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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13561 del 24 giugno 2005
«Ai sensi dell'art. 47 c.c., il domicilio eletto non può in nessun caso essere dilatato oltre i limiti che ad esso assegna la legge, né quanto ai termini di riferibilità a un determinato atto o affare per cui avviene l'elezione, né quanto alla sua...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17056 del 3 agosto 2007
«...che esso è stato determinato dal comportamento dell'altro coniuge, ovvero quando il suddetto abbandono sia intervenuto nel momento in cui l'intollerabilità della prosecuzione della convivenza si sia già verificata, ed in conseguenza di tale fatto.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1 del 4 gennaio 1974
«In applicazione del principio generale dettato dall'art. 1334 c.c. per gli atti unilaterali, l'atto di adempimento di tale obbligazione, avendo per contenuto date informazioni e per scopo quello di procurarne la conoscenza ad un determinato...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4664 del 17 dicembre 1976
«...accede la clausola penale, sia stato determinato dall'impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile o risulti comunque giustificato, in relazione all' exceptio inadimplenti contractus , dall'inadempienza dell'altra parte.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8827 del 31 maggio 2003
«...provato nel suo preciso ammontare, fermo restando il dovere del giudice di dar conto delle circostanze di fatto da lui considerate nel compimento della valutazione equitativa e dell'iter logico che lo ha condotto a quel determinato risultato.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1063 del 19 gennaio 2005
«Tale onere probatorio non può ritenersi assolto dalla mera dimostrazione di un determinato status professionale o sociale, non corredata da elementi atti ad evidenziare le relative propensioni economiche, atteso che solo queste ultime possono...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8196 del 19 agosto 1998
«Qualora si sia, invece, stabilito che il pagamento del prezzo debba eseguirsi entro un termine determinato, anche se alla sua scadenza non si possa concludere il contratto definitivo, la parte è obbligata al versamento tempestivo di esso nel...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10719 del 8 maggio 2013
«Il volontario abbandono del domicilio coniugale è causa di per sé sufficiente di addebito della separazione, in quanto porta all'impossibilità della convivenza, salvo che si provi, e l'onere incombe su chi ha posto in essere l'abbandono, che esso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3624 del 4 aprile 1995
«...con la frode, determinato una apparente situazione di cittadinanza italiana, il termine di cui agli artt. 128 comma 2 e 130 c.p. decorre dalla data in cui il soggetto interessato sia venuto a conoscenza che, in realtà, trattasi di uno straniero.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 155 del 10 gennaio 2012
«...patrimoniale, quale elemento costitutivo implicito della fattispecie incriminatrice, consiste in un atto volontario, causativo di un ingiusto profitto altrui a proprio danno e determinato dall'errore indotto da una condotta artificiosa.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4870 del 15 maggio 1996
«L'elezione di domicilio prescinde dalla situazione di fatto, cioè dal rapporto reale tra l'imputato e un determinato luogo, e ha natura negoziale e valore costitutivo, in quanto consiste nella manifestazione di volontà di designare un luogo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 32259 del 8 agosto 2007
«Non è affetta da nullità la notificazione del decreto di citazione in appello eseguita, nel caso di impossibilità della notificazione nel domicilio determinato a norma dell'art. 161, comma secondo, c.p.p., ad uno solo dei due difensori di fiducia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1778 del 20 agosto 1994
«Nell'ipotesi in cui dopo la prima notificazione, essendo stata omessa la dichiarazione o l'elezione di domicilio, nonché l'avvertimento prescritto dall'art. 161, comma 2, c.p.p., manca un domicilio «dichiarato, eletto o determinato», le successive...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5323 del 5 giugno 1997
«L'art. 169 c.p.p., il quale disciplina le modalità per le notificazioni all'imputato all'estero, trova applicazione soltanto quando alla persona che risulti avere residenza o dimora all'estero debba essere data la notizia del procedimento penale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5006 del 8 marzo 2005
«Ai fini della competenza territoriale, qualora sia convenuta una persona fisica, e si faccia riferimento al luogo del domicilio, che è criterio di collegamento rilevante sia ai fini dell'art. 18 c.p.c. che dell'art. 20 c.p.c. ed autonomo rispetto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4018 del 4 luglio 1985
«...la società nella sua sostanziale attività, e, pertanto, non può trovare applicazione nella diversa ipotesi dell'elezione di domicilio presso un procuratore legale in sede di conferimento della rappresentanza processuale in un determinato giudizio.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3538 del 25 marzo 1995
«...il prezzo o il corrispettivo unitario della prestazione convenuta non risultava determinato convenzionalmente e che neanche era stata dedotta l'esistenza di tariffe od usi utili a tale scopo, sicché il credito vantato doveva ritenersi illiquido).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4527 del 26 agosto 1985
«...essere adempiuta l'obbligazione da questi ultimi derivati (quindi, nel domicilio del creditore, se tale obbligazione sia costituita da un corrispettivo in denaro determinato o facilmente determinabile con una elementare operazione di calcolo).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3547 del 6 dicembre 1971
«L'elezione di domicilio presso il difensore per un determinato processo o per un determinato affare non può valere, secondo i comuni principi ermeneutici, oltre i fini e i tempi cui essa si riferisce, e in ogni caso non può valere ai fini del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5091 del 27 febbraio 2008
«In base all'art. 5 della Convenzione di Bruxelles 27 settembre 1968, resa esecutiva con la legge 21 giugno 1971, n. 804 (alla quale norma è identica quella dell'art. 5.1 del Regolamento CE n. 44 del 2001), il convenuto domiciliato nel territorio...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 44701 del 1 dicembre 2008
«Non sussistono gli estremi atti ad integrare il delitto di interferenze illecite nella vita privata (art. 615 bis c.p.) nel caso in cui il soggetto attivo effettui, attraverso l'uso di telecamere installate all'interno della propria abitazione,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 45993 del 10 dicembre 2007
«...«accordo» per integrare il suddetto stato di soggezione è sufficiente che il privato si sia determinato alla dazione ovvero all'accordo per evitare un maggior danno, anche in difetto di uno stato di timore psicologico verso il pubblico ufficiale.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 19673 del 28 aprile 2003
«Ne consegue che integra gli estremi del delitto di ricettazione colui che si intromette nella catena di possibili condotte, successive ad un delitto già consumato, essendo consapevole dell'origine illecita del bene e determinato dal fine di...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 1711 del 26 gennaio 2007
«Nel caso in cui il legale rappresentante di una società abbia, nella qualità, eletto domicilio in relazione ad un determinato processo, le notificazioni devono essere effettuate presso il domicilio eletto, non già presso la sede legale della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4779 del 29 maggio 1997
«Nella notificazione a mezzo del servizio postale le attestazioni apposte sull'avviso di ricevimento dall'agente che provvede al recapito del plico fanno fede fino a prova contraria in ordine all'indicazione di un determinato luogo, dimora o...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13812 del 4 aprile 2007
«In tema di reati fallimentari, l'allontanamento del fallito dal luogo di residenza, in assenza dell'autorizzazione del giudice delegato, non è più assoggettata a sanzione penale, considerato che il testo previgente dell'art. 49 legge fall. è stato...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2291 del 19 marzo 1996
«...di parte a radicare in altri la qualifica di erede, e correttamente il giudice di merito limita la sua pronuncia al solo soggetto che, costituendosi quale erede del defunto convenuto, ha autodeterminato la propria legittimazione passiva.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2016 del 8 febbraio 2001
«Più in particolare, nell'ipotesi in cui il rinvio sia avvenuto per l'integrazione del contraddittorio nel caso di litisconsorzio necessario, il giudizio è destinato a riprendere il suo corso nella pienezza — per le parti quali risultanti dalla...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 21370 del 15 ottobre 2011
«...accertati sia il concreto spostamento da un luogo all'altro del centro di riferimento del complesso dei rapporti della persona, sia l'effettiva volontà d'operarlo, a prescindere dalla dimora o dall'effettiva presenza in quel determinato luogo.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 30572 del 30 dicembre 2011
«In tema di compravendita, l'impegno del venditore di eliminare i vizi che rendano il bene inidoneo all'uso cui è destinato (ovvero che ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore economico), va adempiuto, ove non ne sia determinato il luogo...»