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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14454 del 27 marzo 2013
«Il giudice che all'esito del dibattimento - di primo grado o di appello - ritenendo erronea una precedente declaratoria di inammissibilità o di rigetto della richiesta di giudizio abbreviato riconosca all'imputato il diritto ad ottenere la...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 8411 del 17 luglio 1998
«Ai fini dell'applicazione all'esito del giudizio abbreviato della pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici, deve sempre aversi riguardo alla pena principale irrogata in concreto, come risultante a seguito della diminuzione effettuata,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5134 del 9 febbraio 2012
«A seguito della sentenza della Grande Chambre della Corte europea dei diritti dell'Uomo n.10249/03 del 17 settembre 2009, nel caso Scoppola contro Italia, il condannato con sentenza passata in giudicato alla pena dell'ergastolo ha diritto di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3173 del 15 marzo 2000
«Poiché le norme che riguardano i presupposti per l'ammissibilità al rito abbreviato sono di natura processuale e soggiacciono, conseguentemente, al principio tempus regit actum, esse valgono soltanto per l'avvenire e, in assenza di diverse...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4753 del 13 dicembre 1994
«L'impugnazione consentita alla parte civile avverso sentenza di proscioglimento dell'imputato emessa all'esito del rito abbreviato (art. 442 c.p.p.), cui la medesima parte civile abbia prestato accettazione, non è il ricorso per cassazione, bensì...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7959 del 18 luglio 1995
«Nell'ipotesi in cui il giudizio in primo grado si sia svolto nella forma del rito abbreviato, l'inosservanza in appello del procedimento in Camera di consiglio non può comportare la nullità del giudizio: infatti la celebrazione del medesimo in...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3799 del 16 aprile 1995
«Il richiamo contenuto nell'art. 443, comma 4, c.p.p. alle forme previste dall'art. 599 c.p.p. implica l'osservanza di queste in ogni caso di appello avverso sentenza pronunciata all'esito di giudizio abbreviato, anche se oggetto del gravame sia la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6580 del 2 giugno 2000
«In tema di applicazione della pena su richiesta, qualora, in sede di legittimità, si rilevi che una clausola dell'accordo concluso tra le parti sia stata pattuita in violazione di legge, la sentenza pronunciata a norma dell'art. 444 c.p.p. non può...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8442 del 4 marzo 2005
«In tema di spese di costituzione e difesa di parte civile, deve ritenersi legittima, in caso di condanna dell'imputato, la liquidazione, in favore della parte civile, anche dell'onorario per l'atto di costituzione e per la procura, nonché per le...»
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Cassazione penale, Sez. IV, ordinanza n. 6755 del 22 febbraio 2005
«In tema di patteggiamento, la persona condannata per il reato di traffico di stupefacenti non ha un diritto automatico alla restituzione delle somme sequestrate atteso che egli, cedente della droga, è parte di un negozio contra legem e dunque non...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6521 del 11 febbraio 2003
«In sede di applicazione pena su richiesta delle parti il giudice, mentre ha l'obbligo di pronunciarsi sulla liquidazione delle spese di costituzione di parte civile, previa verifica generica delle condizioni di legittimazione della costituzione e...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3096 del 13 luglio 2001
«In tema di patteggiamento, con la sentenza emessa ai sensi dell'art. 444 c.p.p. devono essere sempre applicate le sanzioni amministrative accessorie (nella specie: sospensione della patente di guida) che ne conseguono di diritto, di talché...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5936 del 13 febbraio 2002
«Con la sentenza emessa ai sensi dell'art. 444 c.p.p. devono essere sempre applicate le sanzioni amministrative accessorie che ne conseguono di diritto. (In applicazione di tale principio la Corte ha annullato la sentenza di patteggiamento...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4678 del 4 marzo 1997
«In tema di applicazione della pena su richiesta delle parti, qualora per mero errore di calcolo la pena sia stata indicata dalle parti in misura inferiore a quella risultante da un calcolo corretto e il giudice, non rilevando l'errore, abbia...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20 del 3 dicembre 1999
«Con la sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, che è decisione equiparata ad una sentenza di condanna, il giudice è tenuto a dichiarare, ai sensi del primo comma dell'art. 537 c.p.p., l'accertata falsità di atti o di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 641 del 29 marzo 1999
«In tema di patteggiamento il pubblico ministero che abbia prestato il proprio consenso all'applicazione della pena non può poi dolersi con impugnazione della successiva ratifica dei fatti da parte del giudice, nemmeno sotto il profilo del difetto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3251 del 5 gennaio 2000
«Deve ritenersi viziata da violazione di legge ed illogicità manifesta la sentenza con la quale il Gip, applicando la pena su richiesta delle parti, dichiari compensate integralmente le spese nei confronti della parte civile, sul rilievo che,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1889 del 9 giugno 1999
«La natura particolare del rito previsto dall'art. 444 c.p.p. non esclude l'applicabilità della dichiarazione di falsità degli atti e dei documenti prevista dall'art. 537 c.p.p. attesoché la sentenza pronunciata sull'accordo delle parti è...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5 del 28 aprile 2000
«Con il ricorso per cassazione avverso la sentenza di patteggiamento può essere denunciata l'erronea qualificazione giuridica del fatto, così come prospettata dalle parti e recepita dal giudice, in quanto la qualificazione giuridica del fatto è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26728 del 19 giugno 2003
«Il ricorso per cassazione contro la sentenza di applicazione della pena su richiesta che abbia disposto la confisca di denaro ricavato dalla cessione di stupefacenti è inammissibile per carenza di interesse, sebbene la misura, riguardando il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4058 del 10 novembre 1999
«In tema di applicazione della pena su richiesta delle parti, seppure non è di norma possibile una correzione di errori da parte della Corte di legittimità in quanto il rapporto negoziale sottostante preclude ogni intervento che alteri i termini...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 11 del 4 giugno 1996
«Poiché la sentenza emessa all'esito della procedura di applicazione della pena su richiesta delle parti prevista dagli artt. 444 e seguenti c.p.p. non ha natura di sentenza di condanna, in essa non può essere identificato il presupposto al quale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3093 del 4 luglio 1995
«La disposizione di cui all'art. 4 del D.P.R. 22 dicembre 1990 n. 394 la quale stabilisce che il beneficio dell'indulto concesso con lo stesso decreto va revocato di diritto ove colui che ne ha usufruito commetta, nell'arco di cinque anni dalla...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1418 del 21 aprile 1995
«In tema di applicazione della pena su richiesta delle parti, le spese per la conservazione e la custodia delle cose sequestrate non rientrano tra le spese del procedimento in senso stretto che ex art. 445 c.p.p., l'imputato non è tenuto a pagare....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3305 del 5 settembre 1996
«La parte civile ha interesse ad interloquire, nel procedimento di applicazione della pena a richiesta delle parti, su ogni questione affidata alla valutazione del giudice dalla quale possa derivare un pregiudizio al proprio diritto al risarcimento...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2268 del 27 maggio 1998
«In caso di annullamento da parte della Corte di cassazione di una sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, l'effetto demolitorio della pronuncia della Corte riguarda solo la decisione e non anche la richiesta; su questa dovrà...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4606 del 11 ottobre 1995
«Qualora il giudice emetta sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, ritenendo erroneamente corretta la qualificazione giuridica del fatto contestato all'imputato, l'accordo tra le parti è da considerare caducato, in quanto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2491 del 19 giugno 1997
«In caso di annullamento da parte della Corte di cassazione di una sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, l'effetto demolitorio della pronuncia della Corte riguarda soltanto la decisione e non anche la richiesta; su questa...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1969 del 18 marzo 1993
«In materia paesaggistica, l'ordine di rimessione in pristino dello stato originario dei luoghi, disciplinato dall'art. 1 sexies L. 8 agosto 1985, n. 431, ha natura di sanzione penale, in quanto è applicato dal magistrato ordinario, come...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4197 del 22 aprile 1996
«In caso di sentenza a seguito di patteggiamento per il reato di cui all'art. 73 comma 5 D.P.R. 9 ottobre 1990 n. 309 non è possibile disporre la confisca delle somme sequestrate, che dovranno essere restituite all'avente diritto secondo le...»