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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4522 del 15 dicembre 1993
«Ai fini della corretta motivazione dei provvedimenti in materia di misure cautelari personali in ordine alla sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, non può considerarsi sufficiente la mera enunciazione delle fonti di prova, essendo, al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4959 del 13 maggio 1993
«L'intimazione a presentarsi all'autorità di pubblica sicurezza, prevista dall'art. 15 R.D. 18 giugno 1931, n. 773, come tutti gli ordini emanati dall'autorità alle quali tale potere sia riconosciuto dalla legge (art. 650 c.p.), deve essere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4977 del 13 maggio 1993
«L'art. 597, comma quinto, c.p.p., pur conferendo al giudice di appello il potere di riconoscere, anche di ufficio, e di applicare il beneficio della sospensione condizionale della pena, non comporta per il detto giudice l'obbligo di specificare in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 574 del 14 aprile 1993
«In tema di continuazione, richiedendosi, ai fini della riconoscibilità del medesimo disegno criminoso, la progettazione ab origine di una serie ben individuata di illeciti, già concepiti almeno nelle loro caratteristiche essenziali, deve...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7640 del 5 agosto 1993
«L'art. 606, primo comma, lett. e) del nuovo codice di rito, nel prevedere come motivo di ricorso per cassazione la «mancanza o manifesta illogicità della motivazione» solo a condizione che il vizio risulti dal «testo del provvedimento impugnato»,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 830 del 1 febbraio 1993
«La denunzia di travisamento del fatto, prospettando l'alterata o l'omessa cognizione di elementi decisivi, è riconducibile nell'ambito della mancanza di motivazione, di cui all'art. 606, lett. e), prima ipotesi, per la violazione dell'art. 125 n....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 847 del 17 marzo 1993
«Le dichiarazioni accusatorie de relato provenienti da imputato (o indagato) di reato connesso o collegato possono assurgere alla dignità di indizi gravi di colpevolezza, ai fini dell'emissione di una misura cautelare, solo a condizione che venga...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9091 del 6 ottobre 1993
«In caso di nullità della sentenza di primo grado per totale mancanza grafica della motivazione, il giudice d'appello, in base ai poteri conferiti a lui dall'art. 604, quinto comma, c.p.p., può decidere nel merito, integrando la motivazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9093 del 6 ottobre 1993
«In virtù della nuova formula adottata nel codice del 1988 in tema di vizio di motivazione, alla Corte di cassazione, quando venga prospettata questa lamentela, è assolutamente inibito il riesame dell'incartamento processuale, L'indagine, anche con...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1759 del 17 giugno 1994
«Ai fini della liquidazione delle spese di custodia di veicolo sequestrato, correttamente il giudice procede alla liquidazione equitativa quando non esistono tariffe vigenti ed utilizzabili, pur a seguito della sentenza n. 230/1989 che ha...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2282 del 24 febbraio 1994
«L'attenuante prevista dall'art. 62 n. 6, prima parte, c.p. va intesa in funzione dell'art. 185 stesso codice e di conseguenza, essa è applicabile a qualsiasi reato ogni qualvolta ne sia derivato un danno patrimoniale o non patrimoniale...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2285 del 24 febbraio 1994
«In tema di applicazione della pena su richiesta delle parti, il giudice è tenuto unicamente alla verifica, in negativo, della presenza delle cause di non punibilità che potrebbero condurre ad un proscioglimento a norma dell'art. 129 c.p.p. ed ad...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2699 del 30 giugno 1994
«Nei reati di associazione e, segnatamente, nel reato di associazione per delinquere di tipo mafioso non è configurabile responsabilità a titolo di cosiddetto «concorso esterno» giacché o il presunto concorrente esterno, nel porre in essere la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 2704 del 13 settembre 1994
«Il provvedimento con il quale il giudice, ritenuta l'inammissibilità dell'opposizione proposta dalla persona offesa avverso la richiesta di archiviazione, accolga, ai sensi dell'art. 410, comma 2, c.p.p., detta ultima richiesta, è legittimamente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3261 del 18 marzo 1994
«Ricorrono gli estremi della contravvenzione di cui all'art. 659 c.p. (disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone) ogni qualvolta si verifichi un concreto pericolo di disturbo, che superi i limiti di normale tollerabilità, la cui...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3264 del 16 settembre 1994
«Il ricorso per cassazione contro le ordinanze emesse ai sensi dell'art. 322 bis c.p.p. è ammesso solo per violazione di legge, onde deve dichiararne l'inammissibilità, qualora esso sia proposto esclusivamente per vizio di motivazione a norma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3584 del 14 settembre 1994
«In tema di criminalità organizzata di tipo mafioso, l'accertata esistenza di una regola interna al sodalizio, pur definita «indefettibile» e «inderogabile», in base alla quale sarebbe stato obbligatorio far conoscere ai «capi mandamento» in stato...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3695 del 20 settembre 1994
«Nel nuovo ordinamento processuale, l'indagine di legittimità sulla struttura razionale della motivazione e, cioè, sul modo di costruire il discorso giustificativo della decisione, deve essere orientata entro un orizzonte circoscritto. Il sindacato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 396 del 11 marzo 1994
«L'onere di prospettare, da parte del condannato, fatti specifici sui quali si fonda la richiesta di applicazione in sede esecutiva dell'istituto della continuazione consente al giudice di individuare elementi rivelatori dell'identità del disegno...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4644 del 19 gennaio 1994
«A seguito dell'entrata in vigore del nuovo codice di procedura penale, è da escludere, anche in materia di libertà personale, la deducibilità con il ricorso per cassazione del vizio di travisamento del fatto e, quindi, di ragioni attinenti alla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4827 del 28 aprile 1994
«La motivazione della sentenza di appello per relationem a quella impugnata è ammissibile quando sia possibile il controllo dell'iter argomentativo seguito per contrastare i rilievi formulati in sede di gravame.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9950 del 20 settembre 1994
«Ai fini della concessione o del diniego delle attenuanti generiche il giudice può prendere in considerazione gli stessi elementi valutati per la concessione di una attenuante comune quando questi incidano non solo sull'intensità del dolo, ma sulla...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, ordinanza n. 15 del 17 maggio 1995
«L'omessa trascrizione del dispositivo, in calce all'originale di sentenza deliberata in camera di consiglio dalla Corte di cassazione, è mancanza alla quale si può ovviare con la procedura di correzione dell'errore materiale, sia perché si tratta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3477 del 6 novembre 1995
«In tema di ordinanza applicativa di misura cautelare l'art. 9 della L. 8 agosto 1995, n. 332 ha dettato una norma sostitutiva dell'art. 292 c.p.p., ponendo elementi integrativi dell'ordinanza cautelare, tra cui anche la valutazione degli elementi...»
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Cassazione penale, sentenza n. 4693 del 30 marzo 1995
«Il termine per l'impugnazione della sentenza di non luogo a procedere prevista dall'art. 424 c.p.p. decorre, salva l'eventualità contemplata nel secondo comma di detto articolo (redazione e lettura integrale della sentenza all'atto della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8058 del 19 luglio 1995
«Nel giudizio di appello, quando le parti rinunciano ad ogni altro motivo, ad eccezione di quelli relativi alla pena, che indicano concordemente al giudice (art. 599, comma 4, c.p.p.), se questi consente alla richiesta, è sufficiente che nella...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 907 del 25 marzo 1995
«La revoca della sospensione condizionale della pena erroneamente concessa può essere disposta dal giudice dell'esecuzione solo nel caso che si verta in un'ipotesi di revoca obbligatoria, di cui all'art. 168, comma 1, nn. 1 e 2, c.p., perché le...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1434 del 4 giugno 1996
«In tema di provvedimenti restrittivi della libertà personale, l'art. 292 comma secondo ter c.p.p. impone espressamente di valutare anche gli elementi a favore dell'indagato, tale valutazione tuttavia va fatta solo nel caso in cui la singola...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1490 del 8 febbraio 1996
«Allorché il giudice, concessa un'attenuante, diminuisca la pena in una misura prossima al massimo consentito dalla legge, non ha l'obbligo di motivare espressamente le ragioni per le quali la pena non è stata diminuita nella misura massima. (Nella...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3355 del 19 ottobre 1996
«Poiché con la procedura per la correzione degli errori materiali può porsi rimedio in sede di legittimità anche alla mancata cognizione di fatti storici che investono elementi essenziali della decisione, qualora si accerti, successivamente alla...»