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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 598 del 7 luglio 1988
«Ai sensi degli art. 6, D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199 e 20, l. 6 dicembre 1971, n. 1034, decorso inutilmente il termine di novanta giorni dalla presentazione del ricorso gerarchico senza che sia stata notificata all'interessato la decisione...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 346 del 9 maggio 1983
«E' inammissibile il ricorso giurisdizionale diretto all'annullamento del provvedimento tardivo di rigetto del ricorso gerarchico originariamente proposto contro l'atto dell'autorità periferica, trattandosi di provvedimento meramente confermativo...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 382 del 22 gennaio 2018
«Il decorso del termine per decidere sul ricorso gerarchico non ha effetti sostanziali poiché non determina una decisione tacita di rigetto, ma ha solo effetti processuali, concedendo all'interessato la facoltà a proporre ricorso giurisdizionale....»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 16360 del 28 giugno 2013
«In materia di repressione delle violazioni delle leggi finanziarie, dopo la notifica al trasgressore dell'ordinanza-ingiunzione che determina l'ammontare della pena pecuniaria (notifica che ha effetto interruttivo della prescrizione ai sensi...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 6712 del 29 dicembre 2012
«Infatti, non a caso l'atto introduttivo non viene denominato "ricorso" ovvero "reclamo" o "opposizione", ma semplicemente: "informativa dell'intento di proporre ricorso giurisdizionale"; e il silenzio non viene denominato "rigetto" o "rifiuto" ma...»
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Consiglio di Stato, Sez. I, sentenza n. 2154 del 11 dicembre 2009
«Il decorso del termine di novanta giorni previsto dall'art. 6 dei D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199, entro il quale il ricorso gerarchico deve essere deciso dall'Autorità amministrativa non ha effetti sostanziali ma processuali, giacché abilita il...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 450 del 9 aprile 1990
«Il decorso del termine di 90 giorni per la formazione del silenzio rigetto ai sensi dell'art. 6 D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199 non ha effetti sostanziali, non concretando alcun provvedimento amministrativo, ma produce soltanto effetti...»
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Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana, sentenza n. 325 del 2 novembre 1992
«Il mancato riscontro del ricorso gerarchico nel termine di novanta giorni previsto dall'art. 6 del D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199, pur dando luogo alla formazione del silenzio-rigetto, esplica effetti di natura meramente processuale, nel senso...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 585 del 15 novembre 1982
«Trentino-Alto Adige 29 novembre 1978, n. 25, relativo alla classificazione degli immobili da parte dei comuni, ai fini dell'applicazione della tassa di soggiorno, nel disciplinare il ricorso gerarchico improprio in materia, prevedendo la...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 4 del 7 febbraio 1978
«Nel caso in cui l'autorità adita con ricorso gerarchico emana una decisione esplicita di accoglimento dopo la scadenza del termine di 90 giorni previsto dall'art. 6 D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199, questa decisione equivale ad una revoca di...»
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Cassazione civile, Sez. Trib., sentenza n. 12263 del 25 luglio 2007
«In tema di imposta di consumo, la proposizione del ricorso amministrativo, ai sensi dell'art. 90 R.D. 14 settembre 1931, n. 1175, produce un effetto interruttivo della prescrizione con carattere permanente fino al momento in cui la decisione del...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 971 del 19 luglio 1999
«La decisione di rigetto del ricorso gerarchico successiva al termine di 90 giorni di cui all'art. 6 D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199 corrisponde a semplice conferma del provvedimento tacito di diniego già maturatosi, salvo la presenza di motivi...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. gen., sentenza n. 72 del 29 maggio 1997
«È ammissibile il ricorso straordinario al capo dello Stato nei confronti dell'inerzia mantenuta dalla commissione medica superiore sul ricorso proposto contro la determinazione della commissione medica di primo grado, di rigetto della pretesa...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 20718 del 13 agosto 2018
«In tema di ricorso per cassazione, l'omesso esame di una questione riguardante l'interpretazione del contratto, non costituendo "fatto decisivo" del giudizio, non è riconducibile al vizio di cui all'art. 360, comma 1, n. 5, c.p.c., atteso che...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 26733 del 23 ottobre 2018
«Nel processo civile, è affetta da vizio di ultrapetizione la decisione che dichiari l'estinzione del giudizio per una "causa petendi" diversa da quella indicata dalle parti. (Nella specie, in applicazione del principio, la S.C. ha ravvisato il...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 20396 del 1 agosto 2018
«Il provvedimento emesso a conclusione del giudizio di liberazione degli immobili dalle ipoteche, allorquando vi sia contrasto fra le parti, tanto se di accoglimento, quanto se di rigetto dell'istanza di liberazione, pur essendo decisorio, in...»
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Corte di Giustizia dell'Unione Europea, Sez. II, sentenza n. 186 del 21 aprile 2005
«Il termine di due mesi previsto dall'art. 3, n. 4, della direttiva del Consiglio 7 giugno 1990, 90/313/CEE, concernente la libertà di accesso all'informazione in materia di ambiente, è un termine perentorio; la decisione di cui...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., ordinanza n. 167 del 7 gennaio 2019
«Nell'ipotesi di cassazione con rinvio innanzi al giudice di primo ed unico grado, la sentenza del giudice di rinvio (salvo il caso di rinvio cd. restitutorio) è impugnabile in via ordinaria solo con ricorso per cassazione, senza che rilevi...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 28432 del 5 novembre 2019
«Il decreto di rigetto della Corte d'Appello, pronunziato sul ricorso avverso il rifiuto del cancelliere di rilasciare alla parte copia in forma esecutiva del decreto ingiuntivo reso ai sensi dell'art. 5 della l. n. 89 del 2001 e motivato sul...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20983 del 6 ottobre 2014
«In caso di rigetto dell’opposizione a verbale di accertamento di violazione del codice della strada, la sentenza di condanna dell’opponente al pagamento di una somma superiore a quella prestata, quale cauzione, all'atto del deposito del...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 8366 del 10 aprile 2006
«Costituisce principio consolidato, che giustifica il rigetto del ricorso dell'Amministrazione in camera di consiglio ex art. [[n375cpc]] c.p.c. (nonostante il pubblico ministero avesse chiesto l'accoglimento), l'affermazione secondo cui non sono...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, sentenza n. 2562 del 9 febbraio 2016
«L'ordinanza di rigetto dell'istanza di ricusazione non è impugnabile con ricorso straordinario per cassazione perché, pur avendo natura decisoria, manca del necessario carattere di definitività e non ne è precluso il riesame nel corso del...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 16205 del 27 giugno 2013
«Pertanto, il principio di assoluta inimpugnabilità di tale ordinanza, neppure col ricorso straordinario per cassazione ex art. 111 Cost., vale anche per l'ordinanza di rigetto, in quanto il provvedimento comunque reso sull'istanza di correzione di...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 5733 del 27 febbraio 2019
«Pertanto, il principio di assoluta inimpugnabilità di tale ordinanza, neppure col ricorso straordinario per cassazione ex art. 111 Cost., vale anche per quella di rigetto, in quanto il provvedimento comunque reso sull'istanza di correzione di una...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 27412 del 8 ottobre 2021
«L'atto di costituzione in mora è un atto giuridico unilaterale recettizio per il quale è richiesta la forma scritta, ed è idoneo a produrre l'effetto interruttivo della prescrizione previsto dall'art. 2943, comma 4, c.c., a condizione che esso...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 16601 del 5 luglio 2017
«Il riconoscimento di una sentenza straniera che contenga una pronuncia di tal genere deve, però, corrispondere alla condizione che essa sia stata resa nell'ordinamento straniero su basi normative che garantiscano la tipicità delle ipotesi di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 26837 del 25 novembre 2020
«Il ricorso per cassazione redatto mediante la giustapposizione di una serie di documenti integralmente riprodotti è inammissibile per violazione del principio di autosufficienza, il quale postula che l'enunciazione dei motivi e delle relative...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11756 del 17 giugno 2020
«Nel procedimento per il riconoscimento della protezione internazionale la Corte di cassazione non è competente a pronunciarsi sull'istanza di sospensiva dell'esecutività del provvedimento impugnato, poiché l'art. 35 del d.lgs. n. 25 del 2008...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 41008 del 21 dicembre 2021
«Nel giudizio di legittimità, la richiesta di cassazione della sentenza impugnata - che costituisce, ai sensi dell'art. 366, n. 4, c.p.c., requisito di ammissibilità del ricorso incidentale contenuto nel controricorso - può essere formulata anche...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., ordinanza n. 36382 del 24 novembre 2021
«L'accertamento tecnico preventivo ex art. 445-bis c.p.c., espletato ai fini del conseguimento di una determinata prestazione, non può essere utilizzato, in caso di rigetto della domanda per insussistenza del relativo requisito sanitario, quale...»