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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6757 del 23 gennaio 1998
«In tema di riesame delle misure cautelari, se l'ordinanza del tribunale della libertà può fare riferimento a quanto indicato in altri provvedimenti al fine di evitare la ripetizione di elementi già conosciuti dalle parti, tuttavia il mero...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4840 del 14 gennaio 1997
«La disposizione dell'art. 292 comma secondo lett. c) c.p.p., come modificato dall'art. 9 legge 8 agosto 1995 n. 332, impone l'obbligo di motivazione, a tutela del fondamentale diritto di difesa, che non può essere assolto con il semplice...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1923 del 21 ottobre 1993
«La motivazione dei provvedimenti che impongono la misura cautelare della custodia in carcere, necessariamente sommaria, non può trasformarsi in una pronuncia anticipatoria del conclusivo giudizio finale, anche se deve, comunque, sempre fondarsi su...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4285 del 25 gennaio 1993
«È legittima e sufficiente la motivazione del provvedimento relativo a richiesta concernente la libertà personale che faccia rinvio ad altro analogo e recente provvedimento se, nelle more, non sono intervenuti mutamenti nella situazione di fatto e...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 40538 del 20 ottobre 2009
«Il termine di durata delle indagini preliminari decorre dalla data in cui il pubblico ministero ha iscritto, nel registro delle notizie di reato, il nome della persona cui il reato è attribuito, senza che al G.i.p. sia consentito stabilire una...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4549 del 29 gennaio 2008
«Il giudice, sia in sede di applicazione della misura cautelare ai sensi dell'art. 292 c.p.p., che in sede di riesame o di appello ai sensi degli artt. 309 e 310 c.p.p., può modificare la definizione giuridica del reato rispetto a quella adottata...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6489 del 28 dicembre 1999
«Una volta ritenuta, in sede di riesame, la carenza del quadro indiziario, il tribunale non può sottoporre a termine l'efficacia della misura cautelare, imponendo all'inquirente il compimento di ulteriori atti di indagine, in quanto tale procedura...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4610 del 11 gennaio 1993
«Nel caso in cui il Gip, richiesto della revoca o della sostituzione della misura cautelare applicata, ritenga di doverla invece mantenere per esigenze cautelari diverse da quelle individuate con la prima ordinanza, deve, nell'emanare il nuovo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 554 del 31 marzo 1992
«Alla stregua del principio fissato dall'art. 309 comma nono c.p.p., secondo cui il tribunale del riesame può confermare l'ordinanza applicativa di misura cautelare anche per ragioni diverse da quelle indicate nella motivazione di detta ordinanza,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4638 del 2 marzo 2000
«Anche in materia de libertate vige il principio della immutabilità del fatto contestato, inteso come accadimento della realtà, sul quale l'indagato è stato chiamato a difendersi, non già il principio dell'immutabilità della definizione giuridica...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4325 del 6 dicembre 1996
«All'effetto interamente devolutivo che caratterizza l'impugnazione per riesame consegue che il giudice, al quale è conferito il potere di annullare, riformare o confermare il provvedimento impugnato anche per ragioni diverse da quelle indicate...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 16 del 19 giugno 1996
«Ai sensi della normativa contenuta nel D.L.vo 30 dicembre 1992 n. 502 (come modificato dal D.L.vo 7 dicembre 1993, n. 517), recante disposizioni di riordino della disciplina in materia sanitaria, ed in particolare con riferimento alle attribuzioni...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 266 del 7 gennaio 2008
«In tema di misure cautelari personali, all'insufficienza della motivazione del provvedimento applicativo della misura può supplire, integrandola, il giudice del riesame.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1616 del 10 luglio 1997
«In tema di decisioni del tribunale del riesame cautelare, la omessa menzione nella ordinanza pronunciata da detto organo del nome dell'indagato non produce nullità, non essendo tale sanzione prevista né in via generale dall'art. 125 c.p.p. (che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6868 del 6 febbraio 1997
«La nullità prevista dall'art. 292, comma secondo, lett. c) e c bis), c.p.p. per il caso di mancata esposizione, nel provvedimento applicativo di una misura cautelare personale, delle specifiche esigenze cautelari, degli indizi e dei motivi per i...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3354 del 6 novembre 1996
«È nulla l'ordinanza del tribunale del riesame nell'ipotesi in cui, avendo sostituito la misura cautelare della custodia in carcere con gli arresti domiciliari in riferimento all'esigenza cautelare d'impedire l'inquinamento delle prove, manchi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2022 del 14 settembre 1996
«Ai fini della sussistenza dell'ipotesi di reato prevista dall'art. 326, comma terzo, c.p., non è richiesta l'individuazione del pubblico ufficiale o dell'incaricato di pubblico servizio rivelatore delle notizie segrete. Dette informazioni, però,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2271 del 31 maggio 1996
«La nullità dell'ordinanza cautelare prevista dall'art. 292, comma 2, c.p.p., non è né assoluta, né relativa, ma deve essere qualificata come nullità di terzo genere, che deve essere dichiarata di ufficio, ma che può essere sanata nelle forme...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 984 del 4 aprile 1996
«In caso di nullità dell'ordinanza impositiva di misura cautelare, per inosservanza dell'art. 292, commi 2 e 2 ter, quali, rispettivamente, modificati ed introdotti dall'art. 9, commi 2 e 2 bis della L. 8 agosto 1995, n. 332, l'eventuale ricorso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2378 del 22 agosto 1994
«Al fine di evitare duplicazione di giudizi, l'indagato ha l'onere di specificare le ragioni per le quali la misura cautelare deve essere revocata o modificata e di indicare la nuova situazione di fatto o di diritto che può giustificare la revoca o...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31509 del 16 luglio 2004
«In tema di misure cautelari, il deposito in cancelleria dell'ordinanza che ha disposto la misura stessa è funzionale alla posizione del difensore, che così è messo in grado di approntare compiutamente la richiesta di riesame, ma tale deposito non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 21013 del 4 maggio 2004
«Il termine di dieci giorni per la proposizione della richiesta di riesame decorre dalla data dell'avviso di deposito della ordinanza che dispone la misura. In mancanza di detta notifica, la conoscenza della ordinanza, ammessa dallo stesso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3000 del 20 agosto 1992
«Il giudice per le indagini preliminari, dopo l'esecuzione della ordinanza che dispone una misura cautelare, deve provvedere, ai sensi dell'art. 294 c.p.p., all'interrogatorio della persona in stato di custodia per accertare se permangono le...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7521 del 15 febbraio 2013
«In tema di misure cautelari, se i decreti autorizzativi delle intercettazioni telefoniche non siano allegati alla richiesta del P.M., la successiva omessa trasmissione degli stessi al Tribunale del riesame a seguito di impugnazione del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4683 del 3 febbraio 2010
«La nullità conseguente all'omesso avviso al difensore del deposito della richiesta di custodia cautelare e degli atti ad essa relativi, deve essere dedotta dinanzi al giudice che ha adottato il provvedimento impositivo e non davanti a quello del...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3978 del 26 settembre 2000
«In tema di misure cautelari personali, ai fini della decorrenza del termine per proporre istanza di riesame della ordinanza applicativa di una misura coercitiva, la conoscenza acquisita aliunde dal difensore dell'avvenuta applicazione della misura...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5046 del 7 settembre 2000
«In tema di misure cautelari personali, l'art. 309 c.p.p. (disponente che, in seguito alla presentazione di istanza d'esame, entro 5 giorni siano trasmessi al giudice dell'impugnazione a pena d'inefficacia dell'ordinanza che applica la misura, gli...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4003 del 29 ottobre 1999
«In tema di misure cautelari, se al titolare dell'ufficio di difesa, e non già al suo sostituto, va notificato, ai sensi dell'art. 293, comma 3, c.p.p., l'avviso di deposito dell'ordinanza applicativa di un'ordinanza coercitiva al fine di porlo a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5153 del 24 febbraio 1998
«In tema di applicazione di misure cautelari personali, il mancato avviso al difensore del deposito degli atti presentati con la richiesta della misura perde di rilevanza qualora sia proposta richiesta di riesame. Infatti alla richiesta di riesame...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3899 del 25 luglio 1996
«Il ritardo della notifica al difensore dell'avviso di deposito di provvedimento con cui viene disposta una misura cautelare personale non incide sulla possibilità di far valere gli eventuali vizi del provvedimento stesso, in quanto, ai sensi...»