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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6976 del 21 giugno 1995
«Nel patto di non concorrenza contenuto in un contratto di agenzia, i limiti di luogo, previsti dall'art. 2596 c.c. quali presupposti di validità del patto di non concorrenza in generale, in alternativa con il limite relativo all'attività, possono...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 247 del 20 febbraio 1992
«L'oblazione è ammissibile soltanto con riferimento alla pena pecuniaria (ammenda) o alternativa (arresto o ammenda) astrattamente prevista dal legislatore per le contravvenzioni, e non anche a quella solo pecuniaria applicabile in concreto dal...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30546 del 13 luglio 2004
«Il reato di appropriazione indebita e quello di infedeltà patrimoniale, introdotto dal D.L.vo 11 aprile 2002 n. 61, modificativo dell'art. 2634 c.c., si pongono in rapporto di specialità reciproca, in quanto il citato art. 2634 configura un reato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2729 del 22 dicembre 1994
«...per territorio, stabilisce che essa può essere rilevata o eccepita, a pena di decadenza, prima della conclusione dell'udienza preliminare o, se questa manchi, subito dopo compiuto per la prima volta l'accertamento della costituzione delle parti.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3895 del 2 dicembre 1997
«I giudici componenti il collegio per i reati ministeriali che, nello stesso processo, abbiano redatto la relazione motivata di richiesta di autorizzazione a procedere di cui all'art. 8, comma 1, L. costituzionale 16 gennaio 1989 n. 1 o abbiano...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9708 del 8 ottobre 1992
«...di dover subire, non realizza, prima dell'imminenza del suo sorgere, un'alternativa nella quale possa identificarsi un «altrimenti evitabile» modo di ovviare ad un pericolo che, appunto, ancora non sussiste e che potrebbe anche non manifestarsi.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 15208 del 25 febbraio 2010
«Ai fini della configurabilità del delitto di cui all'art. 319 ter c.p., è "atto giudiziario" l'atto funzionale ad un procedimento giudiziario, sicché rientra nello stesso anche la deposizione testimoniale resa nell'ambito di un processo penale.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14 del 5 gennaio 1998
«...medesimo articolo, sicché non è possibile, a seguito di giudizio di comparazione ex art. 69 c.p., applicare alternativamente la pena della reclusione o della multa, dovendosi sempre applicare la pena detentiva congiuntamente a quella pecuniaria.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 761 del 21 marzo 1996
«A custodia del principio di obbligatorietà dell'azione penale è posto il Gip, chiamato ad evitare ingiustificate inazioni del P.M., totali o parziali, nonché azioni apparenti o fittizie. Tale controllo va esercitato nei precisi limiti e nelle...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 843 del 27 maggio 1995
«Anche l'ordine di esecuzione della pena emanato ai sensi dell'art. 656 c.p.p. è soggetto alle disposizioni di cui all'art. 143 stesso codice in materia di traduzione degli atti destinati allo straniero che non conosca la lingua italiana. La...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8854 del 30 luglio 1998
«Il difetto di correlazione tra fatto contestato e fatto ritenuto in sentenza - che non comporta nullità «generale assoluta e insanabile» - postula una trasformazione radicale del fatto nei suoi elementi essenziali tale da dare luogo a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2683 del 24 maggio 1996
«L'apprezzamento positivo della situazione d'inconciliabilità delle particolari condizioni di salute del condannato, malato di Aids, con il regime carcerario - presunto ex lege quando l'espiazione della pena possa avvenire con verosimile...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 88 del 4 marzo 1995
«Poiché l'affidamento in prova al servizio sociale costituisce misura alternativa alla sola pena detentiva, solo a tale pena, e non anche alle eventuali pene pecuniarie inflitte con la medesima condanna, può riferirsi l'effetto estintivo previsto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 56 del 4 marzo 1993
«...casi in cui è consentita, di una misura alternativa anteriormente all'inizio della esecuzione della pena non è preclusa dalla circostanza che nei confronti del soggetto sia stata applicata, in altro procedimento, una misura cautelare personale.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3020 del 5 giugno 1997
«Come si desume chiaramente dall'art. 298 c.p.p., e segnatamente dal secondo comma di tale disposizione (per il quale la misura cautelare non è sospesa, ma trova invece esecuzione quando la pena deve essere espiata in regime di misura alternativa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 877 del 14 aprile 1993
«Come si evince chiaramente dall'art. 298 c.p.p. e, segnatamente, dal comma secondo di tale disposizione (per il quale la misura cautelare non è sospesa, ma trova invece esecuzione quando la pena deve essere espiata in regime di misura alternativa...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1228 del 4 marzo 1993
«La facoltà di «diffida» attribuita agli ispettori del lavoro dall'art. 9 D.P.R. 19 marzo 1955, n. 520 - estesa dall'art. 21 L. 23 dicembre 1978, n. 833 (istituzione del servizio sanitario nazionale) agli ispettori delle Usl per la legislazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3772 del 15 dicembre 1992
«... L'invito del giudice è rivolto al pubblico ministero e saranno le autonome determinazioni del titolare dell'azione penale a produrre eventualmente effetti giuridici processuali. Se il P.M., nel corso del proseguimento della udienza preliminare...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 41281 del 18 dicembre 2006
«...di una prova decisiva nell'ambito delle prospettazioni delle parti, non essendo consentito, invece, che il giudice possa coltivare un'ipotesi atonoma e alternativa, pena la violazione del basilare principio di terzietà della giurisdizione.»
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Cassazione penale, Sez. IV, ordinanza n. 4967 del 16 maggio 1996
«...applicata la sola pena dell'ammenda o la sentenza di proscioglimento o di non luogo a procedere concernenti contravvenzioni punite con la sola ammenda o con pena alternativa, e non già quelle con le quali sono state applicate sanzioni sostitutive.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2361 del 17 maggio 1995
«In tema di riti alternativi, non è possibile la trasformazione del rito abbreviato con quello dell'applicazione della pena su richiesta delle parti ex art. 444 c.p.p. poiché, attesa la sostanziale diversità tra i due riti, essi si pongono tra loro...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 295 del 17 gennaio 1994
«Ne consegue che l'eventuale richiesta dell'interessato di applicazione di una sanzione sostitutiva è, per sua natura, necessariamente congiunta e non alternativa a quella di applicazione della pena e che spetta sempre al giudice il compito, ove la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38854 del 30 ottobre 2001
«In tema di applicazione della pena su richiesta, qualora sussistano indicazioni non univoche circa la qualificazione giuridica dei fatti oggetto dell'accordo fra le parti, il giudice è tenuto a fornire sul punto una espressa motivazione e, nel...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1585 del 22 febbraio 1993
«...quello impartito dalla P.A. (art. 15 L. 29 giugno 1939, n. 1497), la quale, nella sede paesistica ha facoltà o di imporre soltanto la demolizione (e quindi nessun'altra opera alternativa) ovvero di chiedere il semplice pagamento di una indennità.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 20189 del 18 maggio 2001
«L'avviso all'imputato relativo alla facoltà di chiedere il termine a difesa nell'ipotesi di giudizio direttissimo di cui all'art. 451, comma 6, c.p.p., non concerne la distinta ipotesi prevista dall'art. 451, comma 5, che disciplina l'avviso...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5594 del 12 maggio 1994
«Qualora, disposto il giudizio immediato, l'imputato avanzi al Gip richiesta di applicazione della pena in ordine alla quale il P.M. esprima il proprio consenso, il Gip non è competente ad emettere la sentenza ex art. 444 c.p.p., e deve trasmettere...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18059 del 16 aprile 2003
«Il Giudice per le indagini preliminari che ritenga di non accogliere la richiesta del P.M. di emissione di decreto penale di condanna ha l'alternativa di restituire gli atti al P.M. ovvero di pronunciare sentenza di proscioglimento ex art. 129...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1372 del 4 luglio 1997
«L'atto di opposizione a decreto penale di condanna non è a forma vincolata, sicché l'indicazione in esso di tutti gli elementi previsti dall'art. 461 c.p.p. (estremi del decreto impugnato, data, giudice che lo ha emesso) non è richiesta a pena di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3606 del 15 novembre 1995
«In tal caso, l'interesse ad impugnare l'ordinanza del tribunale è del P.M., che si vede coartato dal tribunale nelle modalità di esercizio dell'azione penale, mentre quel provvedimento non viola alcun diritto dell'imputato che, pertanto, non ha...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4264 del 11 novembre 1997
«Il giudice per le indagini preliminari che ritenga di non poter accogliere la richiesta del P.M. di emissione di decreto penale di condanna ha l'alternativa di restituire gli atti al P.M. ovvero di pronunciare sentenza di proscioglimento ex art....»