-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9782 del 16 settembre 1995
«...di erede) in un atto pubblico o in una scrittura privata (art. 475 c.c.) oppure compiendo atti che necessariamente presuppongono la volontà di accettare e che il chiamato stesso non avrebbe avuto il diritto di fare se non nella qualità di erede.»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24450 del 19 novembre 2009
«Configurano un patto successorio - per definizione non suscettibile di conversione in un testamento, ai sensi dell'art. 144 c.c., in quanto in contrasto col principio del nostro ordinamento secondo cui il testatore è libero di disporre dei
propri...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4426 del 24 febbraio 2009
«A norma dell'art. 475 cod. civ, l'atto pubblico o la scrittura privata in cui il chiamato all'eredità assume il titolo di erede deve consistere in un atto scritto che provenga personalmente dal chiamato stesso o nella cui formazione questi abbia...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3021 del 25 agosto 1969
«Ai sensi dell'art. 934 c.c. 1865, come ai sensi dell'art. 475 c.c. vigente, si ha accettazione espressa dell'eredità ogni qualvolta il chiamato assuma il titolo di erede in una scrittura privata. Trattasi di autonomo negozio giuridico unilaterale...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12242 del 6 giugno 2011
«Pertanto, l'opponibilità dell'acquisto di un immobile nei confronti dell'erede del venditore si sottrae, oltre che alle regole dell'art. 2704 c.c. in tema di certezza della data della scrittura privata, anche alle disposizioni dell'art. 2644 c.c.,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4635 del 29 marzo 2001
«Deve considerarsi definitiva la divisione — cioè l'attribuzione delle quote, con conseguente rilevanza in tale sede della lesione — effettuata con scrittura privata, pur quando la stessa necessiti di un'ulteriore formalizzazione in atto pubblico,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8446 del 20 agosto 1990
«...prevalenza dell' animus donandi e si ha, invece, contratto oneroso, per il quale, in caso di trasferimento di beni immobili, è sufficiente la scrittura privata, allorché il fine della corrispettività si riveli assorbente rispetto a tale animus .»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4153 del 18 dicembre 1975
«Qualora una proposta di donazione nulla per vizi sostanziali o formali (nella specie, perché contenuta in una scrittura privata, anziché in un atto pubblico), sia seguita da una nuova proposta valida, l'accettazione del beneficiario è idonea a...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 739 del 18 febbraio 1977
«Il modo non è parte integrante della manifestazione di volontà di donare, ma integra soltanto un elemento accessorio della donazione; esso è pertanto valido anche se la relativa disposizione è documentata da scrittura privata, mentre la donazione...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9034 del 12 settembre 1997
«...futura acquisizione, ma un contratto atipico, con propri presupposti e finalità, soggetto per la forma alla comune disciplina e, quindi, se relativo a beni immobili, validamente stipulabile con scrittura privata senza necessità di atto pubblico.»