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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 943 del 22 marzo 1999
«Il Procuratore Generale presso la Corte d'appello non è legittimato a proporre ricorso per cassazione avverso provvedimenti emessi in sede di esecuzione, in quanto nel concetto di parte usato nell'art. 570, comma primo, c.p.p. non può comprendersi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1020 del 17 marzo 1975
«...istituto a carattere generale con connotazioni definite e precise, ma, al contrario, opera nell'ambito dei singoli negozi giuridici, secondo il vario grado di tolleranza di questi in ordine alla prevalenza dello schema apparente su quello reale.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3022 del 27 febbraio 2003
«I1 termine di sessanta giorni per l'impugnazione del licenziamento previsto dall'art. 6 legge n. 604 del 1966 deroga al principio generale - desumibile dagli artt. 1421 e 1422 c.c. - secondo il quale, salvo diverse disposizioni di legge, la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21891 del 19 novembre 2004
«Nella società in accomandita semplice, l'art. 2320 c.c., il quale sanziona il comportamento del socio accomandante, che compia affari in nome delle società senza specifica procura, con la perdita del beneficio della responsabilità limitata verso i...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7554 del 6 giugno 2000
«...in generale, di un responsabile esercizio dell'attività d'impresa. (Il testo della clausola era il seguente: «L'uso della firma sociale e la legale rappresentanza della società di fronte ai terzi e in giudizio spettano al socio accomandatario...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4709 del 20 luglio 1988
«Con riguardo alle società per azioni, in ordine alla rappresentanza del socio nell' assemblea l'art. 8 della L. 7 giugno 1974, n. 216 il quale, modificando l'art. 2372 cod. civ., ha inteso imporre all'azionista una maggiore oculatezza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4766 del 28 febbraio 2007
«In tema di pegno di titoli azionari, ai sensi dell'art. 2001 c.c., la disciplina speciale dettata dall'art. 3 R.D. 29 marzo 1942, n. 239 prevale su quella prevista in via generale dall'art. 2786 c.c., con la conseguenza che per la costituzione del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3218 del 25 luglio 1991
«...alla Corte di cassazione - solo la facoltà di esprimere eventuali osservazioni. (Fattispecie in cui il G.I.P. presso la pretura aveva elevato conflitto nei confronti del procuratore generale che a sua volta aveva proposto ricorso per cassazione).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4746 del 1 marzo 1995
«...in vita dell'imputato. (Fattispecie nella quale è stata respinta la tesi del ricorrente procuratore generale, secondo cui la declaratoria di estinzione per morte del reo ha priorità rispetto a quella pronunciata per difetto di querela).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 174 del 8 marzo 1993
«L'art. 38 comma 4 c.p.p. secondo il quale la dichiarazione di ricusazione, «quando non è fatta personalmente dall'interessato, può essere proposta a mezzo del difensore o di un procuratore speciale», va interpretato, alla stregua del suo letterale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5300 del 1 dicembre 1995
«L'istituto della rimessione del processo, di cui all'art. 45 c.p.p., comportando una deroga al principio costituzionale del giudice naturale precostituito per legge (art. 25, comma 1 della Costituzione), giustificata dall'esigenza di salvaguardare...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5723 del 29 novembre 1994
«...dato avviso della data di fissazione della medesima a tutte le parti del rimettendo processo che, per le peculiarità del giudizio di cassazione, si identificano nei difensori delle parti private e nel procuratore generale presso la Corte Suprema.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3006 del 15 ottobre 1992
«Atteso il carattere eccezionale dell'istituto della rimessione, deve escludersi che siano legittimati a chiederne l'applicazione soggetti diversi da quelli tassativamente indicati nell'art. 45 c.p.p., e cioè procuratore generale presso la corte di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 34536 del 24 settembre 2001
«...né impugnabili, quantunque illegittimi. (Fattispecie concernente ricorso del Procuratore Generale della Repubblica avverso provvedimento di diretta trasmissione in archivio, da parte del P.M., di atti ritenuti penalmente irrilevanti).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8777 del 8 luglio 1999
«Nei procedimenti relativi ai reati indicati nell'art. 51, comma 3 bis, c.p.p., la legittimazione a proporre appello avverso la sentenza di primo grado spetta, in base al principio generale stabilito dall'art. 570, comma 2, c.p.p., oltre che al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3873 del 9 dicembre 1999
«Nei procedimenti relativi a reati previsti dall'art. 51, comma 3 bis c.p.p., che attribuisce l'esercizio delle funzioni requirenti nel procedimento di primo grado all'ufficio del pubblico ministero presso il tribunale del capoluogo del distretto,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5427 del 30 ottobre 1995
«La disposizione di cui all'art. 52, comma 4, c.p.p., si riferisce, per contenuto e collocazione sistematica, al solo pubblico ministero, disciplinandone il corretto funzionamento nei casi di astensione previsti nei commi precedenti dello stesso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8815 del 30 settembre 1996
«Anche nell'ipotesi in cui venga ravvisata la partecipazione alle indagini preliminari dell'ufficiale di polizia delegato ad esercitare le funzioni di P.M. alla udienza innanzi al pretore, ciò non comporta la nullità di ordine generale ex art. 178,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 32648 del 1 ottobre 2002
«L'individuazione, a norma dell'art. 54 quater c.p.p., di un ufficio del P.M. competente a procedere, diverso da quello requirente, non spiega alcuna incidenza sull'efficacia delle misure cautelari in corso di applicazione, la quale viene meno solo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14787 del 9 aprile 2001
«L'individuazione, a norma dell'art. 54 quater c.p.p., di un ufficio del P.M. competente a procedere, diverso da quello requirente, non spiega alcuna incidenza sull'efficacia delle misure cautelari in corso di applicazione, la quale viene meno solo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6873 del 14 giugno 1995
«...dell'effettivo autore del fatto. La Suprema Corte — in accoglimento del ricorso proposto dal procuratore generale presso la corte d'appello territorialmente competente — ha annullato l'impugnata sentenza enunciando il principio di cui in massima).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2690 del 23 gennaio 2012
«L'incertezza insuperabile sull'individuazione del "tempus commissi delicti", ove il dato rilevi per la determinazione della competenza del giudice per i minorenni o per il giudice ordinario, impone, in applicazione del generale principio del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 25321 del 21 giugno 2001
«In applicazione del principio generale, fissato dall'art. 1392 c.c., per il quale la procura non ha effetto se non è conferita con le forme prescritte per il contratto che il rappresentante deve concludere, deve essere conferito con atto pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37725 del 8 novembre 2002
«In tema di archiviazione, qualora il giudice per le indagini preliminari non accolga la richiesta di archiviazione presentata dal pubblico ministero e provveda a fissare la data dell'udienza in camera di consiglio ex art. 409, comma 2, c.p.p....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2911 del 21 ottobre 2002
«Ne consegue che, qualora il relativo vaglio preliminare conduca al riconoscimento della sua inammissibilità, la Corte non solo non deve provvedere alla fissazione dell'udienza a norma dello stesso art. 127, ma non deve neppure procedere nelle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1202 del 10 gennaio 2013
«È abnorme il provvedimento con cui, a seguito dell'incidente di esecuzione, il giudice, ritenuta, su richiesta del procuratore generale, la propria incompetenza a decidere, revochi l'ordinanza con cui aveva già disposto la restituzione nel termine...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 20377 del 30 aprile 2004
«...inesistenti, formulato con mero richiamo alle fatture allegate al processo verbale di constatazione, e pertanto il ricorso per cassazione da parte del procuratore generale era subordinato al rispetto del termine di impugnazione ordinario).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 49532 del 31 dicembre 2003
«Nel caso in cui il difensore della parte civile designa un suo sostituto ex art. 102 c.p.p., è onere del controinteressato dedurre la carenza di investitura formale, onde consentire al sostituto di produrre il documento dal quale deriva la sua...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1792 del 9 ottobre 1990
«...massima la cassazione ha ritenuto infondata la tesi, sostenuta dal procuratore generale, secondo cui l'ordinanza che rigetta l'istanza di dissequestro non sarebbe soggetta a ricorso per cassazione ma alla procedura dell'incidente di esecuzione).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1760 del 8 febbraio 2012
«Il principio di ultrattività del mandato alle liti, costituente una deroga alla regola per cui la morte del mandante estingue il mandato, secondo la disciplina generale della materia ai sensi dell'art. 1722 n. 4 c.c., opera solo all'interno della...»