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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1925 del 19 aprile 1996
«La condanna di primo grado (nella specie, a otto anni di reclusione per concorso esterno in associazione per delinquere di tipo mafioso), sopravvenuta alla revoca di precedente ordinanza di custodia cautelare in carcere, non costituisce, di per sè...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 426 del 10 marzo 1995
«In materia di misure cautelari personali, ai fini indicati dall'art. 274, lettera b), c.p.p., integra la fuga, il trasferimento, o la permanenza in un paese estero quando tale condotta appaia sicuramente diretta a sottrarsi al concreto esercizio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3109 del 10 ottobre 1995
«Ai sensi dell'art. 292 comma 2 lett. c), quale modificato dalla L. 8 agosto 1995 n. 332, l'esposizione nell'ordinanza impositiva di una misura cautelare personale dei motivi per i quali gli elementi di fatto «assumono rilevanza» non può non...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4620 del 15 gennaio 1997
«Ai fini della configurabilità dell'esigenza cautelare del pericolo di reiterazione dei reati, prevista dall'art. 274, lett. c) c.p.p., gli elementi di cautela tratti dalle «specifiche modalità e circostanze del fatto» non possono ricevere una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5178 del 26 ottobre 1996
«L'esigenza cautelare di evitare che l'imputato di gravi delitti possa sottrarsi con la fuga all'esecuzione di un'eventuale condanna è connotata, al pari delle altre finalità cautelari, dal requisito della concretezza degli elementi da cui desumere...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4016 del 17 dicembre 1999
«Il sequestro preventivo di documenti di un procedimento amministrativo, disposto al fine di inibire il protrarsi della ipotizzata attività criminosa ed impedire che questa possa portare a conseguenze ulteriori, essendo diretto a sospendere il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4349 del 21 novembre 1994
«È legittimo il provvedimento che esclude la sussistenza di esigenze cautelari, revocando di conseguenza il mandato di cattura, sul duplice rilievo dell'impossibilità, per gli imputati di inquinare le prove — già tutte acquisite — e dell'assenza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1990 del 12 luglio 1999
«Il pericolo di fuga di cui all'art. 274, lett. b), c.p.p. non può essere desunto esclusivamente da una mera presunzione, quale è la condizione di straniero dell'indagato, ma deve essere ancorato a concreti elementi dai quali sia logicamente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2538 del 4 gennaio 1996
«La legge n. 332/1995 è di immediata applicazione, poiché contiene una normativa di carattere processuale. Si impone pertanto l'annullamento con rinvio per nuovo esame dell'ordinanza di merito allorché la contestata sussistenza delle esigenze...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4495 del 11 novembre 1995
«Qualora sia oggetto del procedimento incidentale di impugnazione un provvedimento sulla libertà personale (nella specie, ordinanza del tribunale del riesame ripristinatoria della custodia in carcere in sostituzione degli arresti domiciliari)...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 27973 del 22 giugno 2004
«Non è deducibile in sede di appello avverso ordinanza reiettiva dell'istanza di revoca della custodia cautelare la questione circa l'operatività del disposto di cui all'art. 275, comma secondo bis. c.p.p., secondo cui la custodia cautelare non può...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43572 del 24 dicembre 2002
«In tema di revoca della custodia cautelare in carcere applicata nei confronti dell'indagato del delitto di associazione di tipo mafioso (art. 416 bis c.p.), l'art. 275, comma 3 c.p.p. pone una presunzione di pericolosità sociale che può essere...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1227 del 15 maggio 1995
«In tema di misure cautelari, gli artt. 275 comma secondo e 299 comma secondo c.p.p. — in attuazione della direttiva impartita dall'art. 2 n. 59 della legge delega n. 81/1987 — stabiliscono che il giudice valuti la ragionevolezza del permanere...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1994 del 18 gennaio 2010
«È impugnabile con l'appello e non con la richiesta di riesame l'ordinanza di custodia cautelare in carcere applicata in sostituzione di precedente misura non detentiva per effetto dell'entrata in vigore del D.L. 23 febbraio 2009, n. 11 (conv. con...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 45008 del 24 novembre 2009
«L'estensione della presunzione legale di inadeguatezza di misure cautelari diverse da quella carceraria, operata dall'art. 2, comma primo, lett. a), del D.L. 23 febbraio 2009, n. 11 (convertito con modd. dalla L. n. 38 del 2009) in relazione ad...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5612 del 2 dicembre 1999
«Non è viziata da contraddittorietà l'ordinanza coercitiva che ritenga la gravità indiziaria degli elementi relativi alla partecipazione di taluno all'associazione dedita al narcotraffico, ma non di quelli concernenti il suo inserimento nel...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5679 del 18 gennaio 1999
«L'indagato ha interesse ad ottenere la scarcerazione, anche se solo parziale e puramente formale, per uno dei reati indicati nell'ordinanza cautelare, tutte le volte che, per effetto di tale provvedimento, pur non conseguendo la totale cessazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2025 del 7 luglio 1995
«Il vigente codice di rito autorizza il giudice, nel corso del dibattimento, a trasmettere gli atti al pubblico ministero in due sole ipotesi: quando rilevi che non si è provveduto alla necessaria modificazione dell'imputazione (art. 521, comma 2);...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5220 del 1 febbraio 1993
«In tema di misure cautelari, se è vero che, in base al disposto di cui all'art. 275 comma terzo c.p.p., la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in ordine a taluno dei delitti ivi indicati dà luogo alla presunzione che siano anche...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5577 del 11 dicembre 1995
«L'ordinanza che, prima della modifica dell'art. 275, comma 3, c.p.p. intervenuta con L. n. 352 del 1995, abbia ritenuto e motivato, al di là della presunzione legale di pericolosità allora vigente, la sussistenza delle esigenze cautelari, resiste...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2442 del 24 novembre 1995
«La modifica del comma 3 dell'art. 275 c.p.p., ad opera dell'art. 4, L. 8 agosto 1995, n. 332, che ha eliminato la presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari per alcuni reati, non comporta alcuna conseguenza in ordine alla decisione del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4479 del 23 novembre 1995
«Ai fini della decisione del ricorso per cassazione proposto nei confronti di un provvedimento emesso prima dell'entrata in vigore della L. 8 agosto 1995, n. 332, occorre fare riferimento alle disposizioni vigenti al momento dell'adozione del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2240 del 19 gennaio 2006
«In tema di misure cautelari personali, è immune da censure l'ordinanza del Tribunale del riesame che ravvisa la sussistenza delle esigenze cautelari di eccezionale rilevanza — atte a giustificare l'adozione della custodia cautelare in carcere nei...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3096 del 20 maggio 1999
«Il divieto della custodia cautelare in carcere per gli ultrasettantenni rappresenta la regola, essendo ammessa solo in via di eccezione la detenzione carceraria, sicché il giudice può esercitare il potere coercitivo di assoggettamento...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3629 del 16 settembre 1994
«Il ricorso per cassazione, proposto a norma dell'art. 311 c.p.p., avverso l'ordinanza con la quale il tribunale (in sede di appello su provvedimenti concernenti la libertà personale) ha rigettato il gravame contro l'ordinanza di applicazione di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 780 del 21 marzo 2000
«Nel caso di trasgressione alle prescrizioni inerenti ad una misura cautelare applicata nel contesto di una scarcerazione per decorrenza del termine massimo di custodia cautelare, il ripristino della custodia in carcere è subordinato, a norma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2172 del 21 settembre 1995
«Il principio dell'applicazione della legge più favorevole non trova attuazione nella fase dinamica preprocessuale delle indagini preliminari, ed in particolare nel procedimento incidentale de libertate ove al tribunale, in sede di riesame o di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6226 del 19 dicembre 1997
«Il tribunale del riesame, chiamato a decidere soltanto se, in ordine al reato per il quale è stata emessa l'ordinanza impugnata, siano ravvisabili gravi indizi di colpevolezza ed esigenze cautelari, non può statuire circa la configurabilità o meno...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 48868 del 19 dicembre 2003
«È ammissibile il ricorso per cassazione avverso il provvedimento reso in tema di isolamento continuo dell'indagato detenuto ai sensi dell'art. 33 n. 3 della legge 26 luglio 1975 n. 354 (c.d. ordinamento penitenziario), trattandosi di provvedimento...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1919 del 2 ottobre 1995
«L'art. 649 c.p.p. (divieto di un secondo giudizio), al pari delle norme sui conflitti positivi di competenza (artt. 28 e ss. c.p.p.) e dell'art. 669 c.p.p. (che disciplina il caso in cui siano emesse più sentenze per il medesimo fatto contro la...»