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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5312 del 15 maggio 1995
«In tema di risarcimento del danno, nel caso di giudizio sull'an separato da quello sul quantum le circostanze imputabili al danneggiato ed idonee a determinare un suo concorso di colpa vanno dedotte ed esaminate in sede di accertamento generico...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 567 del 19 gennaio 1995
«Con riguardo al danno provocato dallo scoppio di una bombola di gas, nell'ipotesi in cui non si fornisca la prova della causa dello scoppio, possono operare cumulativamente la presunzione di responsabilità a carico del produttore-distributore,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6028 del 29 maggio 1995
«La domanda di revocazione di una sentenza pronunciata per effetto del dolo di una della parti in danno dell'altra (art. 395 comma primo n. 1 c.p.c.) non richiede l'esistenza di una prova precostituita; se tuttavia il dolo consiste nella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6282 del 3 giugno 1995
«Ai sensi dell'art. 1 comma secondo della legge 1 febbraio 1993, n. 25, che ha convertito, con modificazioni, il D.L. 4 dicembre 1992, n. 471, recante interventi urgenti nelle zone della Liguria e della Toscana colpite da eccezionali avversità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6471 del 8 giugno 1995
«Poiché il vincolo della garanzia ipotecaria opera in danno del terzo acquirente dell'immobile ipotecato solo nei limiti della somma per la quale è iscritto e delle ulteriori somme alle quali la garanzia è estesa ai sensi dell'art. 2809 c.c., il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7022 del 21 giugno 1995
«La legge 26 marzo 1983, n. 84, che ha sostituito, in materia di trasporti aerei internazionali, ai fini della responsabilità del vettore, la somma in franchi d'oro Poincarè di cui alla Convenzione di Varsavia del 12 ottobre 1929 emendata dal...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7074 del 22 giugno 1995
«In tema di accertamento della proprietà, come di ogni altro diritto reale, i diversi titoli su cui essa può essere fondata (quali, esemplificativamente, l'atto negoziale, l'usucapione, la destinazione del padre di famiglia) costituiscono la prova...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7683 del 13 luglio 1995
«In caso di inadempimento delle obbligazioni pecuniarie, la parte che intende ottenere, ai sensi dell'art. 1224, c.c., un ristoro superiore all'importo degli interessi legali deve formulare una specifica domanda, poiché la richiesta introduce nel...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8719 del 9 agosto 1995
«Nel caso di scontro tra veicoli la cui responsabilità sia riconosciuta a carico dei rispettivi conducenti in base alla presunzione di cui all'art. 2054, la persona trasportata su uno dei veicoli a titolo di cortesia non può agire nei confronti del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10723 del 2 dicembre 1996
«L'art. 2048 c.c., dopo aver previsto la responsabilità dei precettori e dei maestri d'arte per i danni cagionati dal fatto illecito dei loro allievi nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza, dispone che tali soggetti sono liberati dalla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1501 del 27 febbraio 1996
«Poiché nel nuovo codice di procedura penale non è stata riprodotta la disposizione di cui all'art. 3, secondo comma, del codice abrogato, né sono state reiterate le altre disposizioni alla stessa collegate (artt. 24 ss. dello stesso codice) – con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2192 del 15 marzo 1996
«Il danno cagionato dalla fauna selvatica, che ai sensi della legge 27 dicembre 1977, n. 968 appartiene alla categoria dei beni patrimoniali indisponibili dello Stato, non è risarcibile in base alla presunzione stabilita nell'art. 2052 c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2906 del 29 marzo 1996
«Nella liquidazione del danno derivante da licenziamento illegittimo, il giudice deve tener conto, a titolo di aliunde perceptum, dell'indennità di disoccupazione percepita dal lavoratore licenziato nel periodo considerato ai fini della suddetta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3131 del 4 aprile 1996
«Il principio della presunzione di uguale concorso di colpa di cui all'art. 2054, secondo comma, c.c. ha carattere sussidiario ed opera soltanto nel caso in cui non risulti possibile accertare in concreto le cause dell'evento dannoso. Detto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5790 del 22 giugno 1996
«In caso di ritardato pagamento dei compensi dovuti per prestazioni professionali ad ingegneri ed architetti non trovano applicazione le disposizioni dell'art. 429, terzo comma, c.p.c., in materia di interessi e rivalutazione, salvo che nei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8287 del 16 settembre 1996
«Il danno biologico, inteso come menomazione dell'integrità psico-fisica del soggetto, costantemente presente in ogni fatto illecito che rechi danno alla persona, può essere liquidato, in difetto di criteri obiettivi per l'esatta quantificazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11386 del 17 novembre 1997
«Per il disposto degli artt. 40 e 41 c.p., applicabili anche all'illecito civile, il comportamento successivo del danneggiato esclude la responsabilità del danneggiante ove costituisca causa unica ed esclusiva dell'evento dannoso elidendo ogni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12193 del 2 dicembre 1997
«Dalle attività pericolose che per loro stessa natura od anche per i mezzi impiegati rendono probabile e non semplicemente possibile il verificarsi di un evento dannoso e che importano responsabilità ex art. 2050 c.c., devono essere tenute distinte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1683 del 24 febbraio 1997
«Gli insegnanti delle scuole elementari rispondono dei danni cagionati dall'atto illecito dei loro allievi nel tempo in cui sono sottoposti alla loro vigilanza, se non provano ex art. 2048 c.c. di non aver potuto impedire il fatto e, quindi,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1688 del 24 febbraio 1997
«Il giudice è obbligato a segnalare al competente ufficio delle imposte dirette, ai sensi dell'art. 4 secondo comma D.L. 23 dicembre 1976 n. 857 (convertito nella legge 26 febbraio 1977 n. 39) anche l'omessa presentazione della denuncia dei redditi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 380 del 16 gennaio 1997
«Il risarcimento del danno per equivalente costituisce una reintegrazione del patrimonio del creditore che si realizza mediante l'attribuzione, al creditore, di una somma di danaro pari al valore della cosa o del servizio oggetto della prestazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4182 del 13 maggio 1997
«Nel giudizio di cassazione, in cui i motivi del ricorso esplicano una funzione determinativa e limitativa dell'oggetto del giudizio, l'art. 3, comma sessantacinquesimo, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, che ha stabilito nuovi criteri per la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4196 del 13 maggio 1997
«La presunzione di colpa prevista dall'art. 2051 c.c. per i danni cagionati dalle cose in custodia, gravante su colui che esercita il potere fisico sulla cosa stessa, costituisce estrinsecazione del dovere di vigilare e di tenere la cosa sotto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4237 del 14 maggio 1997
«Il principio della compensatio lucri cum damno trova applicazione quando il danno ed il vantaggio siano conseguenza immediata e diretta dello stesso fatto, il quale abbia in sé l'idoneità a produrre ambedue gli effetti e non quando il vantaggio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4476 del 20 maggio 1997
«La domanda avente ad oggetto il pagamento di interessi di mora ed il risarcimento del danno ulteriore da svalutazione monetaria, in conseguenza del ritardo nell'adempimento di un'obbligazione pecuniaria (nella specie, pagamento di prestazioni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5250 del 11 giugno 1997
«La presunzione di colpa posta, ex art. 2054 comma secondo, a carico dei conducenti di veicoli per la ipotesi di scontro tra i medesimi ha funzione meramente sussidiaria, ed opera solo se non sia possibile accertare, in concreto, le rispettive...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6069 del 5 luglio 1997
«Considerata la facoltà del giudice di qualificare giuridicamente la domanda sulla base dei fatti dedotti e di accoglierla parzialmente, non si verifica la violazione del principio di corrispondenza tra chiesto e pronunciato quando, lamentata da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6563 del 17 luglio 1997
«La Corte di cassazione, in ipotesi di ius superveniens incidente su questioni ancora aperte in relazione ai motivi di ricorso e alla mancata formazione di un giudicato anche implicito, deve limitarsi a cassare con rinvio la pronuncia impugnata,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6664 del 19 luglio 1997
«Non costituisce motivo di inammissibilità del ricorso incidentale la circostanza che, con esso, venga impugnato un provvedimento diverso da quello oggetto del ricorso principale, a condizione che si tratti di provvedimento adottato nello stesso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9742 del 7 ottobre 1997
«È corretta ed adeguatamente motivata la decisione del giudice di merito, il quale abbia stabilito un nesso causale tra l'assenza ingiustificata dell'insegnante dall'aula, ed il danno subito da uno degli allievi in conseguenza della condotta...»