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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 52752 del 19 dicembre 2014
«In tema di reati tributari, il danno economico da risarcire all'Agenzia delle Entrate costituita parte civile nel processo penale non comprende in ogni caso la somma corrispondente all'imposta evasa in quanto, generalmente, la commissione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24725 del 11 giugno 2015
«Quando la rinuncia della parte civile alla propria costituzione nel corso del giudizio di appello è illimitata ed incondizionata (e quindi prescinde del tutto anche dal soddisfacimento delle pretese restitutorie o di risarcimento del danno...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3869 del 27 gennaio 2015
«Il giudice di appello nel dichiarare estinto per prescrizione il reato, per il quale in primo grado è intervenuta condanna, è tenuto a decidere sull'impugnazione agli effetti civili ed, a tal fine, i motivi di impugnazione proposti dall'imputato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 49858 del 11 dicembre 2013
«In tema di determinazione di pena, ove il giudice abbia inflitto una pena in contrasto con la previsione di legge ma in senso favorevole all'imputato, si realizza un errore al quale la Corte di cassazione, in difetto di specifico motivo di gravame...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8679 del 3 agosto 1992
«Se di norma, in caso di discordanza tra il dispositivo letto in udienza e la sentenza successivamente depositata, deve prevalere il primo che costituisce il mezzo con il quale è immediatamente estrinsecata la volontà del giudice, tuttavia nella...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3441 del 27 gennaio 2006
«In sede di applicazione della pena su richiesta delle parti, qualora il giudice ometta di provvedere sulle spese processuali sostenute dalla parte civile, è esperibile da quest'ultima il ricorso per cassazione, in applicazione dell'art.111 Cost.,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6095 del 10 febbraio 2014
«In materia di reati sessuali in danno di minori, non si applica la disposizione di cui al comma primo bis dell'art. 190 bis c.p.p. quando è richiesta la ripetizione in dibattimento dell'esame della persona offesa, già sentita in sede di incidente...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 31022 del 17 luglio 2015
«In tema di sequestro preventivo, l'autorità giudiziaria, ove ricorrano i presupposti del "fumus commissi delicti" e del "periculum in mora", può disporre, nel rispetto del principio di proporzionalità, il sequestro preventivo di un intero sito web...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41317 del 14 ottobre 2015
«In tema di intercettazioni, qualora il mezzo di ricerca della prova sia legittimamente autorizzato all'interno di un determinato procedimento concernente uno dei reati di cui all'art. 266 cod. proc. pen., i suoi esiti sono utilizzabili anche per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43962 del 28 ottobre 2013
«Ai fini dell'accertamento della volontarietà della sottrazione ad un provvedimento restrittivo della libertà personale, che costituisce il presupposto psicologico della declaratoria di latitanza, non occorre dimostrare la conoscenza della avvenuta...»
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Cassazione penale, Sez. VII, ordinanza n. 8160 del 20 febbraio 2014
«Il reato di falso giuramento è delitto contro l'amministrazione della giustizia, trattandosi di fattispecie incriminatrice lesiva dell'interesse della collettività al corretto funzionamento della giustizia, per cui la persona singola, che abbia...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 39512 del 25 settembre 2014
«Nel caso in cui il procedimento venga definito con giudizio abbreviato, l'ordinanza di ammissione al rito costituisce il limite temporale entro cui deve essere effettuato il risarcimento del danno ai fini del riconoscimento della relativa...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 27117 del 30 giugno 2015
«Nei procedimenti relativi ai reati di violenza sessuale anche il riavvicinamento o la riappacificazione della persona offesa e dell'imputato possono costituire un "elemento concreto" idoneo ai sensi dell'art. 500, comma quarto, c.p.p. a incidere...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11090 del 16 marzo 2015
«La previsione di cui all'art. 542 cod. proc. pen. - che prevede la condanna del querelante al pagamento delle spese nel caso di assoluzione perché il fatto non sussiste o perché l'imputato non lo ha commesso - non si applica nel caso in cui...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12999 del 27 marzo 2015
«In tema di impugnazioni del contumace, qualora il gravame venga proposto dal difensore cui la nomina sia stata conferita con dichiarazione posta in calce all'atto di impugnazione, detta nomina è equivalente allo specifico mandato di cui all'art....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 28289 del 28 giugno 2013
«Il giudice di appello nel dichiarare estinto per prescrizione il reato per il quale in primo grado è intervenuta condanna, è tenuto a decidere sull'impugnazione agli effetti delle disposizioni dei capi della sentenza che concernono gli interessi...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4184 del 28 gennaio 2015
«I motivi nuovi proposti a sostegno dell'impugnazione devono avere ad oggetto, a pena di inammissibilità, i capi o i punti della decisione impugnata enunciati nell'originario atto di impugnazione a norma dell'art. 581, comma primo, lett. a), cod....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11994 del 14 marzo 2013
«In ipotesi di accoglimento del ricorso per cassazione della parte civile avverso una sentenza di assoluzione, al di fuori dei casi in cui il giudice penale abbia accertato che il fatto non sussista o che l'imputato non lo abbia commesso o che il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20029 del 14 maggio 2014
«In tema di revisione, il concetto di inconciliabilità fra sentenze irrevocabili di cui all'art. 630, comma primo, lett. a), c.p.p., non deve essere inteso in termini di mero contrasto di principio tra due sentenze, bensì con riferimento ad una...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14041 del 3 aprile 2015
«In tema di riconoscimento di sentenze penali straniere ad istanza del soggetto interessato a conseguire le restituzioni o il risarcimento del danno derivanti dal reato, mentre l'art. 732 cod. proc. pen. regola l'ipotesi in cui tale soggetto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 45236 del 8 novembre 2013
«Viola il divieto della "reformatio in peius" il giudice di appello che, a seguito di impugnazione del solo imputato, concedendo un'ulteriore attenuante diminuisca complessivamente la pena inflitta, operando, però, una minore riduzione per...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8057 del 20 febbraio 2013
«In tema di reati sessuali, una volta accertata la capacità di comprendere e riferire i fatti della persona offesa minorenne, la sua deposizione deve essere inquadrata in un più ampio contesto sociale, familiare e ambientale, al fine di escludere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1691 del 4 maggio 2000
«Sono pienamente utilizzabili a fini cautelari le dichiarazioni accusatorie rese da soggetto sentito come persona informata dei fatti che, successivamente e in diverso procedimento, assuma la qualità di indagato in procedimento per reato solo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 780 del 11 gennaio 2006
«In tema di valutazione probatoria della chiamata di correo, il riscontro individualizzante alla dichiarazione accusatoria, relativa alla partecipazione alla commissione di un reato riconducibile ad un'associazione per delinquere, può essere...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 437 del 15 giugno 2000
«In ipotesi di vittorioso esperimento della revocatoria fallimentare relativa ad un pagamento eseguito dal fallito nel «periodo sospetto», l'obbligazione restitutoria dell'accipiens soccombente in revocatoria ha natura di debito di valuta e non di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 27084 del 15 dicembre 2011
«In tema di azione revocatoria fallimentare, senza distinzioni tra le ipotesi di cui al primo comma dell'art. 67 legge fall. (cui si riferisce la fattispecie) ovvero del secondo comma, la conseguente obbligazione restitutoria, a contenuto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 403 del 12 gennaio 2001
«In tema di fallimento, il legislatore, nel dettare le norme di cui all'art. 67, primo e secondo comma L. fall., non soltanto ha inteso differenziare le ipotesi di azione revocatoria fallimentare da quella di revocatoria ordinaria sub specie del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5265 del 7 marzo 2007
«In tema di revocatoria fallimentare, l'efficacia della sentenza penale di assoluzione è disciplinata dall'art. 652 c.p.p. - sull'efficacia del giudicato penale nel giudizio civile di danno, cui è equiparabile l'azione revocatoria - secondo il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5058 del 5 marzo 2007
«Nell'ipotesi di revocatoria ai sensi dell'art. 67, primo comma, n. 1, legge fallim. la proporzionalità tra le prestazioni delle parti deve essere verificata considerando le obbligazioni dedotte nel contratto, senza tener conto di successivi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5505 del 8 marzo 2010
«Ai sensi dell'art. 67, secondo comma, della legge fallimentare, la revoca dell'atto oneroso compiuto nell'anno anteriore alla dichiarazione di fallimento non è subordinata alla ricorrenza di un danno concreto per la massa, poiché il danno è "in re...»