuante speciale di cui all'art. 73, comma 7, D.P.R. n. 309/1990 ha una configurazione più ampia di quella prevista dall'art. 62 n. 6 c.p. Essa non si ricollega al reato, bensì alla «attività criminosa», che è...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2280 del 28 gennaio 1993
«Ai fini della determinazione dei criteri di irrogazione della pena, non occorre nella motivazione una «parte spaziale autonoma» essendo sufficiente che i relativi criteri siano indicati nell'intero corpo della decisione.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 29106 del 18 luglio 2001
«L'accertamento del fatto-reato in tutte le sue componenti, comprese quelle circostanziali, presenta carattere di priorità rispetto a quello dell'imputabilità del soggetto cui il fatto medesimo viene attribuito. (Nella specie, in applicazione di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12862 del 11 novembre 1999
«La sospensione del corso della prescrizione prevista dall'art. 159, primo comma, ultima parte, c.p. «in ogni caso in cui la sospensione dei termini di custodia cautelare è imposta da una particolare disposizione di legge» implica l'esistenza di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5610 del 5 maggio 1980
«Ai sensi dell'art. 473 comma terzo, c.p., l'applicazione delle disposizioni penali di cui ai primi due commi è subordinata all'osservanza delle norme delle leggi interne o delle convenzioni internazionali sulla tutela della proprietà intellettuale...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7701 del 31 maggio 1990
«Il reato di favoreggiamento può commettersi anche prima di un procedimento penale, essendo sufficiente la possibilità di investigazioni e di ricerche. (Nella specie è stato rilevato che la condotta dell'imputato era parimenti censurabile in sede...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 27699 del 20 maggio 2010
«In tema di opere soggette a presentazione di denuncia di inizio attività (DIA), assume la qualità di persona esercente un servizio di pubblica necessità e risponde, quindi, del reato di falsità ideologica in certificati, il progettista che, nella...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16687 del 29 novembre 1989
«Scopo della norma posta dall'art. 490 c.p. è la tutela della fede pubblica attraverso la conservazione di atti pubblici o scritture private per il loro insostituibile valore documentale. Ne consegue che la lesione o messa in pericolo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15931 del 28 luglio 2015
«In tema di interpretazione di un testamento, la volontà del testatore, alla stregua del principio generale di ermeneutica di cui all'art. 1362 c.c., va individuata sulla base dell'esame globale della scheda testamentaria e non di ciascuna singola...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41322 del 14 ottobre 2015
«In tema di successione di leggi processuali nel tempo, non opera il principio della retroattività della disposizione più favorevole, nemmeno nell'ambito delle misure cautelari, poiché non esistono principi di diritto intertemporale propri della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 49666 del 28 dicembre 2004
«In tema di immunità previste dal diritto internazionale, poiché alla Repubblica del Montenegro non spetta, nell'ambito della comunità internazionale, la qualifica di Stato sovrano e di soggetto autonomo e indipendente (che fa capo solo allo Stato...»