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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 505 del 12 gennaio 2011
«L'art. 3, comma 2 bis, D.L. 30 novembre 2005, n. 245, inserito dalla legge di conversione 27 gennaio 2006, n. 21 - in base al quale la competenza a conoscere della legittimità delle ordinanze adottate e dei conseguenti provvedimenti commissariali...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 4650 del 18 settembre 2013
«Il principio di alternatività tra il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica e il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale comporta l'inammissibilità del ricorso proposto per secondo solo se si tratta della medesima domanda e...»
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Corte di Giustizia dell'Unione Europea, Sez. V, sentenza n. 69 del 16 ottobre 1997
«Per quanto riguarda il ricorso straordinario, emerge dal fascicolo che la consultazione del Consiglio di Stato è obbligatoria e che il suo parere, esclusivamente basato sull'applicazione delle norme di legge, costituisce il progetto della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24162 del 29 maggio 2018
«In tema di violazione degli obblighi di natura economica posti a carico del genitore separato, il disposto di cui all' art. 12-sexies, legge 1 dicembre 1970, n. 898 (richiamato dall' art. 3, legge 8 febbraio 2006 n. 54) si applica...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 24218 del 4 ottobre 2018
«In tema di esonero dell'esecutore testamentario dal suo ufficio, in considerazione dell'espresso richiamo all'art. 710 c.c. contenuto nell'art. 750, ultimo comma, c.p.c., il provvedimento del presidente del tribunale è reclamabile davanti al...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 14170 del 24 maggio 2019
«Il rilievo officioso dell'incompetenza inderogabile deve essere svolto dal giudice non oltre la prima udienza, in modo chiaro ed univoco e sulla base dei documenti ritualmente acquisiti. (In applicazione del principio, la S.C. ha ritenuto che la...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 14476 del 28 maggio 2019
«La nomina dell'arbitro in violazione della regola, contenuta nell'art. 810, secondo comma, c.p.c. che attribuisce tale competenza, funzionale ed inderogabile, al presidente del tribunale nel cui circondario è la sede dell'arbitrato, determina la...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 6030 del 28 febbraio 2019
«Tuttavia, ove il tribunale, invece di dichiarare inammissibile il reclamo proposto, lo esamini nel merito, tale provvedimento, avente natura di sentenza, è ricorribile per cassazione; in questa ipotesi, se il provvedimento gravato è firmato dal...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17590 del 28 giugno 2019
«In materia di separazione personale dei coniugi, la domanda di addebito della separazione può essere introdotta per la prima volta con la memoria integrativa di cui all'art. 709, comma 3, c.p.c., in ragione della natura bifasica del giudizio, per...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 30051 del 19 novembre 2019
«Il decreto reso dal presidente del tribunale, ai sensi dell'art. 745 c.p.c., sul ricorso avverso il rifiuto del cancelliere di rilasciare copia di sentenza, non è impugnabile per cassazione, a norma dell'art. 111 Cost., trattandosi di atto di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18116 del 12 settembre 2005
«Nel giudizio di divorzio, il termine di venti giorni prima dell'udienza di comparizione dinanzi al giudice istruttore segna il limite massimo per la proposizione della domanda riconvenzionale di riconoscimento dell'assegno divorzile, senza che ciò...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2657 del 12 luglio 1976
«...di specifica domanda. A tal fine non è sufficiente la richiesta di regolamento dei reciproci rapporti patrimoniali rivolta da uno dei coniugi al presidente del tribunale, nella fase preliminare, dopo il vano esito del tentativo di conciliazione.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4205 del 24 febbraio 2006
«Il ricorso introduttivo del giudizio di divorzio rappresenta l'atto di riscontro della tempestività delle domande proposte dal ricorrente, cosicché la domanda del ricorrente, non contenuta nel ricorso introduttivo ma avanzata nella fase dinanzi al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3037 del 2 marzo 2001
«L'adozione del rito camerale per i procedimenti relativi a tutte le pretese del coniuge divorziato aventi ad oggetto la pensione di reversibilità trova applicazione anche dopo la novella n. 74 del 1987 (per effetto della quale è stato soppresso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8088 del 4 novembre 1987
«Al fine della proponibilità della domanda di divorzio, che venga fondata su sentenza di separazione giudiziale ovvero su omologazione di separazione consensuale, e per il caso in cui vi sia stato in precedenza un altro procedimento di separazione,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6016 del 14 marzo 2014
«In tema di divorzio, il tentativo di conciliazione da parte del presidente del tribunale, pur essendo necessario per l'indagine sull'irreversibilità della frattura spirituale e materiale tra i coniugi, non costituisce un presupposto indefettibile...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3169 del 28 settembre 1976
«Pertanto, qualora, senza giustificazione, detto tentativo non sia stato effettuato né dal presidente del tribunale né dal giudice istruttore, ovvero sia stato compiuto senza le modalità prescritte, si verifica una nullità che rende illegittima la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5865 del 4 luglio 1987
«All'indicato fine, pertanto, deve negarsi rilevanza ad una comunicazione d'impedimento (per ragioni di salute) che venga indirizzata al presidente del tribunale nella immediata antecedenza dell'udienza (nella specie, nell'avanzato pomeriggio del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23070 del 16 novembre 2005
«In tema di divorzio, il tentativo di conciliazione da parte del presidente del tribunale, pur configurandosi come un atto necessario per l'indagine sull'irreversibilità della frattura spirituale e materiale del rapporto tra i coniugi, non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2875 del 16 ottobre 1974
«L'art. 4, comma quarto, della L. 1° dicembre 1970, n. 898, contenente la disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio, rimette al prudente apprezzamento del presidente del tribunale la valutazione della sussistenza e della gravità dei motivi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22607 del 2 dicembre 2004
«Nel giudizio di divorzio, spetta al Presidente del Tribunale la competenza a provvedere, all'udienza a questo fine fissata innanzi a sè, al tentativo di conciliazione dei coniugi e all'adozione dei provvedimenti temporanei ed urgenti, ex art. 4,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11315 del 28 ottobre 1995
«Con la nuova disciplina del processo di divorzio introdotta con l'art. 8 della legge 6 marzo 1987, n. 74, che ha sostituito l'art. 4 della legge 1 dicembre 1970, n. 898, è stato abrogato il potere del presidente del tribunale di assegnare un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21245 del 14 ottobre 2010
«In tema di divorzio, il potere del presidente del tribunale di adottare i provvedimenti temporanei ed urgenti che ritenga opportuni nell'interesse dei coniugi e della prole, dopo l'infruttuoso esperimento del tentativo di conciliazione e senza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3164 del 30 marzo 1994
«L'art. 4, ottavo comma, L. 1 dicembre 1970, n. 898, come modificato dall'art. 8, L. 6 marzo 1987, n. 74, disponendo che i provvedimenti urgenti e temporanei resi dal presidente del tribunale all'esito della personale comparizione dei coniugi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9688 del 27 aprile 2006
«L'ordinanza con la quale il Presidente del tribunale, nel corso di un giudizio di divorzio, provveda ex art. 4 della legge 1 dicembre 1970, n. 898, non è suscettibile di ricorso per cassazione, non trattandosi di provvedimento definitivo e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7620 del 4 aprile 2011
«Nel giudizio di scioglimento e cessazione degli effetti civili del matrimonio, l'ordinanza della corte di appello, pronunciata su reclamo avverso il provvedimento di diniego di misure provvisorie ed urgenti emesso dal presidente del tribunale, non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4930 del 11 agosto 1988
«Anche prima dell'entrata in vigore della L. 6 marzo 1987, n. 74, che all'art. 8 ha esteso l'applicabilità dell'art. 189 disp. att. c.p.c. e, quindi, ha attribuito la natura di titolo esecutivo all'ordinanza con cui il presidente del tribunale, ai...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7299 del 17 maggio 2002
«Il provvedimento con il quale il tribunale, nel corso di un giudizio di divorzio, sospenda — a seguito di dichiarazione di litispendenza internazionale e di conseguente sospensione del processo — l'efficacia dei provvedimenti temporanei ed urgenti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12528 del 21 maggio 2018
«La disciplina dello scioglimento delle associazioni riconosciute si differenza da quella delle associazioni non riconosciute per il procedimento liquidatorio che ha inizio (secondo la normativa applicabile "ratione temporis" antecedente il d.P.R....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1590 del 3 febbraio 2012
«I provvedimenti emessi dal presidente del tribunale, in forza degli artt. 11 e 12 delle disposizioni per l'attuazione del codice civile, nell'espletamento della sua funzione di nomina e di sorveglianza sull'attività compiuta dai liquidatori di...»