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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11245 del 18 luglio 2003
«La presunzione di responsabilità di cui all'art. 2047 c.c., posta a carico di chi è tenuto alla sorveglianza dell'incapace, non è applicabile al caso di danni che l'incapace abbia causato a se stesso.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10034 del 9 ottobre 1998
«La presunzione di responsabilità stabilita dall'art. 2049 c.c. postula l'esistenza di un incarico di esecuzione di opere che importi un vincolo di dipendenza, vigilanza e sorveglianza, anche solo temporaneo, ed un collegamento, anche solo di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10382 del 17 luglio 2002
«In tema di responsabilità per esercizio di attività pericolosa (nella specie, produzione e distribuzione di gas in bombole), la presunzione di colpa a carico del danneggiante, posta dell'art. 2050 c.c., presuppone il previo accertamento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8769 del 3 settembre 1998
«Così come, nel caso di danno alla salute di modesta entità, può fondatamente presumersi ex art. 2727 codice civile che i postumi derivati dalle lesioni non avranno alcuna conseguenza sull'attività di lavoro e sulla conseguente capacità di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4609 del 23 maggio 1997
«In caso di lesioni riportate da un lavoratore dipendente, deve presumersi — fatta eccezione per la cosiddetta micropermanente — la influenza negativa della invalidità parziale permanente, sulla percezione di speciali compensi per prestazioni di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4980 del 8 marzo 2006
«A norma dell'art. 2043 c.c., ai prossimi congiunti di un soggetto, deceduto in conseguenza del fatto illecito addebitabile ad un terzo (come nel caso di morte del lavoratore dovuta ad infortunio sul lavoro imputabile al datore di lavoro), compete...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2816 del 23 aprile 1983
«In tema di liquidazione del danno patrimoniale in favore dei genitori per la morte del figlio, l'apprezzamento del giudice del merito deve fondarsi su prove o quanto meno su elementi presuntivi correlati alla personalità della vittima e non su...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20322 del 20 ottobre 2005
«In relazione all'interpretazione della disciplina prevista nell'art. 2048 c.c., è necessario che i genitori, al fine di fornire una sufficiente prova liberatoria per superare la presunzione di colpa dalla suddetta norma desumibile, offrano non la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12501 del 21 settembre 2000
«La responsabilità del genitore (ex art. 2048, primo comma c.c.) e quella del precettore (ex art. 2048, secondo comma, c.c.) — per il fatto commesso da un minore capace di intendere e volere mentre è affidato a persona idonea a vigilarlo e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2606 del 25 marzo 1997
«La responsabilità del genitore, per il danno cagionato da fatto illecito del figlio minore, trova fondamento, a seconda che il minore sia o meno capace di intendere e volere al momento del fatto, rispettivamente nell'art. 2048 c.c., in relazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7459 del 11 agosto 1997
«Ai fini della responsabilità del genitore per il fatto illecito del minore a norma dell'art. 2048 c.c., la circostanza che il figlio abbia frequentato la scuola e sia avviato ad un mestiere, se può valere ad escludere la presunzione di culpa in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5668 del 18 aprile 2001
«L'art. 2048 c.c., dopo aver previsto la responsabilità dei precettori e maestri per i danni cagionati dal fatto illecito dei loro allievi nel tempo in cui sono sottoposti alla loro vigilanza, dispone che tali soggetti sono liberati dalla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 916 del 3 febbraio 1999
«L'art. 2048 c.c. pone una presunzione di responsabilità a carico dell'insegnante per il fatto illecito dell'allievo, collegata all'obbligo di sorveglianza scaturente dall'affidamento e temporalmente dimensionata alla durata di esso. La prova...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15383 del 6 luglio 2006
«In relazione ai danni verificatisi nell'uso di un bene demaniale, tanto nel caso in cui risulti in concreto configurabile una responsabilità oggettiva della P.A. ai sensi dell'art. 2051 c.c., quanto in quello in cui risulti invece configurabile...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 200 del 9 gennaio 2002
«Il proprietario di un animale (o di chi ne abbia l'uso) risponde ai sensi dell'art. 2052 c.c. sulla base non già di un proprio comportamento o di una propria attività, ma sulla base della mera relazione (di proprietà o di uso) intercorrente fra...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13016 del 9 dicembre 1992
«In tema di responsabilità per danni derivanti dall'urto tra un autoveicolo ed un animale, la presunzione di colpa a carico del proprietario dell'animale di cui all'art. 2052 c.c., concorre con quella posta dal primo comma del successivo art. 2054...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4694 del 20 dicembre 1976
«Nella nozione di «rovina», di cui all'art. 2053 c.c., se non può essere ricompresa ogni insidia pericolosa che possa trovarsi contenuta nell'edificio, è però da includere ogni disgregazione, sia pure limitata dell'edificio stesso o di elementi o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13268 del 6 giugno 2006
«In tema di risarcimento danni derivanti dalla circolazione stradale, il caso fortuito, al pari della colpa del danneggiato o del terzo e della forza maggiore, qualora rappresenti l'unica causa che abbia determinato l'evento dannoso, fa venir meno...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10609 del 2 agosto 2001
«In tema di responsabilità civile da circolazione stradale i responsabili in solido possono provare singolarmente la propria estraneità allo svolgimento causale dei fatti, essendo la solidarietà passiva scindibile, e, pertanto, non sussiste la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17397 del 8 agosto 2007
«In tema di investimento stradale, se pure il conducente del veicolo investitore non abbia fornito la prova idonea a vincere la presunzione di colpa che l'articolo 2054, primo comma, c.c., pone nei suoi confronti, non è preclusa l'indagine, da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13692 del 6 novembre 2001
«L'affermazione definitiva della responsabilità penale del conducente di un veicolo che abbia investito una persona, pur se non ha efficacia di giudicato nei confronti del proprietario del veicolo medesimo che non abbia partecipato al processo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12751 del 18 ottobre 2001
«La deposizione resa da un soggetto informato dei fatti innanzi alla polizia giudiziaria non ha lo stesso valore della deposizione testimoniale resa ai sensi dell'art. 244 c.p.c., tuttavia il giudice può liberamente valutare la stessa quale...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 8409 del 12 aprile 2011
«La presunzione di pari responsabilità sancita dall'art. 2054, secondo comma, c.c., ha carattere sussidiario ed opera non solo quando non sia possibile stabilire il grado di colpa dei due conducenti, ma anche quando non sia possibile stabilire le...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10304 del 5 maggio 2009
«In tema di circolazione stradale, la presunzione di cui al secondo comma dell'art. 2054 c.c. - che trova applicazione anche nel caso in cui vengano a collisione un'autovettura ed una bicicletta, in quanto nella categoria dei veicoli sono...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9550 del 22 aprile 2009
«In tema di responsabilità da sinistro stradale con scontro di veicoli, l'accertamento della colpa esclusiva di uno dei conducenti libera l'altro dalla presunzione della concorrente responsabilità di cui all'art. 2054, secondo comma, c.c. nonché...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4055 del 19 febbraio 2009
«Il segnale di "stop" pone a carico dei conducenti di autoveicoli l'obbligo di arrestare sempre e comunque la marcia del proprio mezzo, quand'anche la strada nella quale intendano confluire sia sgombra da veicoli; ne consegue che se il giudice di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26523 del 17 dicembre 2007
«In tema di responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli, la presunzione di pari responsabilità stabilita dal secondo comma dell'art. 2054 c.c. in caso di scontro di veicoli, ricorre non solo nei casi in cui sia certo l'atto che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10031 del 29 aprile 2006
«In tema di responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli, la presunzione stabilita dal secondo comma dell'art. 2054 c.c. non configura a carico del conducente una ipotesi di responsabilità oggettiva, ma una responsabilità presunta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5226 del 10 marzo 2006
«In tema di scontro di veicoli, ai fini del superamento della presunzione di pari responsabilità di cui all'art. 2054 c.c., la prova che uno dei conducenti si è uniformato alle norme sulla circolazione dei veicoli ed a quelle di comune prudenza può...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18941 del 11 dicembre 2003
«In tema di scontro tra veicoli, l'accertamento in concreto della colpa di uno dei conducenti non comporta di per sè il superamento della presunzione di colpa concorrente dell'altro, all'uopo occorrendo che quest'ultimo fornisca la prova...»